Cap.24

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Oh no...

"Senti Kendall non sono dell'umore giusto." dico al ragazzo di fronte a me con tono freddo e duro.

Kendall mi infastidisce, ma non perché lo trovo antipatico o cose del genere, ma semplicemente perché in sua presenza non so mai come comportarmi. Sento ancora quell'imbarazzo che una normale ragazza proverebbe davanti al suo idolo. Il problema è che con Logan, James e soprattutto con Carlos, questo imbarazzo è sparito ormai da tanto.
Mentre con Kendall no. Con Kendall è più difficile. Con Kendall è SEMPRE tutto più difficile. Perché, io mi chiedo, PERCHÉ?! Non capisco. Davvero. Non LO capisco, non MI capisco. Non capisco più niente.
So solo che adesso mi ritrovo a sbattere la porta del mio appartamento di Los Angeles in faccia a Kendall Schmidt, colui che in teoria ho sempre sognato di abbracciare fin da quando ero piccola. Sembra quasi impossibile di come le cose possano cambiare così velocemente in poco tempo.

"Hey hey! Ferma. Aspetta un attimo. Noi due abbiamo bisogno di parlare, io ho bisogno di parlare con te." blocca con la mano la porta facendo fermare anche me.
La riapro lentamente dandogli lo spazio per poter entrare.

Cazzo, non me ne frega nulla della confusione che ho in testa in questo momento. Ho bisogno di lui. Ho bisogno di socializzare, dialogare con lui. Se serve anche ricominciare tutto da capo. Lo farei volentieri se sapessi che servirebbe a qualcosa.

"Senti, sappiamo entrambi di aver iniziato con il piede sbagliato, e adesso sono qui per provare a rimediare. Sono venuto in pace." imita la voce di un alieno e non può non farmi uscire una risatina divertita.

Nel frattempo io sono ancora davanti alla porta, girata verso di lui che ha già raggiunto il divano.

Non ragiono più e azzero la nostra distanza avvinghiando le mie braccia attorno al suo collo mentre la mia fronte sprofonda nel suo petto.

Finalmente.

Dopo quello che mi sembra un secolo ho di nuovo la possibilità di annusare il suo profumo, la mia droga.
In un attimo riesco a capire che tutta quella confusione, quell'imbarazzo che provavo... beh... quello era amore. Si, mi sono innamorata di lui. Ma non del Kendall pop-star per cui le ragazzine sclerano, no. Mi sono innamorata del vero Kendall Schmidt, quello che c'è realmente dietro i riflettori del palco e che solo poche persone hanno la fortuna di conoscere. Io sono tra quelle e ne vado fiera.

Rimane un pò spiazzato dal mio gesto e sento inizialmente il suo corpo irrigidirsi sotto il mio; ma dopo pochi secondi ricambia affettuosamente l'abbraccio stringendomi ancora di più a sé.

Ma che mi è preso? Non posso abbracciare le persone così, a caso! Non è esattamente una cosa normale.

Dopo un finto colpo di tosse mi stacco velocemente da lui sussurrando un confuso "Ehm... scusa, io... io non volevo... cioè... scusami..."

"Hey calma, tranquilla. Dopotutto è così che fanno gli amici, no?" mi chiede prendendomi il mento con l'indice in modo da far incrociare i nostri sguardi.

Amici.

Ha detto amici.

Ha detto amici, l'ho sentito bene.

Una fitta al cuore e credo di svenire, così che mi devo appoggiare al piano della cucina per non cadere a terra.

"Ti senti bene?" domanda preoccupato prendendomi per la vita e sorreggendomi saldamente.

Ma certo caro Kendall! Sto benissimo! NON mi fa male la pancia e NON sono appena stata friendzonata dal mio idolo dopo aver capito che quello che provo per lui è amore.
Tranquillo. È tutto apposto.

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