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DEAN

Sei al sicuro
Dille tutto quello che provi
Dalle tutto ciò che ha bisogno di sentire
Dai una seconda possibilità al tuo cuore
E lei vedrà che sei un brav'uomo

GUIDO con prudenza verso casa di Josh, ho le mani strette intorno alla plastica del volante e lo sguardo attento sulla strada ma- nella mente- ripercorro gli avvenimenti dell’altra sera. Il modo delicato in cui le sue braccia mi hanno tenuto stretto al suo petto come se fossi veramente importante per lei e non riesco a smettere di pensare a come i suoi occhi mi guardavano. Quella luce impressa nelle sue iridi che mi scrutava con così tanta intensità che ho quasi pensato di vederci tutto l’amore che non ho mai ricevuto.

E allora l’ho attirata a me, l’ho baciata come se non sentissi le sue labbra sulle mie da troppo tempo, come se fosse l’unico modo per tenermi in vita. L’ho trascinata nei sedili di dietro e l’ho presa proprio lì, in quel misero parcheggio oscurato dalle nuvole che nascondevano la luna. Mi sono spinto in lei come un animale. L’ho guardata gemere e urlare il mio nome mentre avevo le sue gambe strette intorno la vita e le mie dita attorno la sua gola. E, nonostante il modo crudo in cui l’ho fatta mia, c’era qualcosa di diverso.

Qualcosa di più intenso.

Di più passionale.

Non so se è stato il modo in cui mi sono lasciato andare sul suo corpo dopo esserle venuto sul ventre o come le sue mani hanno accarezzato la mia schiena sudata mentre nascondevo il volto nell’incavo della sua spalla.

Ma è stato più intimo.

Parcheggio l’auto davanti casa di Josh e mi guardo intorno rimanendo sorpreso nel non vedere la macchina di Daniel. Solitamente il sabato a quest’ora è già tornato da lavoro ma mi convinco che forse è successo qualcosa, magari un arresto. Mi rammento che devo ancora ringraziarlo come si deve dopo tutto quello che ha fatto per Oliver e esco dalla macchina così da potermi incamminare verso la porta.

Josh mi ha pregato di guardare un film insieme dopo cena e di passare del tempo con lui e ho accettato. Certo che l’ho fatto, è mio fratello e mi manca viverci insieme anche se non lo ammetterò mai ad alta voce.

Afferro il vecchio mazzo di chiavi e apro l’entrata. La casa è immersa nel silenzio e aggrotto le sopracciglia mentre cammino verso il salotto alla ricerca di Josh, sto per tirare fuori il cellulare e chiamarlo ma ogni singolo muscolo all’interno del mio corpo si paralizza appena riconosco lo sguardo crudele di Rufus.

Una miriade di brividi mi corrono lungo la schiena e i palmi prendono a sudare incontrollati. I suoi occhi fin troppo simili ai miei mi scrutano sorpresi e tremo quando si alza e cammina verso di me. È più basso, con le spalle più piccole e le mani meno forzute delle mie, ma non importa quanto grande io sia rispetto a lui, mi sentirò sempre un bambino indifeso quando mi è vicino

<<Cosa diavolo ci fai qui?>> sussurro con i denti stretti e le dita chiuse in pugni saldi nel caso dovessi difendermi. Rufus mi guarda dall’alto al basso e si gratta un sopracciglio prima di sbuffare divertito. La camicia nera e i pantaloni scuri lo rendono ancora più tenebroso e la paura prende possesso di me. Mi chiedo se è così che mi vedono gli altri, un mostro senza pietà verso il prossimo

<<Sto aspettando tua madre>> Rufus compie un altro passo minaccioso e arretro istintivamente. La saliva si prosciuga tra le mie labbra e il fiato mi muore in gola bloccandomi i polmoni <<Tu che cosa ci fai in casa mia, invece?>> le labbra carnose sono tirate in una linea sottile e odio il modo in cui ci somigliamo così tanto.

Per questo motivo detesto il mio aspetto. So che, oggettivamente sono bello, ma sapere di essere così simile al mostro che mi ha torturato per anni mi strappa via l’anima e mi spinge a odiare quello che sono

YOU SAVED ME 2 |Anime distanti|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora