14 (IL SACRIFICIO)

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Aurora venne aiutata da Zaffira, che le medicò la bruciatura; la ragazza era dolorante e spaventata per quello che era successo e piangeva senza sosta.

Zaffira le disse: "Ti avevo avvertito di non metterti contro Clarissa. Hai capito ora che lei e Castelli non scherzano?", Aurora non rispose, "Non preoccuparti, la cicatrice diventerà meno evidente fra un pò di giorni", continuò Zaffira, "Devi riuscire a tenere quel ragazzo lontano da te. Per il tuo bene e anche per il suo", Aurora comprese che lei aveva ragione.

Era addolorata all'idea di dover rinunciare ad Alessio, ma dopo quello che gli era successo, Alessio doveva allontanarsi dalla casa di tolleranza, per questo motivo lei doveva fare questo sacrificio. Per quanto le costasse farlo, lei non si sarebbe mai perdonata se Alessio si fosse di nuovo esposto al pericolo.

Appena si fu rimessa si recò a far visita ad Alessio, (uscendo dalla finestra); Alessio fu contento di vederla, ma lei gli disse con aria seria, 

"Questa cosa non può continuare, Alessio",

"Che dici?",

"Ci ho riflettuto a lungo... e non me la sento di abbandonare tutto", stupito Alessio le chiese spiegazioni, "La mia vita è qui", gli disse Aurora, "Sono stata fortunata che il Conte si sia interessato a me. Non capita a tutte le cortigiane", nervoso Alessio disse: "Non posso  credere che tu stia dicendo sul serio! Tu dici così perché sei spaventata per quello che è successo. E' normale",

"Non è questo il punto. Siamo stati bene insieme. Ma, adesso non può più continuare. Dimenticati di me, ti prego", Aurora lasciò la casa.

Alessio non riusciva a credere che Aurora avesse messo da parte in quel modo la loro storia. E per cosa? Per una vita più agiata di quella che poteva offrirgli lui? Per questo gli aveva preferito il Conte?

Aurora da parte sua era affranta, ma sapeva che non si poteva fare altrimenti, in questo modo Alessio sarebbe stato al sicuro da Castelli, era un sacrificio che andava fatto.

Nel frattempo Zaffira proseguì gli esami col dottor Canella e questi le consigliò di non ricevere clienti per un pò, 

"Dottore, come pensa che potrei mantenermi? Io sono una cortigiana", 

"E' per il bene di Vossia. Almeno per qualche giorno".

Comprendendo le difficoltà di Zaffira, il dott. Canella decise di parlare con Clarissa e si offrì di coprire le spese di Zaffira per il periodo che non avrebbe lavorato.

Clarissa accettò, anche perché aveva altri pensieri per la testa: quella sera il Conte sarebbe venuto a fare visita ad Aurora e Clarissa si raccomandò con lei di fare tutto il possibile per 'intrattenerlo'.

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