Amore angelico

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Pov's Joel
Non credetti a quello che sentii in quel momento...
Come faceva a sapere che ero un angelo?
Come ci era arrivata?
Non ne avevo idea, ma dovevo assolutamente ostacolare quel pensiero..

Inoltre non avrei mai permesso che lo scoprisse...per nessun motivo...perché se lo scopre, gli angeli del paradiso se la prenderebbero con me...non con gli altri.

Ma tornando al presente, andai a lezione insieme a Denise, e la seguimmo insieme.

Le sue labbra... le sue BELLISSIME labbra...erano bellissime, ho già detto bellissime..?
Mi correggo...STUPENDE.

Non seppi come dire a Denise com'era meravigliosamente bella come un'angelo, anzi, non era bella come noi, era bella più di noi.

Come la Dea venere...si ecco, come lei.
Era delicata come una farfalla e i capelli scuri come le tenebre più nere..

Mi ricordava qualcuno...ah si ecco chi...mi ricordava me...

E poi c'erano le sue labbra, rosa, anzi quasi rosse, come il sangue.

Ma i miei pensieri su di lei si interruppero quando Miss Stephany mi richiamò, diceva che non stavo attento alla lezione.

Pov's Denise
Durante la lezione Joel mi guardava perdutamente, come un cristallo prezioso che guarda il suo riflesso.

Io però cercai di non farci caso...d'altronde ero un po' in imbarazzo.

Una volta finita la lezione, mi feci strada verso il cortile, si, ebbene questa scuola aveva anche un cortile.

Proprio lì qualcuno mi toccò i fianchi e senza girarmi qualcuno mi disse "chi sono?" ed io risposi "mhh fammi pensare...qualcuno di nome Joel?".
"Indovinato" rispose lui con tono rauco e possente, quanto mi piaceva..

Io così mi girai verso di lui, e lui mi prese in braccio, cos'era tutto questo affetto..?

"Aiutooo" dissi ridendo verso di lui e dimenandomi con le mani.

"Guarda dove ti porto" disse lui ridendo e camminando a sua volta.

"Dove?" Dissi io curiosa.
"Dove non batte il sole" disse lui continuando a camminare.

"Dove non batte il sole" disse lui continuando a camminare

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Dove non batte il sole..?
Cosa intendeva dire con questo..?
Non ne avevo idea.

Ad un tratto lui si fermò, "siamo arrivati" disse facendomi scendere dal suo corpo.

Così mi girai e vidi un lago, riconoscevo quel posto, era il primo posto dove ci stavamo per baciare...

"Te lo ricordi?" Mi domandò lui guardandomi negli occhi.
"Certo.." risposi con un sospiro di ricordi immersi nella mia testa.

"Ci..facciamo il bagno..?" Disse avvicinandosi a me ed alzandomi pian piano con le mani la maglietta.

"Mhmh.." dissi, non riuscii nemmeno a parlare, perché il suo tocco..era qualcosa di inimmaginabile.

Così lui mi alzò la maglietta, le sue dita strisciavano sul mio corpo nudo e quella sensazione era indescrivibile.

Mi tolsi poi anche il pantalone, ma non mi vergognai, d'altra parte mi sentivo al sicuro con lui..come "protetta".
Lui sembrava il mio angelo, il mio angelo custode.

In seguito lui mi prese in braccio e si calò in acqua insieme a me.

"È gelida!" Esclamai ridendo e stringendomi a lui.
Lui a quella stretta fece un sospiro di piacere, quasi come se il mio contatto del mio corpo con il suo lo facesse eccitare...

Anche lui mi strinse a sua volta, e ciò che provai furono le sue stesse sensazioni...

Quando stavo con lui avevo un enorme piacere, un enorme attrazione nei suoi confronti...

Quando stavo con lui avevo un enorme piacere, un enorme attrazione nei suoi confronti

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E poi..sguardo contro sguardo... accadde..lui stava avvicinando le sue labbra contro le mie...

La bocca non parla, ma il corpo desidera//Timotheè ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora