L'altro lato della normalità

20- Don't blame me...

Prima che inizi il capitolo vi spiego alcune cosuccie:

•Essendo che negli ultimi due capitoli ho dato la precedenza a Keelan e Kira (cosa giusta) in questo capitolo non ci saranno i loro Pov, quindi dovrete aspettare il continuo per sapere cosa succederà.👺

•Sarà un po' più corto degli altri perché si parlerà prevalentemente del passato di Tyron e poi ci sarà un flashback di Manuel😉

•Potrebbe servire l'allarme lacrime.

•Come ho detto ci saranno flashback, non voglio confondervi troppo quindi vi spiego brevemente come sarà strutturato:
Si parte dal Pov di Tyron durante la festa (per intenderci dove Tyron e Kira si sono baciati, nel capitolo 18), poi ci saranno flashback del passato (di quando Tyron era piccolo) e si salterà da un anno all'altro, poi arriverà il Pov di Manuel dove sapremo cosa è accaduto mentre Kira e Keelan erano in spiaggia.

•Nel Pov di Manuel si tratterà un argomento delicato!

Detto questo, buona lettura fiamme, e ci rivediamo all'angolo autrice 🤭🔥

♪♪♪

"Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione."

~Marcel Proust

Tyron's Pov:

Alla festa...

Ammetto che baciare Kira non era stato tanto brutto e difficile come me l'ero immaginato, ma non potevo far finta di niente dicendo che erano sue le labbra che volevo.
Sarei stato solo un coglione.
Desideravo poter leccare e baciare le labbra di un'altra ragazza. La stessa che non vedevo da tutto il giorno.

Era scomparsa con Luke e non capivo il perché, non che fossi geloso perché sapevo benissimo che Luke provasse qualcosa per il mio migliore amico, ero più che altro stranito.
L'avevo intravista alla festa appena arrivati, ma poi dovendo stare con Kira l'avevo persa.

Ora che Kira era fuori con Keelan, quindi al sicuro, potevo concentrarmi sulla ricerca della ragazza di cui ero innamorato.

Mi feci spazio tra le persone, in modo sgarbato, ma nessuno osava dirmi qualcosa, io ero Tyron, il guardiano, avevano tutti ammirazione verso di me e anche un po' di paura, e ciò mi divertiva perché come cazzo facevano ad aver paura della persona incaricata di proteggerli?

Tornando a noi, ero arrivato dall'altra parte della sala, nella parte più scura e buia, dove si trovavano un sacco di coppie che si baciavano.

Feci una smorfia disgustata, ma continuai a camminare.

Fin quando non riconobbi una chioma rossa.

«Cara?» domandai sbalordito.

Era attaccata al muro con la schiena, mentre un'altra ragazza le baciava il collo.

«Cara e Klara. Chi l'avrebbe mai detto.» sorrisi divertito, vidi la rossa andare in panico ma le alzai il pollice per poi andare via.

Era abbastanza ovvio che avrei fatto finta di niente, era loro compito dirlo agli altri, se volevano, io non avrei di certo violato la loro privacy.