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Quel giorno quando il Conte Loredani arrivò alla casa per prelevare Aurora Clarissa gli comunicò che Aurora doveva stare a riposo e fare degli accertamenti; il Conte era sospettoso, "Adesso che c'è che non va in lei?", domandò spazientito, "Non è una cosa inconsueta per le donne del nostro mestiere. Fra qualche giorno starà meglio",

"Non si sarà presa una di quella malattie...?",

"Oh no. E' solo una precauzione, finché non si sentirà meglio. Poi potrà venire con Vossignoria",

"Attenderò qualche giorno, ma non uno di più. E Vossia badi di non prendermi in giro!", detto questo lasciò la casa.

Clarissa iniziava ad essere impaziente, con tutto quello che stava succedendo alla casa. Bisognava risolvere una volta per tutte la questione di Alessio.

Ma, prima doveva risolvere un altro problema: Zaffira, nelle condizioni in cui era non poteva lavorare come un tempo.

Andò a parlarle e le disse: "Non posso permettermi di avere donne malate nella mia casa", le disse, 

"Io ho sempre lavorato più delle altre...",

"Ma, ora è Aurora la prima cortigiana della casa. Credo che il tuo tempo qui sia terminato", stupita Zaffira disse: "Vuoi mandarmi via?",

"Purtroppo non ho alternativa", Zaffira non riusciva a credere che, dopo che lei e Castelli avevano fatto uccidere Ruggero Aldovrandi per tenerla lì, ora venisse mandata via così.

Era il destino delle donne di quella professione: usate e poi gettate via.

Nessun'altra casa di tolleranza l'avrebbe presa a lavorare nelle condizioni in cui era. Zaffira non sapeva cosa fare... aveva da parte dei risparmi e potevano bastarle per pagarsi una stanza in una pensione per qualche giorno.

Avrebbe potuto chiedere aiuto a Dario Canella, ma lui aveva già fatto abbastanza per lei.

Aurora fu molto dispiaciuta di vederla lasciare la casa e si raccomandò con lei di tornare a farle visita non appena si fosse sistemata.

E così Zaffira, col cuore amareggiato, lasciò quel luogo dove aveva trascorso gli anni più importanti della sua vita e che era stata la sua casa da quando era poco più che un'adolescente. 

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