𝟎𝟖.

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𝐍'𝐄𝐒𝐓-𝐂𝐄 𝐏𝐀𝐒 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐓𝐈𝐐𝐔𝐄?
© 𝗅𝖺𝗉𝗂𝗅𝗅𝗐𝗌

wooyoung's pov

Il gruppo dei favoriti si era mosso lentamente, i primi giorni. Era stato Chanyeol a proporre quella tattica, perchè sembrava chiaro che coloro che se l'erano già data a gambe levate sarebbero stati gli obiettivi più facili, anzi, probabilmente sarebbero morti di fame o di ipotermia, risparmiandogli il lavoro.

Dopo il bagno di sangue della prima giornata avevano raso al suolo la cornucopia, recuperando tutto il possibile. Era una strategia comune nelle altre edizioni quella di stabilire proprio lì la base dei favoriti, eppure quella radura sembrava fin troppo sicura. Probabilmente se fossero rimasti lì a lungo avrebbero scoperto che si trattava di un campo minato.

Non avevano incontrato ostacoli nel loro percorso fino a quel momento, eccetto un paio di tributi vaganti che non avevano esitato ad inchiodare a terra. Quel pomeriggio, però, stavano inseguendo la loro prima preda degna di quel nome.

«Si inizia a giocare, finalmente.» scherzò Chanyeol quando giunsero nei pressi di quello che sembrava un rifugio organizzato in fretta e furia. Le braci del fuoco erano ancora roventi, il fumo ancora alto tra gli alberi. Non dovevano essere molto lontani.

«Ci dividiamo. Io e Namra andiamo ad est, voi ad ovest. Se non troviamo nessuno in una ventina di minuti, ci rivediamo qui.» ordinò il rosso.

Ye Won mise il broncio davanti a quelle parole, accorgendosi poi che Wooyoung nemmeno ci aveva fatto caso, perchè si stava già incamminando nella direzione opposta alla sua. Lui la sentì sospirare prima di rassegnarsi e seguire Chanyeol.

«Woo.» sussurrò Namra a qualche metro da lui, dopo aver percorso una breve distanza dal falò. Il ragazzo si avvicinò lentamente, puntando lo sguardo dove la sorella aveva indicato.

Due persone erano chine davanti ad un cespuglio, intente a raccogliere dei frutti in tutta tranquillità. Avvicinandosi, si rivelarono in tre. Il ragazzo e la ragazza del cinque più un altro che non riconosceva, al momento.

«Oh no.» sussurrò di rimando alla sorella, con un sorriso «Ci tocca il ruolo dei guastafeste
In risposta lei gli diede una spintarella e roteò gli occhi. Poi, silenziosa come una volpe, sfrecciò tra gli arbusti.

Wooyoung attese un paio di secondi e, dopo che lei ebbe tastato il terreno, la seguì. La vide sbucare alle loro spalle ad un paio di metri di distanza, con una freccia incoccata nella direzione del ragazzo a destra. Lo prendo io, sussurrava il linguaggio dei suoi occhi.

E ad una volpe non si ruba la propria preda. Perciò, senza esitare, Wooyoung estrasse un paio di coltelli e si lanciò contro gli altri due.

All'udire di quello sbaraglio, proprio mentre uno di loro veniva colpito dalla freccia di Namra, scattarono entrambi in piedi. Il ragazzo del cinque fu preceduto da uno dei coltelli di Wooyoung, che non esitò a centrarlo in testa. Quel cespuglio dai frutti rosacei, illuminati dalla luce del sole, ora risplendeva del colore rossastro del sangue fresco. Uno spettacolo scenico per gli sponsor.

La ragazzina, invece, gli era sfuggita. Si era abbassata immediatamente, impedendo a Namra di centrarla, e si stava muovendo a zig zag tra gli alberi della foresta circostante. Sembrava diretta verso sud ovest, anche se probabilmente in quel momento la direzione era l'ultima cosa a cui stava facendo caso.

La sorella si stava già lanciando all'inseguimento, quando lui la fermò con un cenno.
«Ti ricordi cosa ti ho detto, prima di venire qui? Un'esca non ci farebbe male.» quella ragazza correva come una gazzella: gli sarebbe tornata utile, in futuro.

«E come pretendi di prenderla viva? Si sta allontanando, Woo!»

