Promessa - pt 2

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"Ti amo Wanda" pianse Nat attraverso l'auricolare "Anch'io ti amo...ora però vieni a cercarmi". Nat era confusa dall'affermazione della fidanzata, ma un forte boato attirò la sua attenzione. Vide come la base dell'HYDRA iniziò a collassare su sè stessa. Un urlo straziante le uscì dalla bocca.

Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla. Riconobbe immediatamente la presenza di Clint. Tony si avvicinò a lei. "FRIDAY, scansiona l'area e trova Wanda" ordinò Tony mentre i compagni si voltarono verso di lui in attesa di una risposta.

Dopo quella che sembrò un'eternità, FRIDAY rispose. "Signor Stark, sembra che la signorina Maximoff sia intrappolata tra le macerie e che respiri ancora". E con queste parole, Nat scattò verso l'edificio distrutto.

Non aveva mai corso così veloce in vita sua. Le sue gambe diventavano sempre più veloci man mano che si avvicinava alle macerie. "Forzaaa! FORZA!" urlò a sé stessa di andare più veloce. Implorava che Wanda stesse bene. Sperava di poter mantenere la sua promessa.

"Stark!" gridò Nat e Tony arrivò subito accanto a lei. "Vado, aspetta qui" e in un attimo si addentrò tra le macerie. Dopo qualche minuto di panico, Tony emerse con una brunetta svenuta tra le braccia. La adagiò direttamente tra le braccia della sua fidanzata.

Nat cominciò a correre verso il jet, mentre Tony la informava delle ferite di Wanda. "Ha riportato alcuni traumi alla parte inferiore del corpo e agli arti superiori, ma la mia preoccupazione principale è la testa. Sanguina molto, segno che ha urtato contro qualcosa di duro" la informò Tony, ma alle orecchie della russa, la sua voce era ovattata e incomprensibile.

In verità non le importava nulla di quello che dicevano gli altri. Il suo amore era svenuto tra le sue braccia, con il sangue che fuoriusciva da diversi punti. Non riuscì a trattenere le lacrime che le scesero sul viso, mentre anche il suo petto si appesantiva. Presto fu di nuovo sul jet e consegnò Wanda a Bruce, il quale si precipitò a prendere la sua attrezzatura medica.

"Nat..." iniziò Steve, ma lei non volle ascoltarlo. In quel momento avrebbe potuto ucciderlo, ma Wanda aveva più bisogno di lei. "Faresti meglio a pregare che stia bene, Rodgers, altrimenti verrò a prenderti con un coltello creato appositamente per i super soldati" sbottò Nat con puro veleno. Steve indietreggiò rapidamente.

"Te lo prometto, te lo prometto, te lo prometto..." ripeté Nat all'orecchio di Wanda per tutto il tragitto verso il quartier generale.


[Qualche settimana più tardi]

Wanda si svegliò e subito fu abbagliata da una luce intensa. Il suo corpo gemeva per il dolore, mentre la sua gola era incredibilmente secca. All'improvviso, sentì la sensazione di una cannuccia premuta contro le labbra, seguita da quella dell'acqua fredda che le scendeva nella gola. Ciò le permise di tirare un sospiro di sollievo.

"Ehi, streghetta" la salutò Tony con un enorme sorriso. Sorriso che lei ricambiò all'istante. "Ehi, cos'è successo?" "Incidente in missione, sei fortunata streghetta. Eravamo tutti preoccupati. FRIDAY, informa gli altri che Wanda si è svegliata" "Va bene, signore"rispose la voce femminile facendo sobbalzare leggermente la sokoviana.

"Da quanto sono ridotta così?" chiese e osservò come uno sguardo colpevole gli apparve sul volto. "Qualche settimana. Credevamo che ti piacesse troppo giocare alla bella addormentata e che non ti saresti più risvegliata" disse lui con una leggera risata per sollevare lo spirito della ragazza.

Proprio quando aprì la bocca per parlare di nuovo, la porta si spalancò di scatto. Dall'altra parte si trovavano una rossa scioccata e una bionda sollevata. Nat non riuscì a fermare le lacrime che le bagnavano gli occhi. Non voleva fermarle. La sua fidanzata era finalmente tornata da lei. "Sei sveglia" disse Nat, entrando lentamente nella stanza. Wanda sorrise a quelle parole e decise di rivolgersi alla russa che a quel punto stava ormai piangendo.

" Chiedo scusa... chi sei?".

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