La sera ormai era calata e il silenzio regnava nella notte. La giovane ragazza stava prendendo l'arco nella capanna, aveva gli occhi lucidi e le lacrime stavano per cadere silenziose sulle sue guance. Si era innamorata di quel posto in così poco tempo, si era follemente persa negli occhi di Neteyam. Era difficile lasciare lui per sempre e voleva così tanto lasciare la sua missione ma aveva il terrore che qualcosa di brutto sarebbe potuto accadere e allora era l'unica via di uscita: abbandonare tutto e lasciarsi alle spalle quel mondo che sembrava il paradiso. Uscì dalla capanna silenziosa senza far nessun rumore, dirigendosi poi verso gli alberi e guardandosi indietro per l'ultima volta. Come avrebbe reagito Neteyam quando non l'avrebbe vista nella capanna? Oppure al villaggio o nei dintorni? Avrebbe perso la testa? Sarebbe tornato ad essere passivo e senza emozioni? Ax si sentiva egoista ma era per il bene di tutti loro e soprattutto per il bene di Neteyam, non voleva che gli accadesse qualcosa che gli avrebbe fatto del male. Fu così che la giovane sparì dalla spiaggia e si diresse verso la caparra del Colonnello Quaritch pronta per partire e non tornare più indietro. Fece il suo solito percorso arrivando agli alberi con sopra inciso un segno e seguirne la direzione arrivando così all'abitazione dell'uomo, che fino a quel momento stava sistemando le armi.
«Sei pronto?» chiese all'improvviso la giovane.
«Cavolo, potevi avvisare della tua presenza ragazzina» disse subito dopo tenendosi la mano sul petto per lo spavento.
«Allora?» ignorò completamente le sue parole.
«Sì sono pronto, possiamo partire»
La giovane chiamò subito il suo Ikran e dopo aver fatto il legame con l'animale, ci salì sopra e prese il volo aspettando in superficie l'uomo. Il Colonnello fece i suoi stessi movimenti e raggiunse la ragazza in poco tempo. E fu così che iniziò il viaggio per tornare alla stazione RDA. Ax finalmente aveva lasciato libere le lacrime che fino a quel momento aveva cercato di controllare ma aveva un disperato bisogno di tirare tutto quanto fuori. Il suo Ikran aveva percepito la tristezza che la giovane aveva in quel momento e essa gli accarezzò la testa come a volergli dire che tutto andava bene. Aveva sperato che quel giorno non sarebbe mai arrivato ma ormai era tutto finito e l'unica cosa che in quel momento doveva fare: era quello di chiudere col lucchetto tutti quei ricordi trascorsi e lasciarli in un punto cieco del suo cuore. Doveva dimenticate Neteyam per non soffrire ma sarebbe stato difficile, non si potevano controllare i sentimenti, non potevi forzare il cuore a tuo piacimento ma un modo la giovane lo avrebbe trovato anche se la faceva stare molto male.
Il viaggio era molto lungo e il sole arrivò in tutta la sua bellezza, il Colonnello Quaritch aveva notato come la giovane fosse molto taciturna e decise di non disturbarla ulteriormente. Nel mentre nel clan Metkayina tutti si stavano svegliando pian piano e Neteyam era andato nella capanna della giovane avatar per darle il buongiorno, ma in sua sfortuna non aveva trovato nulla se non una coroncina fatta dalla ragazza con dei fiori che aveva trovato in mezzo alla foresta degli alberi poco distanti dalla spiaggia. Neteyam si avvicinò prendendola tra le mani e quello gli aprì la mente. Iniziò a cercare nel villaggio la presenza della ragazza e anche nella foresta, aveva chiesto a tutti quanti se avessero visto la giovane ma nulla, nessuno l'aveva vista. Da parte della giovane era stato astuto partire di notte così che nessuno avrebbe avuto sue notizie. Neteyam ritornò alla capanna della giovane avatar e si sedette nel posto in cui era solito stare lei quando non aveva nulla da fare o stava a pensare. Strinse leggermente la coroncina di fiori al petto come a volerla abbracciare e sentire in qualche modo la presenza della giovane. Il ragazzo iniziò a piangere e cacciò un urlo che si sentì tra le capanne. Lo'ak a sentire quell'urlo subito si diresse verso il suono e cercò in ogni capanna fino ad arrivare in quella in cui stava la giovane avatar, trovandoci dentro la figura del fratello. Lo'ak subito si precipitò verso Neteyam abbracciandolo e cercando di calmarlo in qualche modo. Perché piangeva? Cos'era successo? E Ax? Dov'era finita?
«Neteyam parlami, cosa succede?» chiese subito Lo'ak preoccupato.
«Lei..»
«Parla Neteyam»
«È andata via..»
Lo'ak non capì quelle parole ma si guardò attorno e vide come la capanna fosse vuota. Non voleva crederci e non era possibile, perché andarsene via proprio ora?
«Neteyam dimmi che stai scherzando»
«No..è tutto vero..» sussurrò tra le lacrime Neteyam appoggiando la testa sulla spalla del fratello. «Mi ha lasciato..Lo'ak...se n'è andata via»
Il fratello iniziò a piangere stringendo il ragazzo tra le sue braccia. Quella era stata come una pugnalata nel petto. Nessuno si aspettava che la giovane avatar se ne sarebbe andata in quel modo e Neteyam solamente ora capì il motivo per cui il giorno prima l'aveva chiamato dicendogli quelle cose e aprendosi con lui. Era un addio ma lui non ne era consapevole.
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ɴᴏʙᴏᴅʏ ᴋɴᴏᴡꜱ
FantasyPer ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere.