𝐑𝐄́𝐀𝐋𝐈𝐒𝐄𝐑
© 𝗅𝖺𝗉𝗂𝗅𝗅𝗐𝗌san's pov
Nell'accampamento regnava un'atmosfera implosiva, simile ad una bomba in procinto di detonare. Wooyoung era in piedi, immobile, con lo sguardo fermo a terra. Il corpo del suo compagno era lì, steso in una pozza di sangue che si espandeva a vista d'occhio.
Superato il momento di trance, Namra si era liberata dalla presa di San per correre dal fratello. Lo aveva preso tra le braccia senza dire una parola, mentre lui sembrava incapace di disancorarsi da quella macabra vista. Ye Won, dal canto suo, aveva tirato un urlo strozzato e si era coperta il viso per l'orrore. Il biondo sembrava l'unico a riuscire a ragionare in quella situazione, tanto che si era avvicinato al cadavere per raccogliere armi e provviste dalla sua giacca.
I fratelli Jung lo avevano osservato senza dire una parola, incapaci di biasimarlo.
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«Hai minacciato di uccidere Namra, quando ti ha puntato quella freccia. Ma quando è successo, non l'hai fatto.» i quattro superstiti si stavano incamminando verso il ruscello, in attesa di vedere un lampo di luce dal cielo, segno che il corpo del favorito non sarebbe stato più lì al loro ritorno. «Perchè?»
San scrollò le spalle davanti alla domanda del rosso, convinto fino a quel momento che sarebbe rimasto muto per l'intera giornata. Non era sua intenzione proseguire quello strano gioco del silenzio che si era instaurato da quella mattina, ma non aveva davvero idea di come rispondere. Non l'avrebbe uccisa e basta, non bastava?Il colpo di cannone li colse di sprovvista. Il gruppo si fermò per un attimo, come in simbiosi. Chanyeol aveva appena esalato il suo ultimo respiro.
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Al termine del pomeriggio più lungo di sempre, durante l'annuncio serale, Namra e Ye Won erano già cadute nelle braccia di Morfeo. Quella giornata li aveva messi tutti a dura prova.
Quando in cielo apparì anche il volto di Chanyeol, il biondo si alzò dal suo tronco di betulla intagliato per sedersi accanto a Wooyoung. Aveva mantenuto quell'espressione assente per troppo tempo, ormai, e cominciava a preoccuparlo. Non era difficile leggere sul suo viso come il pensiero di aver ucciso il suo compagno continuasse a rieccheggiare nella sua testa. San ne era sorpreso; il diamante, colui che fino a quel giorno aveva ucciso senza scrupoli chiunque avesse ostacolato la sua strada per la vittoria, ora si trovava corroso dal pentimento.
Si voltò nella sua direzione, mentre lo sguardo del rosso restava puntato sulle fiamme davanti a loro. «Ti ricordi cosa mi hai detto due giorni fa, dopo la morte di Young Mi?»
Ci fu qualche attimo di silenzio, seguito dal sospiro dell'altro, che per la prima volta non sembrava in vena di chiacchiere. «Sì, San, lo so. Che non è colpa mia, che non devo pentirmene, che non . . .» iniziò ad elencare con fare svogliato.
Il biondo quasi provò compassione davanti a quella scena. «No,» lo interruppe, spostando a sua volta lo sguardo tra le fiamme. «Mi hai detto che è l'arena.»Wooyoung chiuse gli occhi per un paio di secondi, col nervosismo che gli lacerava le vene, poi li riaprì. «L'arena. Ma l'arena siamo noi.» non l'aveva mai visto così privo di speranze da cercare in tutti i modi di addossarsi delle colpe che non aveva.
Il biondo negò di nuovo, scuotendo la testa. «Noi non siamo le mine che ci hanno quasi fatti saltare in aria. Noi non siamo l'erba che l'ha reso così. Noi non . . .»
«Noi siamo il coltello che gli è finito in pancia.»
San tacque, incapace di continuare a difendere un principio in cui l'altro non credeva minimamente. Comprese che essere così sicuri di sè era un'arma a doppio taglio: qualsiasi cosa succedesse, il diamante sembrava sentirsi obbligato a considerarlo opera sua.
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₊ ⊹ rend the doll
Fanfictioncompleta ⋆ «come si dice tesoro, in francese?» «non lo so, 𝘤𝘩𝘦̀𝘳𝘪𝘦?» «vorrei tanto tagliarti la gola, 𝘤𝘩𝘦̀𝘳𝘪𝘦.» WOOSAN, ✶ hunger games au © 𝗹𝗮𝗽𝗶𝗹𝗹𝘄𝘀 11.06.𝟤𝟥 - #5 𝘪𝘯 𝘩𝘶𝘯𝘨𝘦𝘳 𝘨𝘢𝘮𝘦𝘴 29.12.23 - #7 𝘪𝘯 𝘢𝘵𝘦𝘦𝘻