chapter fifteen

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Era una tranquilla giornata di novembre, il freddo stava iniziando a farsi sentire e l'autunno era arrivato con la sua solita tranquillità. La giovane ragazza stava camminando per arrivare a scuola e passare un'altra giornata di merda. A volte desiderava sparire e la scuola peggiorava solamente le cose. Molte persone la prendevano in giro per il suo aspetto fisico e per il fatto che fosse malata. Ax ancora era umana e agli inizi della sua malattia che l'avrebbe poi portata a morire su un letto d'ospedale. Quella mattina era stata una delle peggiori perché i suoi compagni di classe le avevano augurato la morte e ridevano sul fatto che lei fosse malata e che non vedevano l'ora che morisse. Perché essere così cattivi nei confronti di una povera ragazza che non avrebbe vissuto appieno la sua vita? Perché fermarsi sull'apparenza fisica e non andare oltre a ciò? A volte le persone erano meschine e crudeli e questo la giovane Ax ne era a conoscenza. Viveva nel terrore e con la paura anche di dover camminare tra i corridoi o su una strada vuota. Quella giornata non era stata affatto bella ma doveva far finta di stare bene per sua madre che dopo aver scoperto della malattia si era messa a piangere ed era preoccupata per la figlia. Il padre ormai era andato via di casa da tanto tempo e le aveva lasciate sole se non mandando qualche spicciolo, che alla fine non aiutavano affatto, per contribuire con la sua parte. Ma nonostante vivendo nella povertà era cresciuta con gentilezza ed era molto altruista, era una ragazza tranquilla e divertente se la conoscevi a fondo ma questo a nessuno era mai importato. Ax era molto solitaria e non socializzava mai proprio a causa che veniva bullizzata. Non era stata facile la sua vita ma comunque apprezzava qualunque cosa che la madre le facesse, nonostante tutto non le mancava nulla se aveva lei al suo fianco. Per un periodo dopo mesi che la sua malattia era peggiorata era caduta in depressione e questo non aveva aiutato affatto la madre che ogni volta che andava in crisi, cercava di calmare la figlia in qualunque modo anche cantando una canzone che la faceva poi addormentare. Un giorno la giovane era andata in bagno e si era chiusa dentro mentre teneva una lametta in mano pronta a porre fine alla sua vita tagliandosi le vene, nel mentre la madre stava preparando qualcosa da mangiare così che poi la figlia avrebbe preso le sue solite medicine. L'aveva chiamata svariate volte e non trovandola ne in camera sua e neanche in salotto, iniziò ad allarmarsi e si diresse verso il bagno. Aveva provato ad aprire la porta svariate volte ma la maniglia era bloccata impedendole di entrare. Aveva cercato di farla ragionare ma ormai aveva già compiuto il sua atto e il sangue aveva iniziato a colarle dai polsi facendola accasciare a terra e rendendola debole. La madre chiamò subito un'ambulanza e aveva usato di tutto per buttare giù la porta e soccorrere la sua figlia. Quel giorno riuscì a salvarla ma per quanto tempo sarebbe durata quella tortura sia per la giovane che per la madre? Era un incubo che nessuno voleva vivere ed era capitata alla sfortuna di quella piccola famigliola che era unita più che mai. Ax ringraziava ogni giorno la madre per essere forte per entrambe e di aiutarla sempre in qualsiasi circostanza. Non era una ragazza che amava dimostrare le sue emozioni ma con la madre era sempre aperta a tutto. Il giorno della sua morte piangeva prima di fare i suoi ultimi respiri e aveva ripetuto alla madre che sarebbe stata il suo angelo custode, che non avrebbe dovuto piangere davanti alle sue fotografie e mentre pensava ai momenti felici passati insieme ma avrebbe dovuto sorridere e ridere. La madre era fiera di sé stessa e della figlia per essere arrivate fino a quel momento sempre insieme e senza perdere quel legame fantastico. Quel giorno all'ospedale la ragazza aveva lasciato un segno a tutti e anche agli infermieri che si erano occupati di lei e della gentilezza che anche sul letto di morte aveva portato sempre con sé. La madre quel giorno oltre a perdere una delle cose più importanti della sua vita, una parte di sé era morta in quel momento. La figlia le insegnò che nonostante tutto quello che avrebbe passato da lì in poi doveva essere forte per sé stessa e che anche se ci sarebbero stati degli alti e dei bassi avrebbe sempre dovuto tenere la testa sempre alta. La donna sapeva che la figlia l'avrebbe sempre guardata da lassù e che era fiera di ciò che avrebbe fatto in quel percorso di vita senza di lei. La vita con Ax era stata crudele, perché nessuno meritava di morire ad un'età così giovane e di subire tutte quelle cattiverie dai suoi compagni, che dopo la sua morte si resero conto di quanto fossero stati stronzi e al suo funerale si scusarono di tutto, peccato che ormai era troppo tardi e lei non li avrebbe mai perdonati. Il legame che aveva con sua madre era unico ed era felice di aver vissuto in parte una vita piacevole con accanto lei e anche se nata nella miseria era contenta del suo traguardo.
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ciao a tutti quanti, all'inizio non sapevo se pubblicare questo capitolo, però ho voluto raccontare in po' il passato di Ax e di quanto sia stata una bambina sfortunata già dall'infanzia.
ho voluto parlare del suo rapporto con la madre e di quanto siano rimaste insieme fino in fondo. so che è un capitolo abbastanza forte, almeno per me è stato come un coltello nel cuore nel scriverlo, ma volevo farvi capire che nonostante tutto le vostre madri saranno sempre lì a supportarvi e a volervi bene anche se ci saranno alti e bassi. litigherete molto e capiterà che vi urlerete addosso, ma nonostante tutto è la persona che vi ha messo al mondo e che vuole solo il bene per voi. amate le vostre madri prima che sia troppo tardi.

ɴᴏʙᴏᴅʏ ᴋɴᴏᴡꜱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora