𝟏𝟒.

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𝐅𝐎𝐋𝐈𝐄
© 𝗅𝖺𝗉𝗂𝗅𝗅𝗐𝗌

san's pov

Erano passati chissà quanti giorni dall'ultima sera in cui avevano avuto il privilegio di una cena considerabile tale. Il cibo scarseggiava, ormai, e gli sponsor sembravano avere gli occhi chiusi. Forse c'era qualcuno che il pubblico amava di più, pensava San.

Chanyeol si era offerto per andare alla ricerca di qualche pianta commestibile, mentre gli altri si occupavano dell'acqua e della sonda giornaliera nei dintorni.

⋆⋆⋆

Il biondo non potè che passare tutta la mattinata a pentirsi di non aver tirato una lancia nella gola del diamante di stagione, nel momento in cui aveva deciso i gruppi in cui si sarebbero divisi. Ye Won parlava, parlava, parlava.

«Quindi voi, cosa fate, insomma, al vostro distretto?»
«Ciò che tutti i distretti fanno.» San non ebbe nemmeno il tempo di alzare lo sguardo per rivolgerle un'occhiata annoiata, preso com'era dal tenere il distillatore per evitare che venisse portato via dalla corrente. La ragazza, invece, sembrava preoccuparsi solo di non far smettere la sua voce da gallina.
«No, intendo cosa fate voi, con tutti quei boschi! Coltivate? No, quelli dell'undici coltivano .
. . forse . . . »
«Foreste, ci occupiamo delle foreste.» il biondo sospirò, «Aiutami.» senza nemmeno attendere una risposta le piazzò in mano due distillatori, godendo finalmente del silenzio che si era creato.

Ye Won alzò gli occhi al cielo, voltandosi per portare gli oggetti all'accampamento.

«Tosta, eh?»

Cogliendolo di sorpresa, la voce di Namra quasi lo fece sobbalzare.
Annuì, consapevole che non ci fosse bisogno di aggiungere altro.

«Devi compatirla, almeno un po'. La solitudine qui si fa sentire anche per lei.» con un sorriso comprensivo stampato sul viso, si sedette accanto a lui. Sembrava un dono comune dei fratelli Jung aprire una seduta terapeutica nel bel mezzo delle faccende giornaliere, come se si trovassero in un qualunque campo fiorito disperso nel nulla, senza milioni di occhi puntati addosso.
«Sì. Ma se non tiene la bocca chiusa attirerà qualcuno prima o poi.» fu l'unica cosa che lui potè ammettere liberamente, rifiutandosi di giudicarla davanti agli spettatori. L'ultima cosa che gli sarebbe stata d'aiuto era crearsi nemici anche fuori dai giochi insultando pubblicamente una favorita.
«Quali nemici? Dai!» Namra gli tirò una pacca amichevole sulla spalla, sorprendendolo della sua confidenza improvvisa, «Noi non abbiamo nemici

Pochi attimi dopo ebbe la risposta dell'insolita espansione della sorella Jung.
Chanyeol gironzolava per l'accampamento zoppicando, mentre Ye Won cercava, invano, di trattenere le sue risate a crepapelle.
«Questo è fuori di testa!» urlò agli altri, tra una risata e l'altra.

Il tributo del due blaterava frasi senza senso, sollevando qua e là sgabelli e oggetti per poi rimetterli al loro posto. Non ci volle molto perchè San capisse cosa stava accadendo nell'accampamento.

«Ye Won, ferma.» disse alla ragazza, intenta ad allungare una mano verso un cespo di erbe davanti a lei.
«Le ha prese lui, quelle?» chiese poi.
Gli steli erano verdi, troppo brillanti per essere naturali. Attaccate ad essi c'erano delle bacche dal diametro di due o tre centimetri. Un porpora così vivido che San rabbrividì. Cos'avevano appena ingerito, quei due?

«Sì. Ti sballano da morire, vedi?» Ye Won fece per avvicinarsi di nuovo, ma stavolta il suo braccio fu bloccato da qualcun altro.
«Non ne abbiamo bisogno, ora.» Wooyoung, che con l'altra mano cercava di trattenere Chanyeol, la guardava con aria di rimprovero.
«L'arena ti ha dato alla testa per caso? Questa è roba buona, Woo! Quando mai ci capiterà di nuovo l'occasione?»

₊ ⊹ rend the dollDove le storie prendono vita. Scoprilo ora