Alla fine i genitori di Neteyam riuscirono a far staccare quest'ultimo dalla figura della giovane avatar e fu portata in una delle capanne per poterla visitare. Ranol, la moglie di Tonowari, aveva osservato la giovane e toccato la sua pelle per vedere quale fosse il problema che le affliggeva, fece un rituale mentre parlava nella sua lingua madre, quella che parlavano i Na'vi. Dopo ciò la donna uscì dalla capanna e disse a tutti di lasciarle spazio e che avrebbero dovuto aspettare il momento che si sarebbe svegliata. Neteyam d'altronde si era subito fiondato nella capanna, era l'unico che ormai poteva starci, per stare accanto alla figura della giovane e tenerle la mano, come se volesse riscaldargliela visto che era molto fredda. Il resto della famiglia Sully decise che non avrebbe interferito, solo Tuktirey andò a fare compagnia al fratello standogli vicino. Dopo questo avvenimento Ronal e Neytiri chiarirono e decisero che la giovane avatar poteva stare nel clan e che una volta sveglia avrebbe imparato le loro maniere e usanze.
Lo'ak in quel momento era insieme a Tsireya nel loro solito posto, dove passavano diverse volte le loro giornate isolati da tutti per parlare in tutta tranquillità. Stavano guardando il meraviglioso paesaggio che si trovavano davanti mentre il sole stava calando, ormai dal loro arrivo erano passate diverse ore e non avevano avuto modo di stare soli. Erano in totale silenzio, però la ragazza aveva bisogno di parlare e di chiarire alcune cose perciò prese a parlare.
«Lo'ak posso chiederti una cosa?» chiese un pochino titubante attirando così l'attenzione del ragazzo.
«Certo, che succede?» puntò il suo sguardo su Tsireya curioso di sapere cosa voleva chiedergli.
«Chi è quella ragazza?» disse riferendosi alla giovane avatar che era svenuta tra le braccia del fratello.
«Lei è Ax» rispose capendo subito a chi si stesse riferendo. «Quando siamo partiti un mese fa perché mia nonna stava male, lei era arrivata da poco nel clan» disse poi sorridendo e questo fece smuovere qualcosa dentro Tsireya, un sentimento debole di pura rabbia.
«E com'è?»
«Beh è una ragazza forte e in gamba, è molto veloce con le armi e impara qualsiasi cosa vede e che le può servire in futuro» iniziò a spiegare sempre con quel sorriso stampato sulle labbra. «È timida ma molto divertente, quando stai male è pronta ad aiutarti e a darti supporto. Con me non si è aperta molto ma con Neteyam è molto legata»
Tsireya guardò il ragazzo per tutto il tempo e provava rabbia nei sentimenti di quella ragazza perché quando parlava di lei aveva quel bellissimo sorriso e gli occhi che luccicavano. Cosa aveva di così bello? Era una ragazza normale eppure provava gelosia, un sentimento nuovo per la giovane Tsireya.
«E ti piace?» chiese all'improvviso mentre guardava davanti a sé.
«Mh no non credo» rispose Lo'ak guardando verso la ragazza per poi abbracciarla. «Mi sei mancata molto» le sussurrò e il cuore di Tsireya iniziò a battere più veloce che mai.
Nel frattempo nella capanna c'era ancora Neteyam che si era sdraiato accanto al lettino in cui avevano messo la giovane avatar e si era addormentato, mentre Tuktirey era andata da Kiri non volendo disturbare il fratello. La giovane avatar aprì lentamente gli occhi per poi alzarsi pian piano e mettersi seduta con la schiena appoggiata alla parete e con le gambe vicino al petto. Appoggiò la testa sulle ginocchia e guardò verso la figura del ragazzo steso accanto a lei e fece un debole sorriso. Neteyam gli piaceva davvero tanto e non sapeva se quel sentimento era reciproco. Avvicinò una mano verso i capelli del ragazzo portandoglieli alcuni dietro l'orecchio, visto che gli erano andato a finire davanti al viso. Il ragazzo con quel tocco delicato aprì gli occhi e guardò verso la figura della giovane avatar alzandosi di scatto per poi abbracciarla forte.
«Oh mio dio, come ti senti?» disse poi staccandosi poco dopo, Neteyam.
«Sto un po' meglio ma continuo ad avere mal di testa» rispose facendogli un debole sorriso.
«Sono felice che tu sia sveglia, mi sono preoccupato tantissimo»
«Scusami» sussurrò la giovane e il ragazzo le appoggiò le proprie mani sulle guance della giovane così da spostarle delicatamente il viso verso il suo e incrociare i loro sguardi.
«Non devi scusarti di nulla, l'importante è che ora stai meglio» Neteyam le sorrise come a volerla rassicurare.
Ax ricambiò quel sorriso e abbassò lo sguardo non riuscendo a sostenere lo sguardo del ragazzo. Neteyam rise leggermente togliendo di conseguenza le mani dalle guance della giovane.
«Sei carina quando ti imbarazzi»
«Ma taci coglione» e il ragazzo rise ancora di più contagiando anche lei.
Il resto della serata fu tranquillo e la famiglia Sully era sollevata dal fatto che la ragazza stesse molto meglio. Nei giorni a seguire la giovane avatar avrebbe iniziato le sue lezioni nel nuotare sott'acqua e nel apprendere le tradizioni che appartenevano al clan Metkayina e le loro maniere. Sarebbero stati giorni duri ma la giovane era sempre pronta a imparare qualcosa di nuovo.
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ɴᴏʙᴏᴅʏ ᴋɴᴏᴡꜱ
FantasyPer ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere.