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DEAN

Se potessi tornare indietro nel tempo
farei tutto nel modo giusto


Il professor Edwards si muove cauto davanti la lavagna mentre spiega gli argomenti del
nuovo capitolo, cerco di rimanere attento il più possibile ma la mia mentre è colma della
voce di Elizabeth, dei suoi occhi verdi e del modo dolce in cui mi ha trattato. Il modo quasi
intimidito in cui mi ha sussurrato che le sono mancato. Quando le ho sentito pronunciare
quelle parole il mio cuore ha avuto un sussulto.

Le sono mancato?

Non potevo credere alle sue parole, non riuscivo a rendermi conto che non stavo sognando. Era come se fossi intrappolato in un sogno nel quale mi sentivo dire tutto ciò che ho sempre
desiderato. Eppure non era un sogno, era la realtà e io l’ho accolta a braccia aperte. Mi sono
lasciato andare a quel sentimento di calore e pace che cresce dentro di me ogni volta che lei
mi è vicino e, stranamente, mi è piaciuto.

Mi sono sentito al sicuro. Come se lì da soli, nella mia casa, potessi essere veramente io. Il
vero Dean e non quello che cerca sempre di essere freddo e scostante

<<Dean>> alzo di colpo la testa sentendo il mio nome rimbombarmi nelle orecchie, il
professor Edwards mi osserva accigliato e si mordicchia l’interno guancia. Sbatto le
palpebre un paio di volte e mi schiarisco la gola <<Possiamo parlare?>> annuisco e mi alzo
per avvicinarmi alla cattedra. L’aula è ormai quasi vuota e alcuni studenti si avviano verso
l’uscita

<<Professore>> rimango immobile davanti a lui già immaginando cosa vuole dirmi. Dopo la
litigata con Elizabeth non abbiamo avuto modo di chiarire

<<Cosa è successo?>> mi chiede arrotolandosi le maniche della camicia azzurra fino ai
gomiti. Non ha il tono innervosito, sembra quasi preoccupato <<Ti ho mandato dell’email
ma non ho mai ricevuto risposta. Dovevamo incontrarci un paio di lunedì fa>>

<<Mi dispiace>> abbasso il capo colpevole e giocherello con un anello <<Sono successe
delle cose importanti e mi sono distratto>> aggrotta le sopracciglia e si allenta un po’ la
cravatta

<<Niente di troppo serio spero>> scuoto la testa e abbozzo un sorriso tirato così da non farlo preoccupare troppo <<Bene, la mia offerta è ancora valida>> si siede sul bordo di
legno e mi guarda interessato <<Mi è venuta in mente un’idea e stavo cercando qualcuno
che potesse aiutarmi, chi altro avrei dovuto scegliere se non il migliore del corso?>> mi lascia
inciso sulla spalla una pacca di incoraggiamento e posa gli occhiali argentati nella loro
custodia

<<Di cosa si tratta?>> sono curioso di sapere dove tutto questo andrà a finire. Isaac mi osserva con un cipiglio sospettoso ma beve un sorso d’acqua e mi osserva tranquillo

<<Ho intenzione di scrivere un libro>> sentenzia con tranquillità, mi acciglio alle sue parole
non capendo cosa c’entri io in questo suo desiderio <<Un libro sulla fisica>> continua
spiegandomi meglio <<Voglio scrivere un libro capace di attirare l’attenzione dei ragazzi così
che possano appassionarsi alla materia. So che è un’idea complicata ma è da un po’ che ci
penso>> mi sorride appena e si sistema gli occhiali <<Sei lo studente migliore del corso e ho pensato che avresti potuto darmi una mano>> schiudo le labbra sentendo le sue parole e cerco di trovare qualcosa da dire ma sembra che io sia rimasto senza risposta

<<Isaac io->> lui mi blocca con un cenno della mano e annuisce piano

<<So che è una proposta strana ma spero che tu accetti. Ovviamente se lo farai ti verranno
attribuiti dei crediti formativi che ti aiuteranno nel momento in cui ti laureerai>> aggrotto le
sopracciglia ma mi trovo ad annuire

YOU SAVED ME 2 |Anime distanti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora