Ali

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Era passato un anno dalla sua scomparsa. Un anno da quando Nat si era permessa di sorridere ed essere felice. Un anno da quando la sua anima si era sentita completa. Alcuni credevano che Wanda fosse morta. Avevano persino smesso di cercarla. La speranza di Nat di ritrovarla si affievoliva ogni giorno che passava. Ed ora si ritrovava bloccata dietro al bar in uno dei party occasionali di Tony.

"Come ha fatto una bella signora come te a finire dietro al bancone del bar?" chiese Carol dopo aver trangugiato i tre bicchieri che le erano stati messi davanti. "Sei ubriaca, Carol" commentò Nat togliendo la bottiglia di vodka dalle mani della bionda.

"No! N-non lo so-no!" farfugliò, cercando disperatamente di mantenere un'espressione seria, ma scoppiando subito a ridere. "Come preferisci, ma io non voglio avere niente a che fare con te" rispose Nat, allontanandosi.

La festa si era da poco conclusa, lasciando solo gli Avengers e alcuni agenti dello S.H.I.E.L.D.. Questo significava che Nat era finalmente libera di tornarsene nella sua stanza. L'unica cosa che aveva desiderato per tutta la sera. "Ehi, ehi! Vieni a ballare con me, bellezza" disse Carol afferrando la mano di Nat e facendola voltare.

Nat poteva sentire l'odore della vodka che proveniva dalla ragazza. Poteva anche sentire tutti gli occhi puntati su di loro. Non voleva essere lì. Per niente. "Lasciami!" gridò, strattonandole via il braccio. "Solo un ballo, Ali". La stanza cadde in un silenzio glaciale alle parole di Carol. 

Natasha aveva diversi soprannomi...Vedova, Nat, Tasha, ma se qualcuno sapeva una cosa della rossa era che quel soprannome era riservato a una persona. E ad una persona soltanto. "Non ha il diritto di chiamarmi in questo modo" sbottò, voltandosi ancora una volta per andarsene. "Beh, è un soprannome, no? È il tuo?" rispose Carol girandosi verso il resto degli avengers per avere una conferma. 

"Non è per te!" urlò la russa, congelandosi sul posto. "Non sarà mai per te!" digrignò tra i denti con puro veleno. Steve vide la rabbia crescere in Nat, così si avvicinò rapidamente e la trattenne prima che potesse fare qualcosa di cui si sarebbe pentita. "Aww, è riservato al tuo amore defunto" disse Carol facendo il broncio.

Fu allora che l'ira della rossa si scatenò. Nat cercò disperatamente di liberarsi dalla presa di Steve per poter letteralmente mozzare la testa a Carol, ma lui non la lasciò andare. "Vaffanculo Carol! Vaffanculo!" sbraitò, tentando ancora di togliersi di dosso Steve.

"Carol, sei ubriaca. Smettila, questa non sei tu" Tony provò a farla ragionare, facendo voltare la bionda verso di lui. Lei fece per rispondere, ma intravide qualcosa sulla soglia della porta. " Ma che cazzo!" esclamò tremante, indietreggiando lentamente.

Tutti si voltarono verso la porta, ma non videro che il buio. Nessuno riusciva a capire cosa l'avesse spaventata tanto. Non c'era niente.

Carol richiamò rapidamente i suoi poteri e lanciò una scarica di fotoni nel corridoio. Quello che accadde dopo scioccò tutti. La scarica tornò indietro con la stessa rapidità con cui era stata lanciata e colpì Carol dritta allo stomaco. "Chi cazzo sei?!" urlò la bionda mentre gemeva per il dolore.

E poi uscì lei.

La testa inclinata di lato, mentre i suoi bellissimi riccioli castani le scendevano sulle spalle. Un sorriso diavolesco stampato sul volto e gli occhi che brillavano di uno scarlatto intenso.

"Oh, dove sono le mie buone maniere? Wanda Romanova. É un fottuto piacere conoscerti, stronza" urlò dall'altra parte della stanza. Tutti si paralizzarono alla sua vista. "Ora... dov'è mia moglie?"chiese ispezionando la stanza con lo sguardo, finalmente trovandoo ciò che cercava.

"Ali..." non appena Wanda la chiamò, Nat non poté fare a meno di sorridere incontrollatamente e non riuscì più a trattenersi. Superò tutti e si gettò tra le braccia della moglie.

Inspirò il profumo di lavanda che le era mancato per oltre un anno. "Sei a casa" pianse Nat abbracciandola. "Lo sono e non ti lascerò mai più Ali" affermò la giovane strega lasciando l'abbraccio. Fissò gli occhi lucidi color smeraldo della russa e se ne innamorò ancora di più.

Senza pensarci, Nat unì le loro labbra in un bacio appassionato. Quando finalmente si staccarono, la rossa accarezzò con la mano la guancia dell'amata. "Sei reale" sussurrò mentre altre lacrime le rigavano il volto e Wanda non potè fare a meno di abbandonarsi al tocco morbido di sua moglie. "Sono reale, amore mio" la rassicurò.

Finalmente Wanda si voltò verso tutti gli altri, i quali erano ancora sotto shock. "Ehi..." disse salutando goffamente. Rimasero tutti in silenzio, elaborando cosa diamine fosse appena successo. All'improvviso, Tony ruppe il silenzio con un forte urlo "La strega è tornata!".

Tutti si precipitarono immediatamente dalla coppia e la avvolsero in un grande abbraccio di famiglia. Mentre iniziavano a dirigersi verso il divano, Steve si voltò verso Nat. "Allora... moglie?". Il gruppo scoppiò in una risata, mentre Nat nascose il viso dietro la spalla di Wanda.

Wanda non aggiunse nulla, ma scrutò la stanza. "Dov'è la biondina?" chiese. "Belzebù l'ha spaventata" rispose Tony senza esitazione, facendo ridere tutti ancora una volta. "Beh, non avrebbe dovuto toccare mia moglie" esclamò la strega con sicurezza, facendoli ridere ancora più forte.

Finalmente il gruppo era felice. Tutti non si erano resi conto della gioia che la strega suscitava in loro, fino al suo ritorno. E l'anima di Nat si sentì finalmente completa.

E precisiamo che Carol non si fece mai più vedere vicino alla coppia. Qualcosa a che fare con Wanda e la sua capacità di farla sparire dalla faccia della terra o qualcosa del genere.

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