Tenebre

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Scesi di nuovo le scale e raggiunsi così la biblioteca, era enorme...più di quanto immaginassi.
C'erano un sacco di libri sulla mitologia greca e anche molti in lingua latina, io adoravo il latino, e anche molto leggere, quindi potrei dire che quello era il mio mondo.
<Sei nuova giusto?> mi disse una signora dai capelli boccolosi e biondi, e pensai subito che fosse la proprietaria della biblioteca.
<oh, sisi> risposi.
<Bene, so già i tuoi orari di lezioni, dunque, questi sono i tuoi libri> mi disse dandomeli tra le braccia.
<Oh che sbadata ne manca ancora uno> disse mettendosi le mani fra i capelli.
<Potresti andare a prenderlo tu?> mi domandò.
<Si trova in fondo a destra> disse.
Così io annuii con la testa e iniziai a camminare.
Mentre camminavo mi misi ad ammirare tutti quei libri, erano tantissimi ed ero anche già convinta che la biblioteca sarebbe diventato il mio posto preferito.
Dopo un po', arrivata sul posto, mi abbassai per prendere il libro...
Ma fu proprio in quel momento che sentii qualcuno dormire, così, presa dalla curiosità, sbirciai, e vidi un ragazzo, colpito in pieno dalla luce del sole che sorgeva dalla finestra.
Era un ragazzo biondo, dai capelli mossi e le labbra rosa, non potei dire il colore dei suoi occhi dato che erano chiusi, ma provai ad indovinare, secondo me erano di un intenso colore blu... si ne sono sicura.
Le maglietta era tutta bianca, e si intravedevano anche i suoi bicipiti e la sua muscolatura perfetta...

Sembrava proprio un principe delle favole che si leggono quando si è piccoli, ecco perché mi sembrava così familiare

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Sembrava proprio un principe delle favole che si leggono quando si è piccoli, ecco perché mi sembrava così familiare.
Ad un tratto, però, la luce del sole si spostò e scomparve dal suo viso, e lui, appena accadde, si svegliò.
Io rimasi a guardarlo, e poi, si girò verso di me e mi guardò...
Avevo indovinato, i suoi occhi erano blu, ma non del blu che mi ero immaginata, di un blu più intenso del cielo...

Avevo indovinato, i suoi occhi erano blu, ma non del blu che mi ero immaginata, di un blu più intenso del cielo

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Ci guardammo per qualche secondo, ma quei secondi sembravano ore, o addirittura giorni...
Non riuscii a parlare, e tantomeno a "respirare", la sensazione era simile a quella che avevo avuto con il ragazzo di prima... ma pare si chiamasse Joel.
Ma era anche diversa... non sentivo tenebre nel mio cuore, non sentivo qualcosa di cattivo, mi correggo, di malvagio, qui sentivo luce, sentivo speranza, e addirittura amore...
Ad un tratto sentii un suono che proveniva sicuramente dalla sua bocca... un "ciao" debole ma possente, fragile ma duro, impossibile ma possibile..
<C-ciao..> risposi a quel suono con voce delicata.
Lui così mi riguardò e sorrise.
<Che voce delicata che hai, lèggerà come una farfalla e melodiosa come una melodia> rispose.
Io a quel complimento arrossii tutta, diventai quasi un peperone.
<Oh scusa...troppi complimenti?> disse arrossendo anche lui e poi alzandosi dalla sedia sulla quale poco prima dormiva.
<Io sono->
<Aron!> esclamò la stessa ragazza che prima mi aveva mostrato il dormitorio.
Il ragazzo dai capelli dorati si girò.
<Dobbiamo andare a lezione... ricordi?> gli domandò la ragazza con voce insistente, così il ragazzo non poté fare altro che seguirla, e con voce leggera mi disse <è stato un vero piacere conoscerti> confidandomi un sorriso.
Io sorrisi anche e poi se ne andò, e con lui, tutta l'atmosfera che si era creata nel momento in cui l'ho guardato...

Io sorrisi anche e poi se ne andò, e con lui, tutta l'atmosfera che si era creata nel momento in cui l'ho guardato

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La bocca non parla, ma il corpo desidera//Timotheè ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora