DEAN
Dove sei?
Sei ancora nel mio cuoreIL SUDORE corre lento lungo la mia schiena mentre le dita si attorcigliano intorno a delle cosce morbide. Stringo con forza la pelle scura mentre la lingua accarezza le sue parti più intime e nascoste. La sua voce colma di desiderio e passione scoppia nelle mie orecchie come un tuono violento. Inarca la schiena e tira con voracità i miei capelli pregandomi di farle raggiungere il culmine.
Il lembo della gonna di pelle alzata sulla sua vita stretta mi accarezza la fronte mentre il pizzo sottile delle sue mutandine rosa viene sfiorato dalle mie labbra mentre le rubo un rumoroso gemito. Porto gli occhi verso l'alto così da poter osservare la sua mano libera stretta intorno il suo seno mentre si dimena per poter provare più piacere.
Le lenzuola sgualcite le sfiorano le braccia magre e i capelli riccissimi e scuri sono sparsi ovunque quasi a creare disegni indefiniti. Si morde la bocca carnosa coperta da del semplice rossetto rosato così da sopprimere le urla che tentano di scappare dalla sua gola.
Ha il petto macchiato del mio seme e il volto corrucciato in una smorfia di puro godimento. So che è quasi al limite e socchiudo gli occhi per concentrarmi sugli ultimi e decisivi movimenti della mia lingua. Avverto le gambe lunghe irrigidirsi e il fiato farsi corto. Si contorce sotto il mio tocco leggero e viene su di me lasciandosi poi cadere sfinita tra le coperte calde.
Sorrido soddisfatto e le lascio inciso sulla pelle un bacio leggero quasi a complimentarmi con lei della sua bravura. Le scocco un'occhiata veloce e sogghigno notando il modo in cui si sistema la misera gonnellina che a malapena le copre il sedere.
Mi stendo con il volto nel cuscino arricciando immediatamente il naso. Non è il mio letto e me ne accorgo immediatamente a causa della mancanza del mio odore. A causa della mancanza del suo.
Sospiro piano e serro i denti.
Sono ubriaco, nel letto di una sconosciuta con cui ho appena finito di fare del sesso grandioso, ma non riesco a togliermi dalla testa il fastidioso ronzio che porta il suo nome.
Sono passati già un paio di giorni da quando è andata via e ho provato in tutti i modi di togliermi Elizabeth dalla testa ma, puntualmente, eccola che appare come uno dei miei peggiori ricordi
<<Hai una sigaretta?>> una voce gentile mi riporta al presente obbligandomi ad annuire prima di voltarmi verso di lei
<<Nella tasca posteriore dei jeans>> sbiascico con gli occhi pesanti. Le sue iridi nere mi guardano caute prima di spostare la loro attenzione verso i miei indumenti gettati a terra come spazzatura <<Prendine una pure per me>> borbotto mentre l'immagine della mia Ariel con la sigaretta stretta tra le labbra carnose mi provoca un brivido lungo la schiena
<<Lo avrei fatto comunque>> il telefono vibra ma non rispondo. So che è solo Sienna che mi riempie di messaggi chiedendomi dove sono finito <<Mi chiamo Katie, comunque>> roteo gli occhi.
Cosa me ne importa
<<Buono a sapersi>> mi metto a sedere coprendo la mia intimità con uno stralcio del lenzuolo tutto stropicciato a causa dei nostri corpi affamati. Faccio scattare l'accendino così da poter tirare una bella boccata di fumo e mi rilasso completamente appena il sapore acre del tabacco mi invade la bocca. Avverto i suoi occhi concentrati sul mio corpo e faccio scontrare le nostre iridi intenzionato a domandarle cosa cazzo ha da guardare
<<Non mi dici il tuo nome?>> aggrotto le sopracciglia mentre mi mostra una fila di denti bianchi scoperti a causa di un sorriso divertito.
Cos'ha da ridere?
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YOU SAVED ME 2 |Anime distanti|
Romance"Ti ho amata prima ancora di saperlo e forse è solo così che si ama" Gli sbagli commessi si riversano sempre sul futuro e le conseguenze da pagare non sono mai semplici. Il costo delle scelte errate brucerà il suo cuore tra fiamme ardenti. La consap...