Pensieri

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Era il giorno del party mensile di Stark. Tutti erano sempre in disaccordo con l'idea di dare perennemente feste, ma in realtà le amavano da morire. Wanda si stava effettivamente divertendo all'evento. Beh, fino a quando non si presentarono almeno una cinquantina di persone in più, facendole perdere il controllo.

Per quanto Wanda avesse allenato i suoi poteri, non sarebbe mai riuscita a bloccare tutti quei pensieri rumorosi e invadenti. A volte diventavano così opprimenti da trascinare Natasha in un'altra stanza e abbracciarla forte, senza mai lasciarla. Ma c'era una regola alle feste di Stark. Non andarsene.

"Oh mio Dio..." "Lo so è così..." "Non posso credere che l'abbia fatto..." " Devo assolutamente portarla a casa mia... " "Sei così irritante..."  Wanda si afferrò la testa con forza, facendo del suo meglio per fermare i pensieri che le invadevano la mente. Ma per quanto si sforzasse, non faceva che peggiorare.

"Ti prego, basta" sussurrò a se stessa, mentre iniziò a perlustrare la stanza sovraffollata. "Natasha" chiamò, solo per essere accolta da un altro sussurro. Era questo il problema. Ogni volta che i pensieri erano troppo forti, la sua voce cominciava immediatamente a smorzarsi. Si strinse ancora una volta la testa gemendo per il dolore. Fu allora che tutto cambiò.

"Oh mio... è la strega...". "Come fa a essere un'avenger?" "Non ha fatto esplodere un edificio?" "Pensavo fosse malvagia..." "È così patetica..." Wanda si rese improvvisamente conto che tutti i pensieri riguardavano lei.

Sapeva che Nat le diceva sempre di non lasciarsi influenzare da ciò che pensavano, ma era difficile quando questi pensieri si ripetevano continuamente nella sua testa. I pensieri non si fermavano. Anzi, diventavano più forti.

Poi sentì un dolore lancinante al petto, che peggiorava ogni volta che prendeva fiato. Si strinse la gola per cercare di fermare la sensazione di irrigidimento che si stava manifestando. Le lacrime le scendevano sulle guance e le annebbiavano leggermente la vista. Proprio quando stava per crollare, sentì una mano sulla schiena che la riportò alla realtà.

Alzando lo sguardo, si imbatté negli occhi preoccupati di Steve. "Wanda, cosa c'è che non va?" chiese solo per sentirsi rispondere "Na-ta-sha". Steve iniziò rapidamente a spingere la giovane strega attraverso la folla di persone e verso la rossa, vicino al bar.

Dopo circa un minuto di spintoni a destra e a manca, la coppia raggiunse finalmente la destinazione. Natasha era lì. Rideva con Carol e Maria mentre dava le spalle ai due in preda al panico. Mentre si avvicinavano al trio, Steve potè vedere che sia Maria che Carol lo guardavano con preoccupazione. Questo spinse Natasha a voltarsi di scatto.

Senza nemmeno pensarci, Nat allontanò Wanda da Steve e la strinse tra le braccia. Sentiva le lacrime della giovane bagnarle la camicia, ma non le importava. La gente cominciò a fissarle e lei si limitò a stringere Wanda ancora di più. "Ci sono io, amore, ci sono io". Nat la rassicurò, sussurrandole nell'orecchio e facendo piangere ancora di più la ragazza.

Nat sapeva esattamente cosa stava succedendo e conosceva solo una risposta. Con un movimento rapido, prese Wanda in braccio , facendole stringere le gambe intorno alla vita della rossa e appoggiare la testa nel suo collo. Nat iniziò a dirigersi verso l'ascensore, ignorando completamente il fatto che Tony le stesse gridando di restare.

Non appena uscì dall'ascensore, si precipitò nella sua camera da letto e chiuse la porta dietro di sé. Tutto il camminare e il piangere avevano stancato Wanda, la quale si era addormentata in braccio alla vedova. Nat allora la posò delicatamente sul letto, prima di cambiarsi rapidamente con qualcosa di più comodo e di scivolare nel letto con lei.

Wanda rotolò sopra Nat e appoggiò la testa sul suo petto. Nat avvolse protettivamente le braccia intorno al corpo di Wanda, stringendola a sé. "Buonanotte, amore" la rossa sussurrò, posando un amorevole bacio sulla fronte della strega.

Per tutto il resto della notte, la gente entrò costantemente nella stanza per controllare Wanda, la quale riposava pacificamente, e per ammirare quanto fosse carina la coppia. Normalmente a Nat non piacevano le attenzioni, ma fu qualcosa che Wanda disse nel sonno a farla sorridere incontrollatamente... "No Nat, i bambini devono mangiare cibo più sano. In quanto mia moglie dovresti saperlo".

E fu allora che Nat finalmente lo seppe. "Ti sposerò, Maximoff. Devi solo pazientare".

Scarletwidow - storie breviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora