21-...love made me crazy

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‼️SI PARLERÀ DI UN ARGOMENTO DELICATO ‼️

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"Ci sarà sempre un'altra opportunità,
un'altra amicizia, un altro amore,
una nuova forza.
Per ogni fine c'è un nuovo inizio."

~Antoine de Saint-Exupéry

Andrew's Pov:

Il giorno del suo compleanno...

Mi ero risvegliato in casa di Luke.
Del ragazzo che amavo.
Del ragazzo che avevo ferito e spezzato.

Merda.

Scesi dal letto immediatamente, notando come non stessi più indossando i vestiti della sera prima.

Andai nel salotto dove sapevo avrei trovato Luke intento ad allenarsi.

Si allenava ogni volta che riusciva, faceva una dieta e non sgarrava quasi mai, solo perché si era sempre sottovalutato a causa del suo potere guaritivo e non da combattimento.

Come avevo detto, trovai Luke su un tappetino da palestra concentrato nella sua sessione di addominali.

Mi dava le spalle infatti non mi vide arrivare.

Appoggiandomi sullo stipite della porta mi fermai ad ammirarlo per qualche secondo.

Cazzo se lo amavo.

Voi ora mi starete maledicendo chiedendomi perché se lo amavo non stavamo insieme.

Non potevo.

I suoi genitori non erano tipi molto sani mentalmente.

Non vorrei fare lo stronzo ma posso dire:
Per fortuna che erano morti.

Fatto sta che sti due pazzi sclerati picchiavano Luke perché erano due omofobi di merda e non accettavano che lui stesse con un ragazzo.

Una sera mentre tornavo a casa da solo mi colsero un'imboscata, minacciandomi che mi avrebbero tolto tutto e avrebbero fatto del male a Luke se non lo avessi lasciato in pace.

Mi ritrovai obbligato ad abbandonarlo, lui tutto questo non lo sapeva e aveva sempre pensato di essere lui lo sbaglio, finendo per odiarmi e fare cose estreme.

Ora che (finalmente) i suoi genitori erano morti lui si era ripreso in mano la sua vita ed evidentemente mi stava perdonando piano piano.

Vi chiederete perché io non gli abbia ancora detto niente.

Ero ancora fottutamente terrorizzato del fatto che se avessi parlato lui sarebbe stato in pericolo, anche se ero consapevole di non essere più minacciato da nessuno.

Dovevo ancora metabolizzarlo, quando sarei stato pronto ne avrei parlato con lui.
Ancora non sapevo che sarei stato pronto quella stessa sera.

«Quando ti deciderai di darmi il buongiorno? Sembri un cazzo di maniaco.» puntai gli occhi in delle orbite miele e calde, in contrasto con i miei azzurri come il ghiaccio.

L'altro lato della normalitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora