CAPITOLO 11 - rabbia e furia -

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Andavo verso la mensa con un umano.
«Tu lo sai?»
«Che cosa? Che siete vampiri?»
«Si.» Dissi a bassa voce per non far sospettare. «Da quanto lo sai?»
«Una settimana circa…»
Perché Liam non riusciva a tacere? Era una cosa che cercavo di darmi una risposta. Aveva infranto gli accordi con Kael e se lo avrebbe saputo ci avrebbe ucciso.
«Ehy?» disse.
«Uh?»
«Eri persa nei tuoi pensieri.»
Infatti lo ero. Cercavo di farmi delle domande e darmi delle risposte.
«Voi è vero che vi nutrite di sangue?»
Lo fissai. «Secondo te?» appena varcata la soglia della mensa vidi Liam seduto ad un tavolo. Gli andai in contro lasciando l’amico di Liam alla porta.
Appena arrivai lo presi per i capelli. «MA CHE TI SALTA IN MENTE?!» gli gridai contro.
«Zane! Ma che ti prende?»
Lo feci girare verso il ragazzo. «Lui.» Liam lo guardò e lo salutò con lo sguardo. «Cosa è perché lui sa di noi?!» dissi infuriata.
«Se mi lasci ti spiego.»
Il ragazzo si avvicinò.
«Conor stai lontano. È un po’ nervosa.» Il ragazzo fece un passo indietro e rimase a guardare.
Liam tolse la mia presa è mi sbattè contro il muro della mensa. Conor guardava non sapere esattamente cosa pensare. «Liam povera!»
«Conor è mia sorella so quello che faccio.» poi si rivolse a me. «Zane sei calma?»
«No. Perché glielo hai detto?!» tuonai «Kael se la prenderà con te!»
Ero già alzata e stavolta davanti a Liam. «Dimmelo.»
«Siediti. Conor puoi venire se vuoi.» Disse
«Zane. Lui è Conor. È un mio amico.
Lo so che Kael fin da piccoli ci ha vietato di fare amicizia con altri che non siano vampiri del nostro villaggio. Ma voglio provare e gliel’ho detto. Io mi fido di lui. E lui si fida di me. E…»
«E cosa?» dissi sbattendo i pugni.
«E quindi sei gelosa perché tu non riesci a fare amici.»
«Cosa? Non è assolutamente vero. Sto bene da sola. I vampiri sono creature solitarie, non ho neanche bisogno di te.»
«Quando eri ferita avevi bisogno di me.»
Degluii. Quella situazione non la riuscivo più a reggere, volevo solamente starne lontana.
«Uccido il ragazzo.»
«Zane! Non puoi fare così.»  disse alzandosi di scatto.
«Perché?»
«È nostro amico.» mise le mani sul tavolo.
«Tuo. Amico.» Dissi alzandomi e dirigendo mi fuori dalla sala.
Conor e Liam si dessero delle occhiate. «Lasciala stare fa così sempre. Ha bisogno di tempo.»
«Ma non gli piaccio?»
«Non è così, è solo che odia tutti.»
«Grazie Liam.» Disse salutandosi con un gesto della spalla. Poi si diressero in classe.

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