Cap.11

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Chi diavolo poteva essere? Certo, la voce mi sembrava di averla già sentita ma non riesco a ricollegarla ad una faccia.

"Ehm... mi arrendo! Chi sei?" chiedo curiosa.

Mi tiene sempre le mani sugli occhi mentre si posizione davanti a me.

"Uffa! Ti sei arresa subito!" dice togliendomi le mani dalla faccia.

Rimango abbagliata, forse per il sole che mi batteva sul viso, ma in parte anche per la visione che stavo avendo.

Taylor, il ragazzo delle alette di pollo era davanti a me!

"Hey tu! Taylor!" dico con un enorme sorriso.

"Eh già, sono proprio io." dice ridendo e sedendosi accanto a me.

"Hey, ma non avevi altre consegne da fare?" gli chiedo girandomi verso di lui con aria interrogativa.

"Ehm... no, mi ero scordato che oggi tu eri la mia ultima consegna e poi avevo tutto il resto del giorno libero. Ogni martedì è così, lavoro fino alle 4 di pomeriggio poi ho finito. Oggi avevo la testa tra le nuvole... chissà perchè..." dice facendomi l'occhiolino.

Oddio com'è figo...

Guardo l'orologio e sono le 4:20 p.m.
I conti tornano. Beh, perché non dovrebbero tornare?!

"Quindi sono venuto a fare una passeggiata qua nel parco, ti ho vista e ho voluto farti una piccola sorpresa... certo non ci conosciamo nemmeno ma..." Lo interrompo "Hey hey, tranquillo, va benissimo. Mi fa piacere che tu abbia pensato a me, nonostante ci siamo visti solo tre volte per cinque minuti. Anzi, devo dire grazie alle alette di pollo!" gli dico sorridendo.

Da dove cazzo arriva tutta questa confidenza da parte mia?! Forse è perché sono terribilmente disperata.

"Oh, perfetto allora... ti va di... non so... prendere un gelato per conoscersi meglio?" mi chiede un po' imbarazzato.

"Certo." sorrido.

"Bene, ti porto in un posto dove lo fanno buonissimo." dice alzandosi.

Lo seguo e mi porta in una specie di bar-ristorante e mi offre il gelato.

Lo ringrazio e parliamo di noi mentre mangiamo.

"Bhe... tu lavori?" mi chiede leccando il suo cono.

"Oh...ehm... ho fatto un colloquio proprio ieri per lavorare alla Roque Records, oggi mi hanno richiamata e mi hanno accettata!" dico con entusiasmo.

"Wow! Allora sei una persona importante!" dice ironicamente.

"Hey! Per me è un sogno che si avvera!" dico seria dandogli una pacca sulla spalla.

"Oh sisi. Mi potrai mai perdonare?" mi chiede facendo la faccia da cucciolino.

"Mhm...non so... ci devo pensare..." dico. Poi scoppiamo entrambi a ridere.

Mi perdo nei suoi bellissimi occhi azzurri zaffiro.

"Hey?! Hai capito??" mi dice sventolandomi una mano davanti agli occhi.

"Oh...emh...cosa??" chiedo risvegliandomi dalla mia trance.

Ride.

"Ti ho chiesto quando inizi il tuo lavoro." dice sorridendo.

"Oh, bhe... l'assistente del mio capo mi ha detto che domani mi devo presentare alle 9 di mattina nel suo studio. Sono emozionata!" dico euforica.

"Dai, andrà tutto bene." mi dice appoggiando la sua mano sopra la mia.

La cosa non mi piace. Certo, non mi da nemmeno fastidio, però...boh, non so.

Nota la mia tensione e leva subito la mano.

Continuiamo a parlare di noi, adesso c'è imbarazzo. Brava Chiara.

Finito il gelato sono più o meno le 6:30 p.m. quindi mi riaccompagna all'hotel.

Quando arriviamo davanti alla porta della mia stanza mi dice dolcemente "Hey, emh...ordinale più spesso le alette di pollo."

Rido e lui con me.

"Certo Taylor. È stata una piacevole giornata." gli dico sorridendo.

"Si anche per me." dice lui.

Mi saluta con un gesto impacciato che mi fa ridere.

Mi lancia un ultimo sorriso e se ne va.

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Angolo autrice:
Hola!
Vi piace questo Taylor?
Eheh *faccina pervertita*
Okay, non so che dire.
VIVA LE ALETTE DI POLLO!
Bye guys🇺🇸

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