5- Stalle lontano.

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"Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto."

~ Oscar Wilde.

Carly's Pov:

Flashback.
Un anno prima...

Ero chiusa in bagno, come sempre da ormai diversi mesi, il sangue che mi scorreva sulle braccia fino ad arrivare alle mani appoggiate sulle ginocchia. Ero seduta per terra con la schiena appoggiata alla parete.

Il sorriso sadico sulle mie labbra. Ero felice. Felice di essermi fatta del male fisico. Non sopportavo più invece il dolore che avevo dentro.

E il creatore di quel dolore entrò in quel momento nel bagno.

«Carly» mi richiamò il mostro e io avevo capito che era giunto il momento. Mi alzai lentamente.

Mentre facevo un passo alla volta intravidi il mio riflesso allo specchio.

Avevo i capelli disfatti, soltanto un lenzuolo attorcigliato a coprirmi il corpo, ormai il bianco del lenzuolo era sporco di rosso. Rosso sangue.
Gli occhi spenti, privi della mia solita felicità e spensieratezza, che dovrebbero caratterizzare una ragazza della mia età, ma che a me erano stati strappati con forza da colui che mi teneva in gabbia.

«Muoviti.» ringhiò la bestia. Io sussultai e affrettai il passo. Mi ritrovai in una camera da letto, non era la mia. Non ero a casa mia.

«Togli il lenzuolo, tesoro, e sdraiati.» mi accarezzò malizioso i fianchi mentre facevo calare il tessuto dal mio corpo tremante. Ero nuda, di nuovo, davanti a lui.

Mi sdraiai aspettando il mio destino.

Che destino di merda. Pensai mentre sentii delle mani fredde che mi scorrevano sul corpo. Serrai gli occhi e le labbra, non volevo assistere a quello che stava per succedere.

Lo sentii dentro, spingeva, usciva, e rientrava. Il dolore che provavo non era dovuto al rapporto che stavo avendo, ma alla mia anima che veniva privata per la quarta volta dalla sua purezza.

Quando finii tutto mi rivestii in fretta, volevo solo fuggire e tornare a casa mia, tra il calore dei miei fratelli. Il mostro mi prese i polsi e li portò verso il suo volto.

«Fallo di nuovo e quello che ti promisi che avrei fatto a tuo fratello se non mi avessi ascoltato accadrà. Se ti farai di nuovo del male e qualcuno dovesse notarlo non fare il mio nome. Se ti farai di nuovo del male ucciderò tuo fratello e tua sorella subirà ciò che faccio a te.»

Trattenni le lacrime e tirai indietro le braccia. Prima di andarmene presi il kit di pronto soccorso in bagno e mi bendai le braccia.

Finalmente uscii da quell'inferno.

Mi ripetei la frase sto bene, non è successo niente, lo faccio per Riven e Kira, in mente per dieci volte prima di muovere un passo. Ma a metà corridoio crollai. Mi spezzai e iniziai a piangere. Continuavo a mentire a me stessa.

È questa la verità.

Sono Carly, ho sedici anni e sono stata privata della mia verginità per quattro volte dal professore che mi dà ripetizioni, per proteggere i miei fratelli. E non mi pento di questo.

Fine flashback.

Kira's Pov:

Mi alzai dal letto ancora assonnata. Era lunedi, e io volevo morire. Andai giù di corsa e prima che Riven mi rubasse il pacco di biscotti lo presi e lo portai su in bagno così da mangiare mentre mi vestivo.

L'altro lato della normalitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora