Cap.26

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*Driin* *Driin*

Il rumore fastidioso di una sveglia interrompe il sogno che stavo facendo e che sinceramente non ricordo più.
Con gli occhi ancora appiccicati dal sonno, cerco di muovermi per spegnere quell'arnese infernale ma... non ci riesco.
È come se fossi bloccata da una catena che mi avvolge dalla testa ai piedi.

Ma cosa...?

Scene della notte precedente scorrono velocemente nella mia testa mentre spalanco gli occhi in preda all'imbarazzo.

Ho dormito con Kendall.

Le sue braccia avvolgono ancora la mia vita, e le sue gambe sono ancora intrecciate con le mie mentre il suo respiro pesante e regolare sfiora la mia pelle.

Un brivido mi percorre ripensando al bacio sul collo che mi aveva lasciato la sera prima e le parole "Buona notte piccola" mi rimbombano nelle orecchie.

In tutto questo ancora la sveglia non ha placato la sua ira, continuando nel suo canto lagnoso.

Non riesco proprio a muovermi, è come se Kendall mi tenesse stretta a sè per paura che io me ne possa andare.
Che stolto. Non lo farei mai, non di proposito.

"Mmh..." mugugna lasciando leggermente la presa sul mio corpo e permettendo ad un filo di aria di entrare nei miei polmoni "Buongiorno" mormora lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia. Si allontana di poco da me per spegnere quell'arnese, ma dopo pochi secondi si rimette nella posizione di prima avvolgendomi con il suo corpo.
"Mi dispiace di averti svegliata così presto, ieri mi sono scordato di togliere la sveglia." si scusa sussurrando con voce roca.

Quella voce...

"Fa niente, tranquillo" lo rassicuro mentre cerco di alzarmi. La sua presa su di me aumenta, stringendomi un po' le costole.
"Kendall..." sussurro "Così non respiro."

Con un movimento rapido scioglie le sue braccia e si allontana con un finto colpo di tosse... come se si fosse accorto solo adesso di cosa stava facendo. "Si... ehm, si... scusa"

Finalmente libera mi alzo dal letto.
Sento una risatina provenire da Kendall, seguita da un "Dove vai?"
Non capisco cosa lo abbia fatto ridere...
Un rossore di imbarazzo predomina sulla mia faccia quando mi guardo addosso, notando il pigiama con cui sono stata fino ad adesso: rosa con le nuvolette. Tra l'altro è uno di quelli estivi, quindi durante la notte i pantaloncini si sono alzati più del dovuto.
Con un gesto veloce li rimetto giù cercando di coprirmi il più possibile mentre Kendall mi guarda con aria maliziosa oserei dire.
L'imbarazzo non se ne vuole proprio andare.

"Allora?" chiede.

Cosa? Ah già che deficiente.

"Beh, me ne torno nel mio appartamento, sono rimasta fin troppo e non voglio disturbare ancora" mi spiego.

"Ma tu non disturbi. Resta per colazione dai..." sbadiglia mentre si mette seduto per bene sul letto.

"No Kendall. Sono rimasta stanotte, ed è anche troppo. Anzi, scusami per tutto il casino che ho creato" affermo mentre mi avvicino alla porta, ma la voce di Kendall mi ferma ancora una volta. "Allora per farti 'perdonare' dovrai restare per la colazione"

Mi volto incontrando lo sguardo divertito di quel coglione... possibile che trovi sempre il modo per incastrarmi?
Mugugno un "Eh va benee..." mentre esco dalla stanza raggiungendo la cucina.

Un esemplare di Logan è comodamente seduto al tavolo di cucina mentre mescola distrattamente una tazza di latte e guarda il telefono. Sentendo un rumore di passi alza la testa.
Un piccolo cipiglio si forma sulla sua fronte "Chiara? Cosa..." prima che possa finire la frase e giungere a conclusioni troppo affrettate lo interrompo "No Logan, non è come pensi. Kendall mi ha chiesto di restare ieri sera perchè aveva paura che combinassi qualche guaio, niente di che" lo rassicuro.
"Oh beh... comunque buongiorno!" dice tornando al suo cellulare.
"Buongiorno anche a te" Kendall spunta fuori all'improvviso da dietro di me. Logan alza nuovamente la testa e dopo un cenno di saluto sorseggia il suo latte.

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