L'Inghilterra era veramente un paese bellissimo.
Ogni volta che ci tornavo però rimanevo sempre stupita di quanto facesse freddo rispetto all'Italia.
<Spero tu abbia portato dei vestiti pesanti> mi disse Lando appena scesi dall'aereo.
<Ehm...> lo guardai cercando di non ridere.
<Toni!> mi sgridò.
<Non impari mai> scosse la testa mentre prendeva le valigie.
<Mi dimentico okay? Comunque avrò una scusa per mettere le tue felpe> lo guardai compiaciuta. Ne ero ossessionata e poi lui ne aveva a bizzeffe!
Praticamente aveva solo quelle nell'armadio.<Oppure mia sorella potrebbe prestarti qualcosa> mi suggerì, saremmo stati a casa sua per questo weekend di gara a Silverstone.
<Non posso di certo chiederle una cosa del genere! Ci conosciamo a malapena > gli dissi.
<Sto scherzando, potrai mettere le mie felpe> mi sorrise alzando gli occhi al cielo.
<Beh non cercavo certo il tuo permesso> ammiccai.Arrivati a casa sua salutai sua madre e il caro Adam che vedevo quasi sempre nei weekend di gara.
Le sorelle non c'erano ancora ma sarebbero tornate a breve. Suo fratello invece era a Monaco.
Non ci disturbammo a disfare le valigie, tanto avremmo soggiornato in hotel domani.
Questo giovedì pomeriggio poi avremmo dovuto recarci sul circuito.<Tesoro sei sempre bellissima, com'è andato il volo?> mi chiese Cisca.
<Benissimo grazie. Voi come state?> chiesi.
<Bene bene, senza questo pestifero si sta una meraviglia!> disse riferendosi a Lando.
Sorrisi mentre il ragazzo al mio fianco non sembrò prenderla bene.
<Ma se vi lamentate che non sto mai con voi!> rispose risentito.
<Lasciala stare, non sa quello che dice> intervenì Adam poggiando un braccio sulla spalla del figlio.
Quei due erano veramente uguali, adesso capivo dove aveva preso il caratterino il mio ragazzo.
<Andiamo Toni ti mostro la mia dimora> mi prese per mano Lando portandomi chissà dove.
<Non credo l'abbia pagata tu questa> dissi indicando la casa.
<Sssh> mi zittì portandomi un dito sulle labbra. Che prontamente mozzicai.
<Ahia!> gridò,
<Sssh> lo zittii io questa volta.
<Idiota> sussurrò e gli diedi uno schiaffo sul braccio.<Allora questa è la sala, questo è il bagno, cucina e ora andiamo su> neanche il tempo di soffermarmi su qualcosa Lando mi trascinò su le scale.
<I tuoi Roomtour fanno cagare> gli dissi.
<Poi qui abbiamo un altro bagno, le stanze delle mie sorelle e poi questa era la mia e di mio fratello> mi ignorò aprendo la porta della sua stanza.
<Wow, è...>
<Bellissima?>
<Orribile, che gusti avevi da bambino?> lo presi in giro, ma il ragazzo rimase a bocca aperta, offeso.
<Come osi! Guarda qua! Ho tutti i campioni del mondo sia di moto che F1.
Poi c'è ovviamente Valentino, qui ho tutti i miei vecchi giochi della play, il mio primo volante, la mia prima patente, questo era la macchinina con cui giocavo da piccolo...> lo vidi correre per tutta la stanza mostrandomi qualsiasi cosa.
<Va bene Lando stavo scherzando> affermai , ponendo fine a quell'elenco smisurato.<Ti odio> mi rispose avvicinandosi.
<Ti giuro è la stanza più bella che abbia mai visto> finsi, alzando le mani.
Lando mi prese i polsi e mi spinse contro di lui, poi si lasciò cadere di schiena sul suo materasso e con me sul suo petto.
<Ahia> esclamai, mi aveva fatto sbattere i piedi contro il letto.
<Ti prego non dire queste cose mentre ci troviamo in questa posizione> sussurrò.
Sorrisi, qualcuno era molto sensibile.
<Mi stai supplicando?> lo dissi con il tono più sensuale del mio repertorio, e il ragazzo si mozzicò il labbro con i denti.
Mi alzai mettendomi a cavalcioni su di lui, lo sentii respirare affannosamente.
<ahi, ah, mi fa proprio male questo piede> finsi e il ragazzo sbuffò.
<Toni...>
<Mmmh?> risposi.
Perse decisamente il controllo e ribaltò la situazione.
Si tuffò in un bacio affannato e desideroso, passandomi le mani sotto la maglietta striminzita.
Quando si staccò volevamo entrambi la stessa cosa.
<Ti devo far vedere il giardino> mi disse, spezzando l'atmosfera che si era creata.
<Ovviamente > risi e ci alzammo entrambi.
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When Legend Rise
Fanfiction"Toni Breidinger è una sognatrice, fin da piccola ha sempre voluto correre, prima con le macchinine giocattolo e poi vere e proprie auto da corsa. Ha lasciato il segno nella storia, la prima donna dopo 30 anni a gareggiare di nuovo in Formula 1. È c...