10- Non dovresti farlo.

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"Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore...
se mi odi, sarò sempre nella tua mente."

~William Shakespeare

Riven's Pov:

Due giorni prima...

Eravamo ancora tutti nel salone. Erano le due di notte e tutti volevano dormire.

Mamma e papà erano in piedi davanti al tavolo a ispezionare una cartina e a fare teorie su quale potesse essere il luogo dove si trovava la città dei non-umani.

Lizzy era seduta sulla sedia mentre segnava con una penna tutti i punti della città che i miei sparavano a cazzo. Mentre Manuel si trovava dietro di lei appoggiato al muro mentre ripetutamente sbatteva la nuca.

Io ero seduto sul divano con Carly sdraiata affianco a me con la sua testa appoggiata alle mie gambe.

«Io ho una teoria.» si alzò di botto mia sorella minore facendomi prendere un colpo.

Tutti la guardammo in attesa che continuasse.

«Stiamo continuando a sparare punti della città. E se invece fosse fuori? Tipo in periferia. Pensateci, una città magica, come fa a stare dentro ad un'altra città?» disse lei con tono ovvio.

Effettivamente...

«Potrebbe esserci un passaggio segreto in un pub o in un qualsiasi altro luogo.» rispose mia mamma alla questione della città.

«Bene, allora dimmi quali sono le idee.» la affrontò Carly incrociando le braccia.

Mia madre rimase zitta e Carly sorrise vittoriosa. «Come sospettavo. Nella periferia di Savannah è pieno di luoghi in cui nessuno penserebbe ad una città magica. Partendo da...»

Ci fissammo tutti, e io sorrisi, fiero di mia sorella.

«Bonaventure Cemetery.» rispondemmo tutti all'unisono.

«Bene, andate tutti a dormire. Domattina ci sveglieremo e andremo a ispezionare il luogo.» disse categorico mio padre, guardando me e Carly.

«Signor Wills, mi scusi per il tono brusco che sto per usare, ma... col cazzo che a me e a Lizzy lasciate in casa. Siamo qui da oggi pomeriggio e non vorrei dire ma siamo più presenti noi due nella vita di Kira che voi che siete i suoi genitori. Quindi osate dirci che non possiamo venire e me ne fregherò dei vostri cazzo di poteri e cose così, sono stato chiaro?» Manuel aveva sbottato contro mio padre.

E io stavo ridendo. Eccome se stavo ridendo.

Mio padre lo guardò truce per diverse paia di secondi, per poi cedere e accontentarlo.

«Ora però andate a dormire.»

Andammo su. Manuel dormì nella stanza degli ospiti e Lizzy nella camera di Kira.

Inutile dire che non riuscii a chiudere occhio.

Il giorno dopo...

Eravamo nel cimitero da quasi un'ora e non avevamo trovato nulla.

Stavamo girando a vuoto. Non ne potevo più, volevo solo riabbracciare mia sorella.

Mi mancava come l'aria. Era una rompi palle eh, però mi mancava, eccome.

Sentivo la necessità di stringerla a me, per rassicurarla che fosse tutto okey, che io ci sarei sempre stato per lei, così come per Carly.

L'altro lato della normalitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora