Lo sa

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Non era un segreto che Wanda tenesse un diario. Spesso e volentieri si sedeva con gli altri e si metteva a scrivere. Ma nessuno sapeva cosa scrivesse esattamente. Né suo fratello né la sua migliore amica. Era troppo brava. E poi lo nascondeva sempre. Ma cosa succede quando un giorno la giovane strega lo lascia per sbaglio sulla sua scrivania?

"Ehi Wanda, è arrivata la cena! A proposito, è pizza!" annunciò Pietro entrando nella stanza della sorella, solo per trovarla deserta. "Grazie Pietro, ma scendo tra circa dieci minuti!"disse Wanda dal bagno. Avvicinandosi alla porta, il fratello sentì il lieve rumore della doccia in uso. Ci sarebbero sicuramente voluti più di dieci minuti.

Mentre stava per uscire, notò qualcosa di vagamente familiare sulla scrivania di Wanda. "Oh, mio..." sussurrò tra sé e sé, assicurandosi che nessuno lo sentisse. Prese velocemente il diario e sfrecciò verso il salone principale.

"Pietro, che cos'è?" chiese Yelena porgendo alla sorella un trancio di pizza mezzo mangiucchiato. "Ma che cazzo, Lena!" "Ops, credo sia stata la fame" ammise innocentemente, voltandosi verso il ragazzo sokoviano. Tutti gli occhi seguirono immediatamente i suoi e si posarono sul libro. "Il suo diario! L'ho preso!" esclamò aprendo il libro per rivelare i segreti della strega.

Uscendo dal bagno, Wanda sentì il trambusto provenire dal piano di sotto. Rise alle grida soffocate del fratello che rimbombavano attraverso il pavimento. Era sempre stato il gemello più loquace.

Si asciugò i capelli e mise l'asciugamano nel cesto della biancheria sporca. Prima di scendere al piano di sotto con gli altri, però, si diresse verso la scrivania per nascondere il diario. Non poteva permettersi che qualcuno lo leggesse. Soprattutto la sua crush.

Abbassando lo sguardo, fu accolta solo dagli scarabocchi che aveva inciso nel legno. "Oddio! Oddio! Lo avevo lasciato proprio qui! Oh no!" si ripeteva continuamente nella mente. Era certa di averlo lasciato proprio lì sulla scrivania. Nessuno era entrato nella sua stanza. Nessuno, a parte Pietro.

Senza perdere altro tempo, Wanda uscì di corsa dalla sua stanza e scese dove si trovavano tutti gli altri. Non appena entrò, l'intera stanza si ammutolì, facendo montare il panico dentro di lei.

Scrutò rapidamente il salone e si accorse che la rossa non era seduta al suo solito posto. " Grazie al cielo!" mormorò tra sé e sé, mentre i suoi occhi si posarono su qualcos'altro. Sul palmo della mano del fratello c'era il suo diario, aperto. Tutti i suoi segreti esposti.

"Pietro, cosa stai facendo con il mio diario?" chiese lei, con la voce leggermente tremante. "Allora... io-ehmm-mm..." "Lo hai letto?" "Sì?" rispose lui facendole fare un enorme sospiro di preoccupazione. "Quindi sapete tutti di..." "Della tua enorme cotta per mia sorella? Già..." interruppe Yelena. "Cazzo!" Wanda urlò mentalmente.

"Siete fortunati che Nat non sia qui a sentire questa cosa" disse un po' minacciosa, anche se non sembrava poi così convincente.

"Oh Wanda, lei lo sa. " "C-cosa?" balbettò, nella mente l'incredulità più totale. "Lo sa" ripeté Steve. "Lo sa?" Wanda si interrogò. Il panico stava decisamente prendendo il sopravvento su di lei. "Oh, lo so". Wanda si bloccò a quella voce familiare. Guardò come gli occhi di tutti i suoi compagni di squadra si spostarono dietro le sue spalle. Tuttavia non si voltò. Come avrebbe potuto? Invece lasciò cadere la testa verso il basso. Improvvisamente il pavimento le sembrava molto intrigante.

Era così concentrata a non guardare in su che non si accorse nemmeno che la russa era in piedi di fronte a lei. Nat alzò la mano e con le dita le sollevò lentamente il mento, in modo che la ragazza la guardasse. Wanda non riuscì a trattenere il rossore che le invase le guance quando finalmente incontrò lo sguardo di quegli incantevoli occhi color smeraldo. E nemmeno Nat riuscì a trattenere il sorrisetto che le si formò sulla bocca.

"Dunque... la ragazza dei tuoi sogni, eh?" "Nat p-posso spiegare..." "Ma io non voglio che tu lo faccia. Voglio solo te". Il respiro di Wanda si mozzò per la sua scelta di parole. Non era possibile che stesse accadendo proprio ora. Doveva essere un sogno, giusto?

"S-scusa, c-cosa?" balbettò ancora una volta facendo ridere Nat. Dio, quanto amava quella risata. "Che ne dici di un appuntamento? Domani sera, alle otto". Wanda rimase a bocca aperta. "SÌ!!!" praticamente gridò. "Cioè, sì, mi piacerebbe molto" si corresse facendo ridere Nat ancora una volta. "Giuro che se ride un'altra volta, collasso sulle ginocchia proprio qui" pensò la strega. 

"Ok, ci vediamo allora, tesoro" dichiarò Nat stampando un lungo bacio sulla guancia di Wanda per poi andarsene.

Nessuno riusciva a credere a quello che era appena successo. Lo shock impresso sui loro volti, mentre Wanda, ancora incredula, portò la sua mano sull'area che le labbra di Nat avevano toccato. La traccia rossa del rossetto chiaramente visibile.

"Salve compagni vendicatori! Sono tornato da... come si chiama quel grande posto con tutti quei negozi all'interno!". Thor entrò, fecendo un gran baccano, mentre lasciava cadere le borse accanto a sé.

"Cosa mi sono perso?"

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