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~Aron~

È passata una settimana da quando siamo ritornati dalla caserma della polizia .
Io e Liz subito dopo abbiamo parlato e mi ha detto , con calma, che in questo periodo è molto stressata e per il momento vuole stare nei suoi pensieri . Non riesce più a studiare e pensa solo al lavoro e come soddisfare le esigenze di Gioia . Vuole apparire impeccabile senza ritardare nessuna consegna . Le ho detto più volte di prendersi delle pause lavorative ma non ne vuole sapere . Non la costringerò ma cercherò di fargli capire che tutto questo stress non le fa bene .
Con Melany fila tutto liscio , parlano normalmente anche se c'è un po' di intesa . Io e lei non abbiamo più parlato da quel giorno, anche perché non saprei cosa dirle . Le mie ricerche su Arturo sono finite perché  tra qualche giorno andrò a prendere quel bastardo per sbatterlo in galera .
So che potrei deludere Liz ma io ho bisogno di difendere queste persone innocenti . Avvolte mi domando , perché non ho fatto il poliziotto. Ma sono troppo curioso , non saprei come definirmi . Amo il crimine , e anche il pericolo . Scoprire i casi e andare sulle scene del crimine ricostruendo ogni singolo episodio .
Prendo dei documenti che ho stampato per Scott e li ripongo in una cartellina blu , mettendola da parte per quando arriverà .
Quel vecchio, verrà in città per venirci a trovare. È una sorpresa per Liz , ama tanto Gioia e spero che questo "regalo" la faccia riprendere un po' .
"Amore hai visto il mio telefono?" domando alla mia ragazza stesa sul letto impegnata a leggere .
"È qui" mi porge il telefono senza staccare gli occhi dal computer .
"Liz cazzo, stacca quei dannati occhi da quello schermo per almeno qualche secondo" lei sbuffa e mi guarda . "Non fare la faccia dura che lo dico per te , ti rovinerai la vista"
"Devo finire il lavoro" chiude il computer e si stropiccia gli occhi .
"Gioia non è insistente e lo sai molto bene , devi andare con calma . E poi devi iniziare a studiare un po'" da quando non ha superato quell'esame due mesi fa, non apre più un libro . Sì è scoraggiata molto.
"Non ci riesco"
"Perché?" mi siedo vicino alle sue gambe . Ne accarezzo una. Indossa un pigiama in pail rosa, molto mordo, con sopra la fantasia a cuori .
"Mi sento una perdente"
"Per un esame?" annuisce "tutti commettono errori , e tutti perdono esami o addirittura lavori . Ma non si scoraggiano , non bisogna buttarsi su un letto e stare attaccati ad un computer ventiquattro ore su ventiquattro. Capisco che hai bisogno di tua madre , perché si vede , hai bisogno del suo calore e del suo conforto . Vorrei tanto avere una sfera magica per farci riportare indietro nel tempo , ma purtroppo non esiste e mi piange il cuore vederti ridotta così . Perché non è da te , sei una ragazza molto intelligente e so che potresti fare di meglio" i suoi occhi azzurri mi si puntano addosso come delle sanguisughe , gli scendono delle lacrime e mi sorride , come per dire che ho ragione ma lei non riesce .
"Ho bisogno di capire cosa voglio fare, non posso studiare una cosa che non mi piace" ha sempre detto di odiare legge, non capisco perché non abbia mai cambiato.
"Cambia Università amore , so che volevi diventare un avvocato per difendere i diritti delle donne .
Ma non è ciò che ti rende felice questo percorso , stai sprecando anni di studio"
"Dovrei iniziare daccapo i primi due anni persi se volessi cambiare, e ci metterei più tempo a laurearmi"
"E allora ! Lo fai per il tuo futuro , che ti importa se ci metti più tempo . Fai il magistrale e fai solo tre anni . Non puoi avere un lavoro che non ti piace ok!" devo mantenere la calma , pero si sta già scoraggiando e non mi piace quando lo fa .
"Hai ragione , però devo pensarci prima" annuisco
"Per il momento pensa a ritirarti da questa università, o pagherai per senza niente . Hai fatto tanti sacrifici inutili e non ne vale la pena perderli per una scuola" e lei annuisce . "Preparati che ti porto a fare una passeggiata"
"Non ne ho voglia" mi alzo dal letto .
"Liz muoviti"
"Ho detto che non ne ho voglia!"
"Ti do dieci minuti" esco dalla stanza e chiudo la porta . Devo andare a prendere Scott e Gioia all'aeroporto e voglio che viene anche lei .

