Inizio lezioni.

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Mi alzo e mi vado a preparare per le lezioni. La maestra Celentano vuole che noi alunni indossiamo una culotte nera con un top del medesimo colore perché vuole vedere bene i nostri movimenti.

Finisco di prepararmi e vado in cucina per fare colazione che consiste in un po' di frutta e del succo.
"Buongiorno"-dico sorridendo a Ramon.
"Hey buongiorno"-dice lui sorridendo.
"Sei pronta per questa lezione?"-dice lui eccitato.
Annuisco mentre mi verso del succo bel bicchiere.
"E tu sei pronto?"-gli domandò gentilmente.
"Si. Aspetto questo momento da tanti anni, è sempre stata il mio prototipo di insegnante"-dice lui.
"Ti capisco, anche la mia. Mi piace come lavora"-dico.

"Buongiorno ragazzi"-dice Rita sorridendo.
A seguire entra anche Gianmarco.
Li salutiamo mentre facciamo colazione.
"Siamo svegli solo noi?"-chiede Rita.
"Penso di sì, i cantanti hanno lezione dalle 8, i ballerini anche quindi si"-dice Gianmarco.
"Buongiorno comunque"-dice lui.
"Senti ma..puoi levarmi questa curiosità?"-dico guardando Gianmarco.
"Certo dimmi"-dice lui bevendo il succo dal mio bicchiere.
"Ma hey!"-dico io e mi sfugge un sorriso.
Poso il piatto nel lavello e mi giro verso di lui di nuovo.
"Ma sai ballare il classico?"-gli chiedo.
Lui ridacchia.
"Diciamo di no, ma ho preso un po' di lezioni e sto imparando. Ora che sono alunno della Celentano sicuro dovrò impararlo bene, perché?"-mi chiede guardandomi.
"Curiosità"-gli rispondo prendendo il borsone.
"Mi aspetti?"-mi dice.
"Se ti sbrighi"-dico scherzando.
"Grazie"-dice dandomi un bacio sulla guancia mentre io resto sbalordita da quel gesto e va a prendere le sue cose.
Mi giro verso ramon che ridacchia.
"Mi sa che devi dirmi un po' di cose"-dice Ramon.
"Ma che, non iniziare eh"-dico io ridacchiando.
"A fare cosa?"-dice Ramon vedendo di nuovo in cucina.
"Niente. Andiamo dai"-dico io.
Ci avviamo in sala per la nostra prima lezione con la maestra Celentano.

Entriamo in sala 2 e già la vediamo con dei fogli in mano.
Si avvicina al plexiglass.
"Buongiorno"-diciamo noi in coro sorridendo e posando le nostre cose.
"Buongiorno ragazzi. Come state?"-dice lei.
"Bene bene e lei?"-risponde Ramon.
"Bene grazie. Allora siete arrivati anche in anticipo bene"-dice guardando l'orologio che ha al polso.
"Vi ho scelto perché mi piacete ma posso sempre mandarvi a casa da un momento all'altro se non mi convincete più. Comunque ognuno di voi lavorerà tutti gli stili con me sopratutto il classico e ora che c'è Gianmarco anche hip-hop, perché dovrete essere versatili. Quindi iniziamo forza"-dice lei.

Iniziamo la lezione di classico e vedo Gianmarco un po' impicciato.
"Allora ramon e rita avanti, sole e Gianmarco un passo indietro."-dice la maestra.
Facciamo come dice e ci fa mostrare dei passi da Simone il professionista.
Ce li fa replicare..o almeno ci proviamo.
"Sole le spalle! Rita più espressiva! Ramon attento alle braccia! Gianmarco i piedi!"-continua a ripetere la nostra insegnante mentre ci osserva.

