chapter sixteen

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Erano passati due giorni da quella notte indimenticabile per i due ragazzi. Tutta la famiglia Sully aveva notato come si guardavano e sorridevano come due bambini, ridevano quando erano soli. Lo'ak era felice per il fratello, vederlo sorridere era l'unica cosa che voleva per il suo bene. Jake e Neytiri erano contenti che il loro figlio fosse pieno di emozioni, anche Kiri e Tuktirey erano felici per il loro fratellone pieno di gioia. Tutti in parte ringraziarono la giovane avatar per aver fatto splendere Neteyam come lo era una volta e questo l'aveva resa molto contenta. In quel momento la ragazza era seduta sulla spiaggia mentre toccava con la mano l'acqua persa nei suoi pensieri. Era talmente distratta che non notò la figura di Lo'ak sedersi accanto a lei che la guardava curioso di sapere cosa stesse pensando. Ritornò in sé solo quando sentì la mano del ragazzo sulla sua spalla e si girò di scatto spaventata per poi sospirare sollevata nel vedere Lo'ak accanto a lei.

«Tutto okay?» chiese il ragazzo vedendo come aveva reagito la giovane al suo tocco.

«Sì, scusami mi hai solo spaventata»

La giovane avatar sembrava spenta e Lo'ak voleva capire il motivo per cui non stava bene. Le mise un braccio intorno alle spalle, come a volerle dare un semi abbraccio, e le accarezzò la spalla.

«Ti vedo triste, che succede?»

La ragazza non sapeva se rispondere o meno alla domanda, il motivo era ovvio: se ne sarebbe andata via a momenti e molto probabilmente non sarebbe neanche tornata più. Lasciare loro era dura, ma ciò che le distruggeva in piccoli pezzettini il cuore era quella di non rivedere più Neteyam, soprattutto dopo che avevano confessato i loro sentimenti l'un l'altro. La famiglia Sully ormai era importante per lei perché nonostante tutto l'avevano ospitata nelle loro braccia e la prima che l'aveva fatto era stata proprio Mo'at, la madre di Neytiri.

«Non è nulla Lo'ak, non preoccuparti» rispose dopo svariati minuti guardandolo per poi sorridergli come a volerlo rassicurare.

«Mh non mi convinci molto, ma farò finta di crederci» disse il ragazzo stringendola leggermente come a volerla abbracciare. «Invece che mi racconti di tu e Netayam?»

La giovane si immobilizzò per un momento non aspettandosi quella domanda. Appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo facendo un sospiro pesante e chiudendo gli occhi. Lo'ak per lei era come un fratello e viceversa, ormai avevano un bel rapporto e si supportavano a vicenda.

«Uhm va tutto bene?» rispose quasi come se fosse una domanda più per sé stessa che per il ragazzo, imbarazzata di fare quella conversazione.

«Lo so come ti guarda mio fratello» disse Lo'ak appoggiando la sua testa su quella della giovane mentre guardava il paesaggio davanti a se. «È ovvio che gli piaci»

La giovane avatar rise a quelle parole, evidentemente Neteyam ancora non aveva raccontato nulla a suo fratello.

«Hai ragione» disse e a quelle parole Lo'ak rimase per qualche secondo in silenzio.

«Ax non mi dire che..»

«Eh già»

Lo'ak si stacco dalla figura della giovane appoggiando le proprie mani sulle sue spalle e girandola verso di sé. Il ragazzo era stupito che il fratello avesse preso coraggio nel confessare i suoi sentimenti nei confronti della ragazza.

«Sono così felice per voi» disse entusiasta Lo'ak per poi abbracciarla.

Il pomeriggio fu abbastanza lento e la giovane era rimasta seduta sulla spiaggia per molto tempo rimanendo pensierosa. Stava pensando al suo piano su come portare via il Colonnello Quaritch senza farsi vedere e un'idea le balenò in mente. Si alzò pulendosi dalla sabbia che le si era attaccata addosso e si diresse verso gli alberi chiamando poi il suo Ikran e salirci sopra. E fu così che la giovane prese a volare e iniziò a fare quel piccolo tragitto che aveva pensato di fare fin dall'inizio e proprio come aveva dedotto, il clan Metkayina non li avrebbero visti da quel punto. Mentre la giovane avatar volata sopra all'isola, il Colonnello la vide da terra e sorrise. All'inizio l'aveva sottovalutata ma era davvero astuta e molto brava nell'usare le armi. In quei due giorni era andata a trovarlo diverse volte senza, ovviamente, farsi vedere dal clan, gli aveva portato del cibo e gli aveva spiegato quale sarebbe stato il piano per tornare alle RDA. Come piano era fattibile e aveva riposto tutta la sua fiducia nella ragazza, era la prima e ultima volta che avrebbe dato fiducia a qualcuno ma in quella situazione doveva farlo per forza sennò il loro rapporto non sarebbe funzionato.

I giorni passavano e il momento di partire era alle porte. La giovane avatar stava accarezzando il suo Ikran in mezzo agli alberi distanti dalla spiaggia e aveva chiesto a Neteyam di vederla proprio in quel punto. Aveva bisogno di dirgli alcune cose prima di lasciarlo andare una volta per tutte, questo le faceva davvero male al cuore.

«Ax?» si sentì una voce maschile e la giovane si girò subito per farsi vedere.

«Neteyam» disse così che il ragazzo potesse sentirla e capire dove fosse.

«Oh eccoti» sorrise non appena vide la ragazza vicino al suo Ikran.  «Come mai mi hai chiesto di venire qua?»

La giovane gli sorrise per qualche istante guardandolo negli occhi per poi guardare altrove. Amava Neteyam con tutto il suo cuore, nessuno era stato in grado di farla sentire speciale.

«All'inizio odiavo l'idea di parlare con qualcuno al di fuori di tua nonna» iniziò a parlare, citando Mo'at. «Ma quanto sei venuto a parlarmi per la prima volta mi sono sentita strana, però poi ho iniziato ad apprezzare la tua presenza» si allontanò di poco dal ragazzo guardandolo con gli occhi lucidi. «Neteyam sei la cosa più bella che mi sia capitata in questa miserabile vita e ti ringrazio per tutto ciò che mi dai ogni giorno» le lacrime iniziarono a scendere dal viso stoppando così il discorso della giovane.

«Sembra quasi come un addio» sussurrò Neteyam che si avvicinò alla figura della ragazza per poi abbracciarla.

Peccato che Neteyam non sapeva che quello era effettivamente un addio e che molto probabilmente non si sarebbero visti più. Quelle lacrime erano pura tristezza, era arrabbiata con sé stessa per essersi innamorata di un ragazzo buono e generoso come Neteyam e odiava l'idea di non vederlo più, di stargli lontana, di non poter più ridere insieme o passare momenti della giornata a guardare il panorama. La giovane avatar odiata tutto ciò che le circondava in quel momento, preferiva esser morta che far soffrire la persona che amava.

ɴᴏʙᴏᴅʏ ᴋɴᴏᴡꜱDove le storie prendono vita. Scoprilo ora