Erano passati quattro giorni da quando la giovane avatar si era avventurata tra gli alberi poco distanti dalla spiaggia. Era nella sua capanna seduta in un angolino mentre teneva tra le mani il pezzo di tessuto che aveva trovato. Alla fine era dello stesso colore della sua tuta perciò il Colonnello Quaritch era di sicuro in quella zona e che non fosse poi così lontano. La ragazza iniziò a pensare ad una soluzione, cosa avrebbe fatto una volta trovato il Colonnello Quaritch? Che cosa sarebbe successo? Erano tante le domande che la giovane avatar si poneva ma non riusciva a dar risposta a nessuna di esse. Mentre era tra i suoi pensieri sentì dei passi e subito nascose il pezzo di tessuto. Si ritrovò poi la figura di Lo'ak all'ingresso della capanna.
«Hey» disse solamente entrando dentro la struttura e avvicinandosi alla figura della giovane. «Vieni a fare un giro con me e gli altri?» chiese abbassandosi al suo livello, visto che lei era seduta.
«Uhm non me la sento molto» rispose non guardandolo negli occhi ma guardando le proprie mani.
«Perché no? Non ti senti bene? Devo chiamare qualcuno? Chiamo Neteyam-» venne fermato subito dalla ragazza che non ne poteva più della sue domande a raffica.
«Lo'ak calmati, non ho nulla»
«E allora cosa succede?» chiese preoccupato sedendosi accanto alla ragazza e guardandola.
«Nulla di grave»
«Non mentire a me» disse continuando a guardarla sperando che lei ricambiasse lo sguardo ma continuava a guardare le proprie mani e a torturarle. «Ax, parlami non voglio che tu stia male» le prese le mani così che si fermasse nel sfregarle.
La giovane solo al tocco del ragazzo lo guardò in faccia e rimase zitta distogliendo poco dopo lo sguardo e guardando davanti a se. Sinceramente non sapeva quello che le stava succedendo e non capiva da dove potesse venire quel malessere, magari era perché pensava che i sentimenti che provava per Neteyam non erano ricambiati? Perché non sapeva come trovare il Colonnello Quaritch? Era in confusione e tolse subito le sue mani da quelle del ragazzo mettendole sotto alla maglia larga. Il clan Metkayina alla fine aveva accettato il fatto che la giovane non portava i loro costumi perciò l'avevano lasciata con i vestiti che aveva addosso quando era arrivata. Nel mentre che Lo'ak cercava di capire il motivo per cui la ragazza stava male, da lontano c'era Tsireya col fratello che guardavano la scena. Tsireya subito sentì la rabbia invaderle tutto il corpo e la gelosia alle stelle, invece accanto Aonung rimaneva tranquillo ma comunque un po' infastidito dall'avvicinamento dei due ragazzi.
«Madonna che fastidio che è quella» sbottò all'improvviso la ragazza.
«Dai Tsireya dopo tutto sono amici» disse il fratello iniziando a ridere.
«Aonung giuro che se non taci ora non sai che ti faccio» disse seria guardando il ragazzo per poi andarsene non volendo più assistere alla scena.
La giornata passò veloce e la notte calò e tutti andarono a dormire ma come sempre la giovane avatar non ci riusciva a causa dell'insonnia. Rimase a pensare se dovesse andare di nuovo in mezzo agli alberi e trovare il Colonnello Quaritch oppure starsene alla capanna così che se sarebbe arrivato qualcuno a cercarla, anche se molto improbabile a quell'ora, l'avrebbero trovata lì distesa in tutta tranquillità. Era molto indecisa e rimase a pensare a lungo arrivando ad una conclusione: sarebbe andata a cercare il Colonnello Quaritch. Si alzò dal suo lettino e prese l'arco con sé così che se qualcuno l'avrebbe attaccata si sarebbe difesa in qualche modo. Senza fare rumore la giovane andò tra gli alberi distanti qualche metro dalla spiaggia e fece lo stesso sentiero dell'altra volta arrivando così agli alberi con inciso un segno. Iniziò a seguire il sentiero sperando che l'avrebbe portata da qualche parte o almeno che avrebbe trovato qualche indizio in più sul Colonnello. La giovane camminò per molto tempo arrivando ad una caparra costruita in legno e capì subito che qualcuno ci abitasse. Prese subito l'arco, pronta a puntare la freccia se avesse mai trovato qualcuno che avrebbe potuto farle del male, e prese a camminare verso la caparra. Ci entrò dentro e vide che c'erano diverse armi fatte a mano e molto altro, un letto fatto in legno e foglie. Però non c'era nessuno lì dentro così la giovane avatar uscì dalla caparra lentamente tenendo saldamente l'arco per difendersi. Si ritrovò di nuovo fuori e sentì subito dei passi, così andò a nascondersi sopra ad un albero, infatti si era arrampicata molto in fretta tra i rami. E fu lì che vide la figura del Colonnello Quaritch con in mano dei legni, evidentemente per accendere il fuoco e riscaldarsi, mentre entrava nella caparra. L'uomo capì subito che qualcuno era stato lì perché era troppo strano che la porta fosse rimasta semichiusa, quando in realtà l'aveva chiusa del tutto. Quaritch uscì subito dalla caparra guardandosi attorno ma ormai non avrebbe trovato nessuno, perché la giovane avatar era già sparita. La ragazza era tornata alla spiaggia e si diresse verso la sua capanna appoggiando poi l'arco da un lato e sedendosi a terra. Ora sapeva dove stava il Colonnello e nei giorni a seguire sarebbe andata a parlargli e a dirgli la sua missione.
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ɴᴏʙᴏᴅʏ ᴋɴᴏᴡꜱ
FantasyPer ricordare chi sei, hai bisogno di dimenticare cosa ti hanno detto di essere.