~Liz~

Cazzo!
Devo muovermi a prendere questo dannato test . Ogni giorno  divento sempre più stanca, arrabbiata , non capisco cosa mi stia succedendo . Ho sempre molta fame, ma poi quando vedo del pesce subito vomito . Melany dice che forse non mi piace e basta , ma è impossibile . Ho sempre mangiato il pesce e non mi ha mai causato questi problemi . Gemma dice che ho qualche probabilità di essere incinta ma io non ne voglio sapere niente . Karen invece non mi dice niente , si ferma solo ad osservarmi . Ogni tanto mi alza la maglia e vede la mia pancia . Ogni volta che lo fa mi sale l'ansia perché ho paura della verità . Sotto sotto forse so di essere incinta ma non lo ammetterò mai a me stessa , per paura . Paura che Aron possa lasciarmi perché non vuole rovinarsi la carriera .
Si arrabbierebbe si , ma è stata colpa sua . Doveva stare più attento, e io dovevo ricordarmi di questa dannata pillola .
Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. Prendo un paio di jeans cargo , che sono sempre comodo , e un maglione rosso con un leggero scollo. Tolgo il pigiama e vado verso la doccia . Ci metterò poco .
Aziono l'acqua calda e mi ci butto dentro .
"Oddio" mi sento più rilassata . Devo smetterla di pensare così tanto o peggiorerà la situazione .
Mi insapono per bene .
Chissà dove mi porterà Aron , non avevo voglia di uscire . Non posso , ho troppo lavoro da recuperare , però ha ragione . Devo distaccarmi un po' o finiró per impazzire .
Esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio . Mi asciugo in fretta, vado in camera e indosso l'intimo che prendo dal comodino. Fortunatamente non mi sono fatta lo schampoo , non ne avevo la minima voglia di asciugarli , anche se mi servirebbe . Stranamente i capelli si mantengono puliti per tre giorni e oggi è il terzo .
Indosso i vestiti e mi reco di nuovo in bagno per lavarmi i denti e farmi uno chignon molto disordinato . Metto un leggero tocco di mascara e un po' di blush .
"Amore dove sei?" esco dal bagno .
"Eccomi" prendo gli stivaletti col tacco e li indosso .
"Hai deciso di ascoltarmi allora" si appoggia alla porta con le braccia incrociate , simulando un piccolo sorriso .
"Perché hai ragione" mi avvicino a lui mettendo le mani sul suo petto "non posso rinchiudermi in una stanza e stare incollata davanti a un computer, ho bisogno di restare viva , di non stressarmi e di pensare più a me stessa" lui annuisce e mi cinge i fianchi con le mani . Si avvicina alle mie labbra azzerando la distanza che si era creata.
"Puoi contare sempre su di me , lo sai" annuisco "andiamo" si stacca , prende il mio cappotto dall'armadio e me lo porge .
"Un buon gentiluomo lo farebbe indossare alla propria donna" ridacchio e lo indosso .
"Sono un gentiluomo in altre occasioni" e mi fa l'occhiolino ed esce dalla camera .
"Su quelle occasioni dovremmo parlarne" e lo seguo fino alle scale .

"Perché siamo all'aereoporto?" per tutto il tragitto non mi ha voluto dire niente . Forse vuole fare un viaggio? Ma con quali soldi , e poi non ho portato nessuna valigia con me .
"Adesso lo vedrai" si ferma nel parcheggio e si toglie la cintura di sicurezza . Faccio lo stesso anche io e scendiamo dall'auto. Aron fa il giro della macchina e mi prende per mano e ,molto confusa, ci incamminiamo verso la sala .
"Non capisco, vuoi fare un viaggio? Senza valigie?" ridacchia "no sciocca , aspetta , sei troppo impaziente"
"Ha ragione Aron , sei davvero impaziente" questa voce maschile mi è fin troppo familiare .
"Già" anche questa voce femminile.
"Ma" mi giro . "Non è possibile" mi si forma un gran sorriso in faccia . "Non siete voi"
"No hai ragione , sono Leonardo di Caprio" l'uomo ridacchia e allarga le braccia . Con il sorriso stampato sulle labbra e con le lacrime agli occhi mi precipito nelle sue braccia stringendolo forte . La donna al suo fianco si unisce e ci stringiamo .
"Vieni Aron" Gioia chiama il mio ragazzo che si mette in mezzo tra Scott e la moglie abbracciandoci come una famiglia .
"Mi siete mancati tanto" dico piangendo di gioia .
"Anche tu piccola" ci stacchiamo e Gioia mi abbraccia forte . "La mia bambina" a sentire queste parole sembra di sentire mia madre . Mi si riscalda il cuore e scoppio in un gran pianto , il mascara si sarà sciolto ormai da un bel po' ma non mi importa , sono felice di averli   rivisti . Spero rimarranno qui per molto tempo , non sarei pronta a rilasciarli andare .
"Vieni figliolo fatti dare un abbraccio" sento Scott dire queste parole ad Aron , apro un po' l'occhio e vedo i due abbracciarsi . Aron se lo merita tutto questo amore da parte di Scott . Ormai sono come una seconda famiglia per noi.
"Avrete fame presumo" dice Aron , intanto mi stacco da Gioia e lei mi porge un fazzoletto .
"Avrei un certo languorino" dice cortese la donna
"Si amico , mi mangerei tutto un banchetto in questo momento"
"Scott" ridacchia la donna
"Andiamo , vi portiamo in un ristorante" ci incamminiamo verso la macchina ed entriamo .
Aron aziona la macchina e partiamo.

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