𝐕𝐎𝐈𝐋𝐀̀!
© 𝗅𝖺𝗉𝗂𝗅𝗅𝗐𝗌wooyoung's pov
Quella sera i suoi capelli non sarebbero stati l'unica cosa ad attirare l'attenzione su di lui. Guardandosi allo specchio per l'ultima volta, soddisfatto del suo aspetto — come ad ogni sua pubblica apparizione, d'altronde — sbottonò i primi due bottoni della camicia nera che indossava. Non c'era bisogno di fare i formali, per una volta. Lo scapolo d'oro avrebbe fatto impazzire il pubblico in ogni caso.
«Woo? Sei pronto? Posso entrare?»
Sollevò un sopracciglio, anche se non troppo sorpreso, all'udire di quella voce inconfondibile.
Certo che no, avrebbe voluto risponderle.«Ye Won, perchè sei qui? É ora di andare?»
Lo infastidivano da morire i momenti in cui si prendeva la confidenza di entrare negli appartamenti del suo distretto come se niente fosse. Namra l'aveva invitata in camera sua, qualche volta, ma nessuno le aveva mai dato il permesso di entrare e uscire a piacimento.
«No, volevo solo vedere come stessi.» rispose con fare civettuolo.
Wooyoung riusciva a vedere le guance della ragazza arrossire dal riflesso dello specchio. Era sempre così sicura di sè, ma con lui diventava tutt'un tratto vulnerabile. Ciò che sembrava non voler capire era che a lui non interessava avere nulla a che fare con una come lei.
Non rispose alla sua avance, così, dopo qualche secondo di silenzio, la ragazza uscì dalla stanza.Dopo aver atteso ancora qualche secondo per seminarla, uscì a sua volta per cercare la sorella. Sapeva già dove l'avrebbe trovata.
Raggiunse la sua stanza e aprì la porta senza bussare, rivelando una figura stesa sul letto con un libro in mano.
«Spero tu stia cercando il modo di vincere lì dentro.»
Namra sorrise. «In un romanzo rosa approvato dal regime? Sicuramente.»
«Sei davvero l'unica che pensa a leggere romanzi in un posto del genere.» entrambi scoppiarono a ridere, mentre il fratello le faceva cenno di alzarsi.
«Fatti vedere. Voglio capire chi farà un figurone sta sera, tra noi due.»
«Per te è tutto una competizione. Io dico entrambi.» rispose lei facendo una giravolta su se stessa, mostrando l'abito di seta che le calzava alla perfezione. Il verde smeraldo del tessuto le faceva risaltare gli occhi e la pelle olivastra.
«Hai ragione.» rispose il fratello, felice di vedere che, sotto quella finta indifferenza, si piaceva davvero. «perchè non avrei avuto neanche una chance contro di te.»
«Così mi fai arrossire.» Namra gli colpì la spalla affettuosamente.I due attraversarono insieme la strada blindata che collegava gli appartamenti dei tributi al luogo in cui si sarebbero tenute le interviste. Non appena varcarono la soglia furono invasi da un tumulto di persone che sembrava averli aspettati lì fino a quel momento.
«Jung, Jung! Volete dire qualcosa per il nostro giornale?»
«Come ci si sente ad essere il diamante di stagione?»
«I fratelli Jung! Un autografo, perfavore!»Namra si strinse al fratello, mentre lui le faceva da scudo contro lo tsunami di sponsor e reporter.
«Nessuno ci ha avvertiti che ci sarebbero stati i cagnolini ad aspettare.» sussurrò a denti stretti, finchè finalmente arrivarono all'area riservata ai tributi. Spalancarono la porta e si gettarono entrambi all'interno, liberi da microfoni e fotocamere.«Siete qui, finalmente. Mi stavo preoccupando.» la loro stilista li accolse con un sorriso, iniziando subito a sistemare il colletto di Wooyoung e lanciare occhiate disperate alle pieghe del vestito della sorella.
STAI LEGGENDO
₊ ⊹ rend the doll
Fanfictioncompleta ⋆ «come si dice tesoro, in francese?» «non lo so, 𝘤𝘩𝘦̀𝘳𝘪𝘦?» «vorrei tanto tagliarti la gola, 𝘤𝘩𝘦̀𝘳𝘪𝘦.» WOOSAN, ✶ hunger games au © 𝗹𝗮𝗽𝗶𝗹𝗹𝘄𝘀 11.06.𝟤𝟥 - #5 𝘪𝘯 𝘩𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳 𝘨𝘢𝘮𝘦𝘴 29.12.23 - #7 𝘪𝘯 𝘢𝘵𝘦𝘦𝘻