Serale.

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Sono al serale. Non ci posso credere. Credo che sia l'unica cosa positiva che mi sia capitata in questa settimana. Stringo a me la maglia e sorrido.
"Cosa significa per te essere al Serale?"-mi chiede Maria.
"Ho visto che hai avuto una settimana pesante, ma hai avuto una gioia"-aggiunge la conduttrice.
Annuisco.
"In realtà, come le mie amiche sanno, non ho mai voluto partecipare ad Amici perché non credevo di farcela e non volevo ammetterlo. Però poi persone mi hanno aiutata a credere di più in me stessa quindi per me essere al serale significa che ho fatto un bel percorso e sto per raggiungere i miei obiettivi."-dico io e sento il pubblico applaudire e urlare il mio nome.
"A chi la dedichi questa maglia?"-mi domanda la mia insegnante.
"A tuti i ragazzi che stanno combattendo ancora per averla, a mia mamma che ha creduto in me e.."-dico pensando di dire il suo nome..ma evito.
"A me stessa"-aggiungo alla fine.
La puntata continua e scherzo del destino? Alex e Sophie sono in puntata.
La fortuna è dalla mia parte vero?

Appena li vedo, mi inizia a sembrare scomodo il mio posto e inizio a muovermi un po'. Maria mi nota e mi fa cenno di uscire se voglio ed è quello che faccio. Non ho voglia di vederlo sinceramente così mi alzo e vado in bagno.
Sospiro e guardo l'esibizione da lì.
Mentirei se dicessi che non è bravo. Ma non riesco a togliermi dalla testa le sue parole e il male che mi ha fatto.
Poi finalmente escono dagli studi e sento dei passi venire verso di me.
Fa che non sia lui..
"Hey"-mi dice guardandomi.
Lo guardo e sento una fitta allo stomaco.
"Ciao Alessandro"-rispondo.
"Siamo passati al nome intero?"-mi chiede per sdrammatizzare.
"È già tanto che ti stia parlando sinceramente"-dico.
"Lo so. Volevo chiederti scusa ancora.."-mi chiede dispiaciuto.
"Non mi bastano le tue scuse. Prima mi ferisci con le parole e poi chiedi scusa. Poi mi ferisci con i fatti e chiedi scusa. Dovresti darti una regolata"-gli dico.
Lo sento sospirare.
"Mi dispiace veramente per tutto. So che non merito nessuna tua attenzione ma mi manchi e so che non merito il tuo perdono però volevo solo che sapessi che c'è spazio sempre per te..nulla questo. Ti aspetterò se servirà, non ti lascio andare"-mi dice prendimi la mano che subito sposto.
"Alessandro ascoltami. Io non so cosa voglio fare. Mi hai ferita tanto in queste settimane e non so se sono pronta a perdonarti inoltre la distanza non aiuta adesso..io credo che sia meglio se la finiamo qui poi quando esco ne riparleremo però non ti sto chiedendo di aspettarmi..ma vai avanti. Sai quanto mi costi ora dire questo perché non meriti nemmeno di sentirtelo dire ma ti amo ed è per questo che voglio che tu vada avanti e vediamo come va con la distanza. Magari capisci che non sono quella adatta a te"-dico io con là lacrime agli occhi.
"O magari capisci che non sono io quello adatto a te.."-dice lui abbassando lo sguardo.
Scuoto la testa.
"Sei quello adatto a me."-ammetto.
"Ti amo anche io e ti aspetterò. Ti dimostrerò che siamo giusti. Anche a me costa dirti queste cose ma voglio farti ricredere..ti aspetterò."-mi dice.
"Bacio d'addio?"-mi chiede.
Lo guardo e mi scappa un sorrisino.
Si avvicina e mi bacia.
Ricambio e metto le braccia dietro al suo collo e lui le mani sui miei fianchi.
Resterà sempre il mio punto debole Alex.
Magari questa distanza ci sarà utile.

Improvvisamente. -Alex wyse Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora