4 (LA LETTERA)

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In quei giorni Alessio ricevette la visita del notaio di famiglia, che gli consegnò una lettera affidatagli da Ruggero Aldovrandi, questi gli aveva raccomandato di consegnarla ad Alessio solo nel caso che 'gli fosse successo qualcosa'; Alessio si insospettì immediatamente e la missiva rinforzò i suoi sospetti sull'omicidio dello zio:

"Caro Alessio, se stai leggendo questa lettera vuol dire che qualcosa mi è accaduto. E non mi sorprenderebbe se fosse così. Negli ultimi tempi mi sono inimicato molte persone, alcune delle quali sono persone potenti. Come ti ho scritto, ho intenzione di sposarmi. La donna che amo è una cocotte . L'ho conosciuta alla casa di tolleranza "La Perla".

Zaffira è la donna più dolce che ho mai incontrato in vita mia. Per me è disposta a cambiare vita, ma non è così facile.

Mi sono offerto di riscattare la sua libertà. La casa "La Perla" è  sotto la protezione di uno degli uomini più influenti della città, il quale è proprietario dell'immobile che la ospita, l'onorevole Domenico Castelli.

Quando Zaffira mi ha informato della cosa, ho accettato di incontrarlo per fargli una proposta in cambio della libertà di Zaffira, ma lui non si è dimostrato disposto a scendere a patti. E' arrivato al punto di minacciarmi.

Zaffira è la cocotte più richiesta della casa e quindi comprenderai che grave perdita sarebbe per gli affari della casa.

Mi raccomando, Alessio, di stare sempre in guardia.

Non ti ho scritto questa lettera perché voglio vendetta, ma solo per raccomandarti Zaffira. Aiutala per quanto ti è possibile, io desidero che abbia una vita dignitosa; ma sta attento, non correre rischi inutili e adesso che sai chi è coinvolto in questa storia, accetta il fatto di non poter fare niente e pensa solo ad andare avanti con la tua vita.

Sono certo che mi renderai fiero di te.

Con profondo affetto,

tuo zio".


Sconvolto dalla rivelazione comprese che Zaffira era stata la causa dell'omicidio, ma quando informò la polizia del fatto, di nuovo non trovò collaborazione da parte loro, come si era aspettato, data l'identità della persona coinvolta.

Alessio, tuttavia, non aveva intenzione di lasciar perdere e provò ad andare a parlare di nuovo con Zaffira, ma Madame Clarissa gli disse che lei aveva lasciato la casa "La Perla", cosa di cui Alessio dubitò, sapeva che Clarissa gli stava impedendo di vedere Zaffira.

In quell'occasione Alessio si trovò casualmente ad assistere all'esibizione di Aurora e capì, con grande delusione, che lei era una cortigiana. Indignato, lasciò la casa senza dire una parola, sentendosi preso in giro da Aurora.

Aurora gli era piaciuta, ma non aveva intenzione di rovinarsi per una donna pubblica, come aveva fatto suo zio.

Ferito nell'orgoglio, Alessio decise di fare un dispetto ad Aurora e una sera si presentò alla casa, chiedendo di parlare con lei. 

"Sono venuto per complimentarmi per il tuo numero di danza dell'altra sera", le disse, stupita Aurora gli chiese: "Vossia era qui?",

"C'ero. Insieme a tutti quegli uomini che ti offrivano denaro!",

"Avrei dovuto spiegarle che io...", lui la interruppe, "Clarissa è davvero tua zia o era una menzogna anche quella?",

"Non è mia zia",

"Quindi mi hai preso in giro su tutto?", in soggezione lei rispose: "La situazione è complicata...",

"Per me è piuttosto semplice invece. In ogni caso tu sei una donna pubblica e io un cliente. Quindi, andiamo di sopra?",

Aurora rimase stupita della proposta, "...Non posso. Ho già un cliente", rispose, in effetti il Conte Loredani stava per arrivare, "Il mio denaro è buono quanto quello degli altri!", le disse Alessio e la afferrò per un braccio trascinandola di sopra.

La portò in una delle stanze, ma lei gli intimò di andarsene, "Chi credi di essere? Ricordati con chi stai parlando!", le disse Alessio e la baciò a forza, ma lei lo respinse, "Mi sono sbagliata su di te! Ti credevo diverso dagli altri!", gli disse e lo mise alla porta.

Aurora era così delusa dal suo comportamento... come poteva essersi sbagliata così tanto su di lui? Anche Alessio era altezzoso e prepotente come gli altri ricchi.

Quella sera il Conte Loredani venne trattenuto e non andò a farle visita, ma avrebbe di sicuro avuto altre occasioni con lui.

Invece Alessio era deciso a non rivederla più.

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