22. Degenerazioni

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ALEX

Sono seduta nel mio ufficio con la testa fra le mani, vorrei sprofondare o comunque addormentarmi e non svegliarmi mai più. Ho chiamato Tia perché ho davvero bisogno di parlare con lei adesso, prima che mi venga un esaurimento nervoso.

Le scene di stanotte si ripetono nella mia mente, non posso fare altro che accettarle e maledirmi, lo sapevo che sarebbe successo, me lo sentivo fin dentro lo stomaco ma che ci riuscisse con tanta facilità...sono delusa da me stessa.

Tia entra spalancando la porta e si siede comoda su una delle due poltroncine di pelle poste di fronte alla mia scrivania.

-Ehi, mi hai fatto interrompere una sessione di sesso mattutino, spero per te che ci sia un buon motivo.- alzo la testa e quando incrocio il suo sguardo la sua espressione divertita scompare.

-Che hai fatto Alex?- mi chiede seria.

-Sono andata a letto con Ian, più di una volta, più di due in realtà e cazzo Tia non c'è stata una sola volta nella mia vita in cui mi abbiano fatto sentire così bene.- la mia amica spalanca la bocca ma non proferisce parola.

-Dì qualcosa ti prego...- la imploro tornando a mantenermi la testa con le mani.

-Beh...è un bel casino tesoro, però finalmente cazzo!!!- le ultime due parole vengono pronunciate con troppa enfasi e contentezza. –com'è stato? Che ti ha fatto? Uuh voglio ogni particolare!- Tia si muove frenetica sulla sedia.

-Smettila.- la ammonisco –sono stata un'idiota è solo che avevo bevuto, e chissà quel tizio cosa mi ha dato e poi ho vinto una corsa e tanti soldi e poi lui mi ha fatto una sorta di scenata di gelosia e mi ha trascinata fuori e poi non lo so che cazzo è successo ma ho perso il controllo- parlo senza fermarmi, disperata.

-Ok, innanzitutto prendi un bel respiro –mi incita ad imitarla nella respirazione e lo faccio –poi ragioniamo- annuisco.

-Hai perso il controllo amore, succede, ti è sempre successo e non è mai stata una tragedia. Certo la situazione è complicata ma possiamo risolverla.- annuisco ancora una volta affidandomi completamente a lei.

-Mi sento un'idiota, Tia.- ammetto.

-Per quale motivo, Alex? Per esserti lasciata andare? Per aver vissuto un po' di vita in una notte sola? Smettila di autocommiserarti quello che è fatto è fatto, ti sei divertita, non è così grave non sarai nemmeno venuta, gli uomini non sanno come far venire una donna quindi la tua dignità è al sicuro- la guardo con un'espressione colpevole e preoccupata.

-Non ci credo ti ha fatto venire- porta le sue mani davanti alla bocca, io annuisco.

-Tre volte- sussurro.

-Oh mio dio Alexandra tu non sai l'invidia che provo nei tuoi confronti in questo momento.- la guardo contrariata.

-Scusa tesoro, ma io sul serio non capisco quale sia il problema, avete scopato non vi siete mica sposati. Le persone fanno sesso, anche con i propri nemici.-

-E' stato diverso Tia.-

-Cosa intendi per diverso? Oh cielo Alex non dirmi che ti stai seriamente innamorando di Ian.- Tia si accende una sigaretta.

-Seh, "innamorando" è una parola importante, Tia, non usarla a sproposito. E' stato diverso, lui era diverso...era rude ma neanche troppo, mi ha guardata negli occhi per tutto il tempo, mi ha accarezzata e stamattina quando ci siamo svegliati ha continuato a farlo...-

-Quando vi sie...Alex ci hai dormito insieme?!- urla.

-Non urlare stupida! Si, abbiamo dormito insieme a casa sua, ho dovuto inventare una scusa con Cindy e tutte le cazzo di guardie.- la mia amica adesso imita i miei gesti e si mantiene il capo con una mano.

High-over the limits.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora