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ELIZABETH

Il paradiso non è adatto ad ospitare un amore
Come il nostro

OGGI È il suo compleanno.

Il suo ventiduesimo compleanno e io dovrei essere contenta per lui. Indossare un sorriso sgargiante e fare di tutto pur di farlo ridere. Invece, me ne rimango seduta al tavolo della cucina mentre aspetto che la torta sia pronta e piango da sola, in silenzio.

I singhiozzi mi scuotono violenti le spalle e le lacrime mi offuscano la vista, con le mani tremanti mi copro la bocca così da non fare troppo rumore nonostante non ci sia nessuno in casa oltre me. Non riesco a togliermi dalla mente il modo in cui Josh me lo ha portato ieri.

Vederlo senza alcuna forza, con gli occhi intrisi di lacrime che lottavano di uscire ma che lui prontamente cacciava indietro, il sangue a sporcare la sua pelle delicata. La testa dondolate e quella dannata espressione di puro terrore impressa tra le sopracciglia scure.

Il petto ha un sussulto e la mia tristezza aumenta a dismisura. Mi devo aggrappare al bordo del tavolino per impedire di crollare completamente.

Odio Rufus. Lo odio con tutta me stessa.

Il pensiero di quello che avrebbe potuto fare se Josh non fosse arrivato in tempo mi fa coprire la schiena di brividi e lo stomaco si accartoccia su sé stesso provocandomi un conato di vomito.

Lo avrebbe ucciso. Ne sono sicura. Mi avrebbe portato via il mio Dean e il solo immaginarlo mi spinge a piangere con più insistenza.

Non voglio vivere senza di lui, non ci riuscirei.

Un conto è lasciarsi e andare avanti, ma sapere che il ragazzo che amo è stato ammazzato da suo padre è qualcosa di diverso. Un dolore che non passerà mai. Una voragine che rimarrebbe con me per sempre e allora l’ho giurato a me stessa.

L’ho fatto mentre lui era nella vasca e mi guardava con un’intensità diversa dal solito, con una luce che non gli avevo mai visto nelle iridi.

L’ho giurato.

Se mai dovesse capitargli qualcosa, qualsiasi cosa, non mi innamorerò più di nessuno.

Perché non ci riuscirei. Perché il suo ricordo vivrebbe con me fino a quando lo raggiungerò.

Il timer mi informa che il dolce è pronto e mi faccio forza con un sospiro mentre mi alzo per tirarlo fuori dal forno. So quanto odi il suo compleanno, ma non interessa. È giusto festeggiarlo, anche con poco. Per questo stamattina, prima che Josh lo venisse a prendere per portarlo a farsi controllare da un dottore, gli ho chiesto se volesse raggiungermi dopo cena così da poter trascorrere un po’ di tempo insieme e- sorprendentemente- ha annuito senza protestare.

Sistemo la torta su un piatto e scrivo il numero degli anni con un po’ di cioccolato. Un sorriso leggero mi illumina il volto per una manciata di secondi mentre penso alle piccole sorprese che gli ho preparato. Dean odia i regali costosi ma so quanto ami ricevere delle cose semplici ma colme di significato, quindi ho messo tutta me stessa in quello che ho deciso di fare.

La notifica di un messaggio fa illuminare lo schermo del mio telefono e lo afferro mentre mi porto il pollice alle labbra per pulirlo da un po’ di cioccolata che mi è colata sul lato del dito. La mia bocca, però, si spalanca sorpresa nel leggere le poche frasi impresse sul display

"Betty, sono Jessica. Ti prego, non bloccarmi. Ho bisogno di parlarti, possiamo vederci?"

Rimango a fissare le lettere scure e il cuore prende a battere voracemente nel petto. Prendo un bel respiro e sto per bloccare il numero, ma mi fermo prima che possa farlo. Invece, spengo il telefono e lo ripongo sul tavolo senza darle alcuna risposta.

YOU SAVED ME 2 |Anime distanti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora