Sogni amari

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La settimana di prove era passata in fretta, insieme alle successive di Barcellona dove gli spalti pullulavano di persone.
Era stato emozionante firmare tutti gli autografi fuori dal paddock, per quelle persone che si ispiravano a me. Addirittura mi consideravano il proprio idolo.

Stare in divisa Redbull aveva attirato più attenzioni da parte dei fan. Su questo non c'era dubbio.
E non potevo essere più grata di tutto questo affetto.
I fan era speciali, nonostante tutto erano una parte fondamentale della mia vita, e di quella dei miei colleghi.

E ora mi trovavo qui, nella mia nuova monoposto ad attendere che le luci del semaforo si spegnessero.
Sentivo l'urlo dei migliaia di tifosi sugli spalti, sincronizzato ai battiti del mio cuore.
Ero in quarta posizione, Max era secondo mentre in pole c'era Charles.
Al mio fianco avevo Carlos, e alle spalle Lewis.
Sarebbe stato un bel sandwich se non avessi fatto una partenza super.

Mi ero già fatta distrarre e in un secondo notai le ultime due luci spegnersi, mi maledissi e cercai di porre rimedio al mio enorme errore.
Lewis e Kevin mi sorpassarono, non era proprio un'ottima impressione per il team. Ma non demorsi.

Al primo giro cercai di avvicinarmi il più possibile a Kevin, e riuscii ad annullare il distacco e superarlo al terzo giro.
Lewis era incredibilmente lento e ne approfittai immediatamente, riprendendomi la quarta posizione al nono giro.

<ottimo recupero Toni, il distacco da Max è di sette secondi>

Dovevo raggiungere Carlos, altrimenti non avrei fatto in tempo per il pit stop.

<Hamilton è in pit, gomme hard> mi informarono dal team radio.

Dal quattordicesimo giro iniziarono a fermarsi la maggior parte dei piloti. Max aveva montato gomme morbide, e si era lamentato altamente della trazione della sua monoposto.

<Sainz dovrebbe rientrare in questo giro, fai l'opposto>

E rientró, potei così aumentare il distacco dalle vetture dietro di me.
Charles era molto lontano, ma rientrò il giro successivo come feci anche io, montando gomme medie.

I giri successivi videro battagliare Max e Charles con ripetuti cambi di posizione, ma che lasciarono in testa il monegasco per un bloccaggio di Max.
Questi permise a me e Carlos davanti, di recuperare un po' di margine.

Al ventisettesimo giro Charles e Max rientrarono ai box, cedendomi il secondo posto.
Cinque giri dopo ero costretta a cambiare gomme, così come Carlos. Ritornammo quindi alle posizioni di partenza, con alle mie spalle Lewis.
Non riuscendo a raggiungere Carlos, il team richiamò ai box sia me che Max, al quarantatreesimo giro.

<Safety car, safety car, Gasly si è fermato motore in fiamme>

Non un ottima notizia considerando che fosse motorizzata Redbull.
Hamilton si era fermato montando gomme morbide, così come Leclerc.
La gara procedette così fino a quando Max non si fermò al cinquantaquattresimo giro per un problema alla pompa della benzina. Due motori Redbull fuori...

<Okay Toni sei in terza posizione, mantieni questo distacco da Hamilton>

Il mio battito era impazzito, stavo per salire per la prima volta sul podio?
Non potevo crederci.

Lewis non riusciva a raggiungermi, ma verso la fine della gara sentivo qualcosa di strano nel suono del motore.

<qualcosa non va> dissi subito al team.

<Stiamo controllando> mi risposero immediatamente.

Ma l'auto non era più veloce come il giro precedente, e iniziavo a preoccuparmi.
Pregai in tutte le lingue del mondo, di farmi raggiungere il traguardo.
Nessuna risposta dal team, ero solo io con l'ansia a mille e un sogno davanti agli occhi.

When Legend RiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora