Capitolo IX - La Signora del Nord

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Parte IX





I capelli di Sesshomaru si allargarono a ventaglio quando all'alba della quattro del mattino riuscì finalmente a scivolare nell'acqua bollente della fonte sotterranea, poggiando poi la testa contro le formazioni rocciose per fissare il manto vellutato del cielo notturno.

Nessuna stella, solo un ammasso corposo di nubi che sembravano pronte a regalare pioggia e tempesta.

Dal pelo dell'acqua si sollevava vapore acqueo a contatto con l'aria più fredda e tutto era avvolto in una sorta di patina fumosa, fondamentale per rilassare i muscoli dolenti dopo la nottata infernale che aveva trascorso.

Ma era la vita del Signore dell'Ovest. Quando pensava che non ci fossero suicidi tanto folli da disturbarlo nell'intimità del bagno suo fratello si presentava all'interno delle fonti sbattendo gli shoji come un oni affamato, zero grazia e senza invito.

Il che di per sé rappresentava un'eccezione alla regola.

Dal suo arrivo nel palazzo di Inu no Taisho, Inuyasha si era tenuto in disparte non cercando mai attivamente la sua presenza e tuttavia non rifiutandola in presenza dei suoi figli. Il fatto che si fosse preso la briga di presentarsi nei bagni vestito ancora a festa, senza l'armatura, e ancora con la patina di tante tracce degli altri clan addosso significava che dalla sua sparizione dal giardino erano passate ore in cui aveva fatto chissà cosa.

Sesshomaru, poco impressionato, sperò silenziosamente che non le avesse utilizzate per pensare: tetri sarebbero stati i tempi futuri se suo fratello avesse deciso di immischiarsi in affari che non lo riguardavano.

Quando lo intravide nella foschia del vapore Inuyasha arrossì vagamente, deviando lo sguardo su un punto imprecisato sulla parete rocciosa.

- Dobbiamo parlare.-

Tipico.

- Parla.-

- Esci da lì, è una cosa seria.-

- Non vedo come l'attività in cui sono immerso ti impedisca di intavolare una conversazione. Ma puoi sempre rimandare a orari più decenti.-

Il mezzo demone emise un ringhio infastidito – E quando? Sei sempre attorniato da leccapiedi, questo è l'unico posto in cui siamo soli! Esci e mettiti qualcosa addosso.-

- Perché, una volta coperto questa imboscata avrà finalmente un senso?- lo dileggiò il Daiyoukai piegando la bocca in un ghigno che fece imporporare maggiormente il volto di Inuyasha – Non è niente che non tu abbia già visto.-

- Quale parte di è una cosa seria non ti è chiara?-

- La parte in cui mi godo finalmente un bagno e mi lavo di dosso il puzzo di volpi, lupi e draghi.-

Artigliando le mani e arricciando la bocca tutto ciò che Inuyasha fece fu di muovere qualche timido passo avanti, sfidando la calura e l'umidità.

- Ho avuto un'interessante discussione ore fa.-

Sesshomaru non ne dubitava.

- Maestro Hitoshi mi ha informato.-

- Non si tratta di suo padre, anche se siete peggio di un branco di vecchie pettegole umane qui dentro.- gracchiò il mezzo demone, levandosi accaldato l'haori bianco con i gelsomini blu che tanto gli rammentava Inu no Taisho – Vuoi farmi almeno la cortesia di ascoltarmi accidenti?-

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