Oscurità

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<Sei sicura..?> disse lui guardandomi.
<Sto bene, davvero..> risposi.
<Mh..va bene> disse.
<Allora..dove eravamo rimasti?> disse Joel guardandomi negli occhi.
<Cos'hai dietro la schiena?> domandai io.
<Cosa?> rispose lui impassibile.
<Perché sei sensibile in quel punto..c-che cosa hai?> conclusi.
<Nulla> disse sorridendo come se nulla fosse.
<So che c'è qualcosa..dimmelo> dissi io guardandolo.
<Vuoi veramente vedere?> disse.
<Si, lo voglio> conclusi.
<Ok> disse lui e poi si tolse la maglietta e si girò.
Ciò che mi sorprese è che non c'era assolutamente nulla...
<Perché sei sensibile in questa zona se non c'è nulla?> gli domandai.
<È solo un punto sensibile>
Io così mi avvicinai, e lo toccai in quel punto, e lui sembrava davvero esserne sensibile, tuttavia mi permise di toccarlo.

<È solo un punto sensibile>Io così mi avvicinai, e lo toccai in quel punto, e lui sembrava davvero esserne sensibile, tuttavia mi permise di toccarlo

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Poi lui girò il viso verso il mio, e disse <visto? Non c'è nulla>.
<Mh..ok> dissi, ma io sapevo che nascondeva ancora qualcosa, e avrei scoperto cosa.

In seguito tornammo verso la festa.
<Denise ti ho cercata dappertutto!> esclamò Maggie.
<Già, scusa..> risposi io.
<Ma dove sei stata!> disse lei.
<Con Joel..> risposi.
<JOEL?! QUEL JOEL?> domandò.
<Si, poi ti racconto..> dissi.
<Nono lo voglio sapere adesso> disse.
Così le raccontai tutto, e poi disse <wow>.
<Già> risposi.
<Sicuramente nasconde qualcosa..> rispose.
<Sicuramente..> dissi.
<E noi scopriremo cosa> disse lei.
<Ehy Denise..> disse Aron avvicinandosi a me.
<Oh..ehy.> dissi io.
<Ti devo dire una cosa..molto, molto importante>.
<Oh ehm..ok..> disse.
Così mi allontanai da Maggie insieme ad Aron, e lui, quando ci mettemmo abbastanza lontano dalla festa, mi disse <Denise..stai alla larga da Joel..>.
<Perché?> domandai.
<Te l'ho detto..porta guai..e quando dico guai intendo guai grossi> rispose.
<Mh..mi puoi dire che guai porta almeno? E poi perché ti interessa tanto che sto con lui..?>
<Perché SEI BELLISSIMA..> rispose guardandomi negli occhi.
Alle sue parole, rimasi sorpresa, e anche imbarazzata, e lo guardai.
Guardavo i suoi occhi celesti, il suo sguardo era chiaro come il cielo e tenue come le nuvole.
Non era oscurità quella che vedevo, era ben diversa da quella di Joel, quella che vedevo era luce.
La luce di un angelo.
Ma ero attratta dall'altro lato di un angelo, ero attratta dal sul lato oscuro ed insidioso.
Quello di Joel.

Quello di Joel

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La bocca non parla, ma il corpo desidera//Timotheè ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora