2 (IL COMPLOTTO)

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Nei giorni a seguire Alessio tentò altre volte di incontrare la promessa sposa di suo zio, ma incontrò opposizione da parte di Madame Clarissa, che cercò di evitare l'incontro tra i due prendendo varie scuse.

L'unica cosa che riuscì a scoprire è che la donna in questione era Zaffira, la "capo cortigiana".

Capendo l'atteggiamento della tenutaria, Alessio decise di introdursi una sera nella casa senza farsi vedere da lei; mentre era lì si imbatté i Aurora e decise di prenderla parte e chiederle aiuto per incontrare Zaffira; sorpresa di vedere Alessio lì, Aurora rimase confusa, "Come è entrato Vossia qui?", chiese,

"Dovevo entrare senza essere visto dalla proprietaria. Devo parlare con la signorina Zaffira. Mi aiuti a incontrarla",

"Ma, perché entrare di nascosto?", chiese lei sospettosa, "Perché lei continua a negarsi. Forse c'è qualcosa o qualcuno che la spaventa. Potrebbe sapere qualcosa sulla morte di mio zio",

"Se Zaffira non vuole vederla...",

"Non me ne andrò se non le avrò parlato prima. Mi aiuti e me ne andrò", Aurora, vedendolo così determinato, decise di fargli incontrare Zaffira, o lui avrebbe trovato un altro modo per incontrarla.

E così lo condusse nella sua camera e poi chiamò Zaffira in camera, lei si sorprese di trovarci il giovane, "Sono il nipote di Ruggero Aldovrandi", le disse lui, Zaffira rimase stupita e non riuscì a rispondere nulla, "Ho chiesto alla signorina Aurora di aiutarmi ad incontrare Vossia", proseguì Alessio, "Dovevo parlarle. So che mio zio aveva intenzione di sposarla",

"E' così. Mi dispiace molto per quello che è successo a suo zio e la prego di accettare le mie condoglianze",

"Io non credo che mio zio sia stato ucciso per una rapina",

"Non la seguo...",

"Mio zio le aveva detto se aveva avuto un qualche litigio con qualcuno? O qualcuno che aveva motivo di portargli rancore?", lei esitò un attimo e poi disse: "Certo che no. Lui era benvoluto da tutti",

"Infatti. Mio zio non ha mai avuto nemici. ...Per questo mi sembra tutto molto strano",

"Magari è stata davvero una rapina",

"Ne dubito",

"Non so come potrei aiutare Vossia",

"Vede, mio zio era la mia unica famiglia, è stato come un padre per me...",

"Lo so. Lui mi parlava sempre di Vossia", disse Zaffira con aria malinconica, "Le parlava di me?", domandò Alessio,

"Certamente",

"E' per questo che devo scoprire chi ha voluto la sua morte e perché".

Zaffira, con un'ombra di perplessità sul volto, disse: "...Vede, signor Aldovrandi, quando un uomo come suo zio decide di sposare una come me c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire",

"Che vuole dire?",

"Che Ruggero mi aveva detto che nella borghesia in molti gli avrebbero voltato le spalle quando si sarebbe saputo",

"Le aveva menzionato qualcuno in particolare?",

"No. Non credo avesse avuto il tempo di confidare a qualcuno il fidanzamento",

"Le lascio il mio biglietto da visita, se le viene in mente qualcosa", Alessio le diede il biglietto da visita, "Non me ne andrò finché non avrò trovato l'omicida", Zaffira assunse uno sguardo turbato, "Accetti un consiglio, signor Aldovrandi", disse," Torni a Milano il prima possibile e lasci perdere questa storia. Certe verità è meglio non saperle",

"Che vuole dire?",

"Sono certa che Vossia mi comprende...", Zaffira fece per andarsene, ma Alessio, sospettoso, la bloccò, "Se Vossia sa qualcosa deve dirmela",

"Vossia vuole trovare il colpevole e dopo che lo avrà trovato? Se non potesse fare nulla contro di lui? A cosa le servirebbe sapere chi è?",

"Che vuole dire con questo? Perché non potrei fare niente?",

"Perché le persone influenti possono fare qualunque cosa senza subire le conseguenze. E Vossia lo dovrebbe sapere",

"Persone influenti? Allora Vossia sa chi ha ucciso mio zio?",

"Certo che no. Posso solo fare congetture. ...Anch'io vorrei che venisse fatta giustizia, ma non troverà mai prove contro nessuno. Quindi si rassegni",

"Io non temo nessuno!",

"Non mi cerchi più, signor Aldovrandi. Io voglio solo vivere la mia vita senza guai", detto questo Zaffira lasciò la stanza.

Ma, la conversazione aveva lasciato più domande che risposte in                  Alessio e lui era determinato più che mai a scoprire cosa c'era dietro l'omicidio dell zio. Che voleva dire Zaffira con "persone influenti"? Suo zio si era forse coinvolto con gente poco raccomandabile? Eppure lui non era tipo d'uomo da inmischarsi cose del genere.

Alessio era convinto che Zaffira fosse la chiave di tutto.

Quella sera Aurora sentì casualmente Madame Clarissa parlare con uomo che sembrava essere un servitore e sentì che stavano parlando di Alessio, Clarissa diceva: "Dica al suo padrone che non deve preoccuparsi. Il ragazzo voleva solo parlare con Zaffira, ma gliel'ho impedito. Non credo che tornerà ancora".

Aurora si insospettì... perché Clarissa si preoccupava di Alessio? E a chi era diretto quel messaggio?

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