Cap.8

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Una giornata del genere con un'amica mi ci voleva proprio.

Già, peccato che ormai è passata una settimana e Camille non si è fatta risentire.

Non la vedo più da ormai sette giorni, non so dove cazzo sia finita, ma ciò di cui sono sicura è che, PORCA TROIA, non si lascia un'amica così, di punto in bianco, senza avvisi o un minimo "Hey, ciao, scusa ma me ne vado."

Okay, non eravamo amiche per la pelle e ci conoscevamo da malapena un giorno, ma, cazzo, non si fa così!

Stavo cazzeggiando in quello che posso definire il mio appartamento.

Era ora di pranzo circa.

Ordino delle alette di pollo.

Arriva il fattorino in 5 minuti.

Porca paletta, sono veloci qua.

Apro e vedo un bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri, capelli corti castani, che OVVIAMENTE mi sorride.

Un sorriso semplicemente da sballo.

Riesco a non fare una figura di merda, pago e lo saluto sorridendo.

Lui arrossisce leggermente e mi sorride di nuovo.

Ciò che si dice un breve flirt...

Mentre ancora sono immersa nel pensiero degli occhi di quel ragazzo senza nome, mi squilla il telefono.

*I don't wanna be famous
I don't wanna if I can't be with you...*

La suoneria rigorosamente degli R5 mi risveglia.

Numero sconosciuto.

Sono curiosa.

Rispondo subito.

"Pronto?" chiedo.

"Buongiorno. Parlo con la signorina Romagnoli Chiara?" una voce di donna.

"Emh... si. Chi parla?" dico.

"Oh, buongiorno signorina Romagnoli. Chiamo dalla Roque Records per informarla che il suo colloquio è stato anticipato di una settimana.
La aspettiamo domani alle 9 a.m.
Sia puntuale."

L'aletta di pollo che stavo mangiando mi va di traverso e per poco non soffoco.

Tossico.

"Signorina si sente bene?" domanda preoccupata la donna dall'altra parte del telefono.

"Oh...emh...s-si si sto bene. Comunque okay, a domani."

Tossisco.

"Okay. Perfetto. arrivederci." saluta la donna e riattacca.

O MIO DIO.

AIUTO!

Sembro una demente.

Sono impalata con un'aletta di pollo a mezz'aria e la bocca spalancata.

NON CI CREDO!

IL MIO COLLOQUIO!!

Oddio sono troppo felice!

Inizio a saltellare per l'intera stanza facendo gridolini entusiasti!

Devo subito parlarne con qualcuno!

Ah, già. Camille è scomparsa nel nulla e qui non ho ancora amici. Non sono molto brava in queste cose.

Mi tocca chiamare mia mamma se non voglio esplodere.

La chiamo e la aggiorno su tutto.

È felicissima e mi augura buona fortuna almeno dieci volte.

Alla fine ci salutiamo e riattacco.

Devo trovare un modo per passare la giornata.

Decido di andare a fare un po' di shopping anche perchè non ho nulla per domani.

Torno in quella via ( One Way ) che è l'unica che conosco per ora.

Compro un po' di roba elegante ma non troppo, insomma, giusta.

Poi trovo un negozio. Si chiama "The Friend Of Star".

Entro e sto per svenire.

Ci sono tutte le cose possibili e inimmaginabili delle serie, film, e qualsiasi cosa di famoso.

Compro qualche migliaio di T-Shirt sulle mie serie TV preferite e qualche collanina, braccialettino o ciondolino dei miei film preferiti.

Torno all'albergo con 40 borse e borsine.

Sono distrutta.

Mi soffermo davanti alla porta di Camille, chiusa per quanto ne so io, da una settimana.

Sono tentata di bussare. Alla fine la mia mano è più veloce del mio cervello.

Busso delicatamente.

Nessuno mi risponde.

Mi incazzo e busso più forte. Troppo forte. Sembra che voglia sfondare la porta.

Sento un'altra porta aprirsi.

Merda.

Mi fiondo nella mia stanza.

Porca troia, spero non mi abbia vista nessuno. Sentita è poco ma sicuro, ma speriamo non mi abbiano riconosciuta.

Esausta e un po' triste mi lascio cadere sul letto.

Ho sonno.

Non ceno.

Metto la sveglia alle 6:30 a.m. così avrò il tempo di fare con calma domani.

Spengo la luce e mi addormento.

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Angolo autrice:
Hey! Scusate la mia assenza in questi due giorni!!
Per farmi perdonare oggi pubblicherò anche un altro capitolo! Spero ne siate felici😊
Buona lettura❤
Bye guys🎵

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