Parte XIV
Quando si nasce mezzo demoni e si ha fortuna (o sfortuna) di perdurare nella vita, mettere sempre in se la propria esistenza veniva facile come respirare: gli youkai usavano dare la caccia a quelli come lui come uno sport quando era stato un bambino ancora indifeso. Pensavano fosse spazzatura, una forma distorta e deforme della loro altresì augusta natura e per questo tendevano a disprezzarlo, umiliarlo, ucciderlo. Non sempre in quest'ordine.
Gli youkai avevano un vacuo concetto dello stupro degli umani quindi era dalla parte "lesa" che il biasimo giungeva a tradimento, pesante come un colpo di martello. Se i demoni consideravano gli ibridi rifiuti, per gli umani uno come Inuyasha incarnava tutto ciò che di mostruoso esisteva negli youkai inglobando per associazione di idee un rapporto carnale o imposto o depravato.
Quindi anche i mezzo demoni erano questo. Creature depravate nate da genitori sfortunati o malati che meritavano torce e forconi, violenze verbali e fisiche, la gogna popolare e di essere perennemente scacciati, temuti, maledetti dalle miko e dai bonzi.
Perciò dubitare della propria esistenza gli era sempre venuto facile ma mai come quando si ritrovò solo in presenza della ex Signora dell'Ovest, la madre di Sesshomaru.
Era il suo primo reale incontro con un Daiyoukai inu adulto che non fosse suo fratello maggiore e maledizione, quella donna era tutto quello che si era sempre immaginato e anche di più.
Era esattamente il tipo di femmina che aveva creduto potesse regnare insieme al Generale un tempo. Il tipo di alpha dominante che non temeva di sventolare la propria traccia come un'avvisaglia data la sua estrema potenza. Il tipo di immortale che sembrava perdurare come una montagna, come la terra e il cielo, che dava l'idea sarebbe sopravvissuta alle ere e ai cambiamenti mondiali di cui Kagome gli aveva sempre parlato. Il tipo di Daiyoukai da cui guardarsi sempre.
Però era anche una madre e la donna che il Generale aveva lasciato per congiungersi alla sua perciò alpha o meno, crudele o dispotica, Inuyasha sarebbe stato seduto composto di fronte a Lady Inukimi di Oltremondo, Guardiana degli Shinma, e avrebbe tenuto chiusa la sua boccaccia mentre il the matcha veniva servito da una scorta asfissiante di shikigami.
Creature poco piacevoli quelle, ma sempre meglio dei suoi kugutsu vuoti.
- Grazie Gogo, puoi andare.-
Inuyasha rizzò le orecchie, osservando la femmina di shikigami mentre sembrava ponderare di tirargli la teiera in faccia o scappare, lesta come una faina.
Non osò tuttavia negare gli ordini della sua padrona e dopo un profondo inchino la ragazzina svanì nell'aria, come fumo. Lo stesso gli altri in casacche violacee rimasti sulla soglia, chiudendosi gli shoji alle spalle prima di scomparire a loro volta.
- Bene, bene.-
Tornò a dedicarsi alla sua vera nemica, che incurante del the versato in preziose ceramiche aveva poggiato il mento sulle mani giunte e lo fissava. Tanto intensamente da mettergli i brividi.
La labbra erano tinte di rosso intenso come i suoi artigli che erano stati finemente limati. Degni per la corte e non per la caccia ma non si fece ingannare. Quella donna aveva messo al mondo Sesshomaru e vegliava su un reame di Shinma incazzati che speravano solo di fuggire dalla loro prigione per distruggere il mondo.
Non era certo una sprovveduta.
- Non riesco quasi a credere che tu sia qui. Mai mi sarei aspettata di conoscerti.-
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Ikigai
FanficA più di duecento anni dagli accadimenti della Sfera dei Quattro Spiriti una grande battaglia incombe, portata da un nemico senza motivazioni né un volto. Per necessità Inuyasha si appresta a tornare nella dimora del clan inu ora guidata da Sesshom...