Mentre lei è distratta faccio segno a Gianmarco di vedere come mettere i piedi.
Lui annuisce e mi ringrazia con un sorriso.
Inutile dire che torniamo in casetta stremati.
"Così si lavora, che tosta però"-dice Ramon con il fiato e mentre si asciuga il sudore con un asciugamano.
Bevo dell'acqua.
"Già..però bella lezione"-dico.
"Mi aiuti con quel passo Sole?"-mi chiede Gianmarco.
Ramon mi guarda e ridacchia.
"Smettila"-gli sussurro.
Mi avvicino a Gianmarco che si trova vicino lo specchio.
Mi metto dietro di lui e gli sistemo le braccia.
"E i piedi come vanno?"-mi chiede lui ridacchiando.
"Smettila scemo di prendermi in giro"-dico io ridendo.
"Vanno bene così, ora gira"-dico e lui fa come gli ho detto.
"Sei decente dai"-dico.
Lui si finge offeso.
"Oh come ti permetti"
"Dai sto scherzando"-dico io e lui mi abbraccia così mi ritrovo data la sua differenza di altezza ,con la faccia spiaccicata su suo petto.
Ricambio l' abbraccio.
"Come sei affettuoso oggi"-dico io ridacchiando.
"Lo so ma mica con tutti eh"-dice lui.
"Comunque puzzi eh"-dico io ridendo.
"Ma sentitela! Lei è profumata signorina?"-mi dice ridendo.
"Mh"-dico pensandoci.
"Si dai, non puzzi mai io"-dico ridendo.
"Che falsa"-dice lui.

"Vado a farmi la doccia, dopo mi accompagni a fumare?"-mi chiede.
Annuisco.
"A dopo allora"-dice lui e io lo saluto e né approfitto per lavarmi anche io.
Finita la doccia vedo le mie amiche che sono tornate da lezione.
"Hey! Come è andata?"-diciamo tutte e 3 insieme.
Ridiamo.
"Bene a voi?"-dice Emily.
"Bene bene"-dice Lucia.
"Si anche a me.."-dico io ma mentre sto per dire altro entra Gianmarco con la sua sigaretta elettronica in mano.
"Vieni? Ciao ragazze"-dice lui sorridendo.
Loro sorridono e lo salutano e mi guardano.
Già ho capito tutto.
"Sisi eccomi"-dico io prendendo la giacca per l'umidità.
Lui si avvia e le mie amiche mi mimano : "poi ci racconti tutto"-
Ridacchio e segui Gianmarco.
Ci sediamo sulla panchina fuori e lui fuma.

"Ma non ti fa male se balli?"-chiedo.
"Si ma non fumo sempre, solo quando mi va"-dice lui.
"Ma perché sei così lontana? Vieni più qui, mica ti mangio"-dice lui facendomi cenno di avvicinarmi.
Mi avvicino di più a lui.
"Ah ecco così va bene"-dice lui facendomi sorridere.
"Sai che ho pensato la prima volta che ti ho vista?"-mi chiede mentre butta fuori il fumo dalla bocca.
Lo osservo.
"No. Dimmi.."-dico io mentre noto che è veramente carino.
"Mi davi l'impressione di essere gentile e solare e..bella"-mi dice girandosi verso di me.
Arrossisco per il complimento.
"Grazie..e si è confermata questa tua idea? "-gli chiedo.
Annuisce.
"E io che impressione ti ho dato?"-mi dice girandosi verso di me.
"Sinceramente?"-dico.
"Si vai non mi offendo"-dice ridacchiando.
Lo colpisco piano sulla spalla.
"Ho pensato che fosse una scusa quelle delle macchinette e che fossi carino e un adulatore"- dico io sorridendo facendo ridere.
"Un adulatore? E comunque si era una scusa"-dice lui.
"Lo sapevo"-dico io ridendo.
Mi sposta i capelli dal viso e mi accarezza la guancia.
"Posso chiederti una cosa Sole?"-mi chiede con un'espressione seria.

Annuisco.
"Cosa c'è tra te e Alex?"-mi chiede.
Lo guardo accigliata.
"Perché me lo chiedi?"-dico allontanandomi da lui un po'.
"Per sapere, ho toccato un tasto dolente?"-mi chiede.
Scuoto la testa.
Devo dimenticarmi di Alex..e spero di riuscire a farlo. C'è qualcosa in Gianmarco che mi attira, questo suo lato che mi stizzisca e mi cerca, mi piace. Devo solo dimenticare del tutto Alex.
"Non c'è niente, siamo ottimi amici"-dico io.
Infondo è vero..siamo e saremo solo questo.
Annuisce.
"Va bene, sono più tranquillo ora"-dice lui.
"Andiamo a dormire?"-mi chiede.
Annuisco e mi alzo e lui fa lo stesso.
Mi da un bacio sulla guancia.
"Ti accompagno in stanza"-mi dice.
"Che gentile"-dico io.
Mi accompagna in stanza.
"Buonanotte allora.."-dice lui.
"Buonanotte Giammy"-dico sorridendo.
Mi lascia un bacio sulla testa e va in camera sua.
Trovo le mie amiche ancora sveglie e così racconto tutto.

Improvvisamente. -Alex wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora