Due anni, otto mesi e tredici giorni prima dell'esecuzione
Cameron la strinse a sé, le accarezzò i capelli, ma non sfiorò la sua pelle, lasciò che si tranquillizzasse, per quanto fosse possibile, poi la prese in braccio e la portò in un angolo della cella che si poteva dire il più tranquillo, vicino a uno spiffero che portava aria fresca.
"Elijah," chiese Ava, le palpebre che le si chiudevano da sole. "Dov'è Elijah?"
Cameron impiegò un po' per risponderle. "Non è ancora tornato." Gli occhi della ragazzina si riempirono nuovamente di lacrime, ma questa volta non esplosero in singhiozzi. Le deglutì e strinse i denti. "Dormi. Ci sono qui io."
"Pensi che verranno a salvarci?" Ava aveva abbandonato la testa sulla sua spalla. Cameron sapeva di chi stava parlando. Gli elfi. Sarebbero arrivati a salvare un manipolo di umani? La speranza si stava affievolendo man mano che passavano i giorni.
"Verranno," la rassicurò. "Verranno di certo."
Abbassò lo sguardo su di lei. Si era già addormentata.
Cameron non chiuse occhio. Per ore rimase a fissare le porte della cella e tendere l'orecchio, in attesa che anche lui tornasse.
Sin da quando sua zia era morta, Cameron aveva vissuto con Ava, la madre di Ava e il nonno di Ava. Loro erano stati il suo mondo, lo erano ancora. Lo avevano accolto quando si era ritrovato senza niente e seppur anche loro stessi avevano ben poco con cui vivere, non gli avevano fatto mancare nulla. Aveva sempre visto Ava come la sua sorellina, l'aveva aiutata a entrare nell'accademia di danza e aveva contribuito a pagare la retta, aveva lavorato sin da adolescente ed era persino riuscito a comprarle le sue prime scarpette con la punta. Era stato il primo a sapere che era diventata Prima Ballerina ed era stato colui che aveva presenziato a ogni suo balletto, orgoglioso più che mai.
Poi aveva conosciuto Elijah.
Non ci fu bisogno di parlare molto per capire che quel ragazzo gli avrebbe portato via la sorellina: bello, ricco e intelligente.
La felicità si era mischiata alla gelosia e per un po' non aveva saputo cosa pensare di quel ragazzo.
Fino a che i volantini rossi erano caduti dal cielo.
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Dalle Ceneri
FantasyAva Keegan era la ballerina più promettente del Di Sopra. Elijah Kohen era un aristocratico che si dilettava come attore nel tempo libero. I loro futuri erano rosei, le prospettive serene. Dal loro incontro casuale nacque un'amicizia spontanea e nel...