"Hai la scintilla"

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Dopo quel momento, tornai nel dormitorio, mi sistemai e poco dopo riuscii ad addormentarmi.
La mattina seguente la sveglia suonò alle 6, così mi alzai, non sarei mica arrivata tardi il primo giorno di lezione, ci mancherebbe...
Mi truccai leggermente,mi vestii e poi aprii la porta dirigendomi in classe.
Dato che oggi la lezione era all'aperto, dovetti uscire dalla scuola, e proprio mentre raggiungevo la "classe" sentii qualcuno...
<hey ragazza nuova> esclamò il ragazzo moro che incontrai il primo giorno.
Io mi girai, e lo vidi, era vestito con una maglia blu e sopra una giacca di jeans nera con il logo del serpente.
<ehy> risposi debolmente.
< Allora...> disse alzandosi dal muretto sul quale era seduto, < come ti sembra la scuola? > mi domandò.
< Stai già.. pianificando la tua fuga? > disse con un sorriso malizioso.
< Ci sto pensando sai? > risposi ironicamente.
Lui sorrise e subito dopo rispose vagamente <ti va...di fare colazione..?> disse spostando una ciocca di capelli dal mio viso.
<È molto invitante..> risposi.
<Ma devo andare..faccio tardi a lezione>
<Meglio tardi che mai..> rispose guardandomi negli occhi e dandomi una tazza di caffè tra le mani.
Io non insistei, perché una volta che lo guardai negli occhi, non ebbi via di scampo, perché era come se mi stregasse, se mi stregasse con un solo sguardo.
Ci sedemmo, e poi, provai il caffè <questo è davvero buono..> dissi.
<Da dove arriva?>.
<L'ho rubato dalla sala professori > rispose con uno dei suoi sorrisetti maliziosi.
< Sei davvero la spalla del diavolo come dicono? > domandai sorridendo al suo sguardo.
Lui non rispose alla mia domanda, ma rispose facendomene un'altra:<e tu? Sei venuta in questa scuola infrangendo le regole? Sei...una piccola ribelle?> domandò.
<Sono più un incompresa> risposi.
<No lo vedo..hai la scintilla..> disse guardandomi negli occhi e poi scendendo lo sguardo sulle mie labbra.
<Che intendi..> risposi.
< Voglio dire che non ti piace seguire le regole.. porti guai..e queste cose a me fanno impazzire..> disse guardandomi
<E perché allora mi stai parlando se porto guai?> domandai.
< So quello che voglio..> disse avvicinandosi sempre di più al mio viso.
In quel momento suonò la campanella per l'inizio lezione, così mi alzai, e lui mi accompagnò fino in classe.

In quel momento suonò la campanella per l'inizio lezione, così mi alzai, e lui mi accompagnò fino in classe

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La bocca non parla, ma il corpo desidera//Timotheè ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora