16 (IL RICATTO)

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Aurora nel frattempo non poteva andare da nessun altra parte se non a chiedere aiuto ad Alessio. Il giovane rimase sorpreso di vederla a casa sua, "Che cosa fai qui?", le chiese, "So che sei risentito con me. Ma, le cosa non sono come sembrano", disse lei, "E come sono? E poi perché sei vestita da uomo?", domandò, la fece entrare,

"Devi aiutarmi, Alessio. Sono fuggita dalla casa",

"Fuggita?",

"Le cose che ti ho detto l'altro giorno, non le pensavo davvero. Io solo volevo proteggerti", le scesero delle lacrime, Alessio si sentì sollevato nel sentirlo, la abbracciò e le disse: "Spiegami che cosa è successo",

"Non c'è tempo, Alessio. Verranno a cercarmi. Ho colpito il Conte! Mi metteranno in carcere!", sconcertato Alessio le disse: "Calmati. Ce ne andremo via. Stasera stessa", Aurora lo abbracciò piangendo.

Alessio le diede alcuni vecchi abiti di sua madre perché si cambiasse e poi iniziò a fare i bagagli per recarsi a Milano con lei.

Inaspettatamente il Conte Loredani si presentò a Palazzo Aldovrandi: i due rimasero di stucco nel vederlo, "Che cosa fa Vossignoria qui?", chiese Alessio, "Risparmiamoci i convenevoli, signor Aldovrandi. So tutto di voi due", disse il Conte, Aurora si rivolse a lui: "Che cosa vuole, signor Conte?",

"E' semplice, che torni con me",

"E' fuori discussione!", disse Alessio,

"I gendarmi sono già in arrivo, ma ancora non sanno per cosa li ho chiamati. Se torni alla casa faremo finta che non sia successo nulla",

"Mi lasci andare, Conte! Vossia può avere altre cortigiane",

"Tu credi di potermi ingannare e aggredire e passarla liscia? Te ne farò pentire!", Alessio intervenne: "Che cosa vuole per lasciarla libera? Le darò qualunque cosa",

"E' lei che voglio. Ora la scelta sta a lei: o venire via con me o andare in carcere. E per l'aggressione ad un nobile temo che la pena sarà piuttosto severa", Aurora, angosciata, sapeva di non avere altra scelta  che assecondarlo.

Alessio cercò di fermarla, "Non ti lascerò andare via con lui!", disse alterato, "Lasciami andare, Alessio...", disse Aurora affranta, poi lo abbracciò e gli sussurrò: "Tornerò da te".

Aurora lasciò il Palazzo insieme al Conte, mentre Alessio non si dava pace, ma sapeva anche di non poter rischiare che Aurora finisse in carcere.

Tornata alla casa, Aurora volle ritirarsi nella sua stanza, nonostante i rimproveri di Clarissa. Il Conte disse che sarebbe andata a prenderla il giorno successivo per portarla nella sua villa, dove avrebbe vissuto come sua mantenuta.

Sul suo letto Aurora pianse e cercò di pensare ad una maniera per sfuggirgli, non aveva intenzione di arrendersi.

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