Il fratello fece spallucce. Namra sapeva che, con quella calma, doveva avere già qualcosa in testa.
«Chanyeol e Ye Won ci avranno sentiti. Sta andando dritta verso di loro.»

Era stato proprio Chan a proporre quella strategia, perciò sapeva che non l'avrebbe uccisa non appena avesse visto quant'era veloce. E, soprattutto, che era sola.

⋆⋆⋆

Due ore dopo erano già in cerca di un posto dove accamparsi per la notte, con la ragazza alla loro mercè. Non aveva opposto resistenza, anzi, si era rassegnata a seguirli pur di essere risparmiata.

Dopo essere ritornati alla zona di partenza, optarono all'unisono per prendere in prestito il falò che avevano usato i tributi del cinque la sera prima.

Mentre erano seduti davanti alle fiamme, Wooyoung vide un lampo di tristezza negli occhi della nuova arrivata, mentre si guardava intorno. I quattro avevano razziato tutto ciò che era rimasto del loro rifugio. Si alzò in piedi scrollandò da sè la testa di Ye Won - che era spudoratamente rimasta appoggiata a lui fino a quel momento - e andò a sedersi accanto a lei.

«Eravate legati?» le disse, guardandola negli occhi.
La ragazza sussultò, non aspettandosi che qualcuno le avrebbe rivolto la parola. Aveva paura di alzare lo sguardo, così Wooyoung lo fece per lei, sollevandole il mento.

«C-cosa?»
«Tu e il tuo compagno.»
«Oh, no, cioè... sì. Forse, un po'.» balbettò, cercando di farne uscire qualcosa di concreto. «Ma... non importa. Va bene così. Grazie . . . per non avermi uccisa.»

A breve ti pentirai di non essere morta, probabilmente.

«Non c'è di che.» rispose lui con un sorrisetto che, evidentemente, fece irritare Namra. «Come ti chiami?» chiese poi, ma, ancora prima di udire la sua risposta, la sorella lo tirò via per un braccio.

«Che c'è?» mormorò lui, fingendo un'espressione innocente, risollevandosi.

«Basta infastidirla.» rispose lei con un'occhiataccia. «Ti viene naturale fare il belloccio anche qui? Sta morendo di paura, non vedi?»
«Lo dici come se non la uccideresti al momento.» sussurrò sollevando un angolo della bocca, «Volevo solo essere gentile.» Non riusciva a nascondere la sua espressione divertita.
«Sì, gentile. Così gentile che finora neanche sapevi il suo nome. Ti strapperei la lingua, Woo. Così la finiresti di parlare.»

Quando la luna era ormai alta nel cielo un lampo luminoso, seguito dall'inno dei giochi, fece sollevare a tutti lo sguardo. Uno per uno furono illustrati tutti i caduti delle prime tre giornate.

«Nove.» dissero in coro Namra e Chanyeol quando la trasmissione si concluse.

Quasi tutte persone che, secondo le loro previsioni, ci avrebbero subito lasciato le penne. Mancavano all'appello i due tributi del sette, però. Entrambi avevano ricevuto un punteggio sotto la media, perciò nessuno credeva che sarebbero sopravvissuti per molto. Soprattutto il ragazzo, quel Choi, non gliela raccontava giusta.

Al contrario, nella lista c'erano entrambi i tributi del quattro. Francamente, Wooyoung non si sarebbe aspettato una morte così precoce per Changbin. Pur non avendolo accolto nella sua squadra, doveva ammettere che si fosse dimostrato piuttosto abile. Un ostacolo in meno, in fin dei conti.

«Se mai scoprirò chi è stato, lo ringrazierò di persona.»

Gli altri tre scoppiarono a ridere, intendendo subito a chi si stesse riferendo.
«Gli stringerai la mano prima di ammazzarlo?» Ye Won lo guardava divertita.
«Ringraziare la propria vittima. Questa mi è nuova.» commentò Chanyeol. Quest'ultimo si offrì poi per fare il primo turno di guardia, mentre gli altri si coricavano sui teli che avevano trovato alla cornucopia.

La ragazza del cinque restò con la schiena contro l'albero, portandosi le ginocchia al petto. Wooyoung sollevò un angolo della bocca, quando, chiudendo gli occhi, poteva ancora sentire il suo sguardo curioso su di sè. Quei giochi preannunciavano tanto divertimento.

₊ ⊹ rend the dollDove le storie prendono vita. Scoprilo ora