cincuenta y nueve

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BUONI PROPOSITI DI PABLO – PUNTO NUMERO TRE: DIMOSTRARE DI TENERCI VERAMENTE ✓

Affidandosi unicamente al suo istinto, similmente a quanto era solito fare, Pablo Martin Paez Gavira non sarebbe mai riuscito ad affermarsi come calciatore di fama internazionale. Dietro le quinte, i componenti della sua famiglia erano infatti essenziali, perché senza il grandissimo sostegno di cui il ragazzo aveva goduto fin dall'inizio, lui non sarebbe certamente arrivato a giocare nel Barcellona, né tantomeno avrebbe avuto l'onore di indossare la maglia della Nazionale.
Per questo e per tanti altri motivi, quando Anita raggiunse il campo utilizzato dalla squadra blaugrana per gli allenamenti, Pablo la stava aspettando e non era solo.
"Hey" la salutò dolcemente, cingendole le spalle con un braccio.
"Ciao..." ricambiò la ragazza, sbirciando con fare timido le due figure in piedi accanto al calciatore.
"Avevi detto che volevi conoscere la mia famiglia, no?" le ricordò Pablo. "Beh, eccola. In realtà manca mia sorella, ma come al solito è in viaggio, quindi te la presenterò un'altra volta. Loro invece sono i miei genitori: domani gioco contro il Betis e ne hanno approfittato per venire a trovarmi e ottenere gratis il volo di ritorno verso Siviglia..."
"Ci fa tanto piacere poterti incontrare di persona" intervenne la madre del calciatore, sorridente, prendendo le mani di Anita fra le sue. "Io sono Belen, e mia figlia Aurora mi ha incaricato di riferirti che anche lei non vede l'ora di conoscerti e non si farà scappare la prossima occasione utile."
"Io sono Faustino" aggiunse il signor Paez. "Mentirei se ti dicessi che Pablo ci ha parlato molto di te, ma ormai saprai bene che è un tipo abbastanza riservato riguardo certi argomenti. Comunque, sono contento che abbia finalmente trovato una ragazza a cui dedicare i suoi gol."
"Beh, adesso non esageriamo" ridacchiò Anita.
"Ne riparleremo non appena riuscirà a mandare un pallone in rete, ok?" scherzò ancora Faustino.
"Papà!" lo riprese Pablo.
"Sono troppo felice di essere qui con voi" esclamò la ragazza, rivolgendosi ai signori Paez. "Vostro figlio è così strano a volte: meno di tre settimane fa mi ha detto che un incontro del genere sarebbe stato impossibile, mentre oggi..."
"È una sua dote innata" commentò Belen strizzandole l'occhio. "Non so come faccia, ma riesce sempre a stupirci tutti quando meno ce l'aspettiamo."
"In effetti, sono veramente un ragazzo d'oro" concordò il calciatore, gongolando.
"Anita, Pablo non lo ammetterà mai, però è stato veramente fortunato ad averti scovata" le rivelò Faustino, mentre i quattro cominciavano ad avviarsi verso il centro della città. "L'estate scorsa lo rincorreva nientemeno che la principessa di Spagna. Figuriamoci, quella là non ci è mai piaciuta, così frivola... invece tu hai il rarissimo talento di riuscire a costituire un pensiero fisso nella testolina del nostro piccolo calciatore."
La ragazza continuò amabilmente la conversazione, fingendo di non aver udito le parole riferite a Leonor. Eppure, santo cielo, il nome della primogenita del re Filippo aveva il potere di sbucare ovunque!
"Grazie per tutto, conoscervi è stato un piacere immenso" si congedò Anita a fine serata. "Siete magnifici e spero di rivedervi presto."
"Anche noi, cara, il prima possibile" la abbracciò Belen, imitata poi dal marito.
"Hai visto?" domandò Pablo alla ragazza. "Alla fine non ci ho messo tanto: non te li ho serviti su un piatto d'argento come hai fatto tu con Pilar, ma comunque..."
Anita interruppe con un cenno il discorso del calciatore, concentrandosi a intrecciare le dita delle proprie mani con quelle di lui.
"Quindi sono un tuo pensiero costante, eh?" gli sussurrò con aria compiaciuta.

Todo lo que quiero - Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora