xx Chapter 27 xx

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"your skin makes me cry..."

LOUIS POV 10/12/2013

Quella mattina mi svegliai felice, oltre al fatto che Harry sarebbe venuto a farmi visita, sarei uscito da questa merda di ospedale una volta per tutte: nuovi medicinali, nuova terapia e nuovi dottori da frequentare.

Mi diressi verso il bagno e mi preparai al meglio che potei: una maglia dei Sex Pistols un po' larga e dei jeans neri leggermente baggy.

I capelli li ho rivolti in più direzioni, tanto Harry li avrebbe scompigliati velocemente prendendoli tra le sue mani.

I miei occhi brillavano mentre facevo colazione, mi era mancato tanto il mio fidanzato e non vedevo l'ora di rivederlo, anche le infermiere me lo fecero notare.

Verso le dieci di mattina qualcuno bussò alla porta della mia camera mentre disegnavo in modo disordinato sul mio diario e subito saltai sul posto con sguardo emozionato affrettandomi a rispondere.

"AVANTI!!"

"Ehy Louis qualcuno è venuto a trovarti!!"

Non feci in tempo a ribattere che Harry si presentò sulla soglia della porta.

Aspetta aspetta aspetta

Harry?!

Cosa gli è successo?

Perché i suoi occhi non erano così verdi?

Perché erano contornati da occhiaie?

Perché sorrideva a malapena?

Perché i suoi soliti vestiti skinny gli andavano larghi?

Perché camminava così lentamente tenendosi a ciò che lo circonda?

"Ei amore!"

Dopo aver pronunciato quelle parole si avvicinò a me abbracciandomi velocemente e stringendomi a se in una stretta decisa per cui feci segno all'infermiera di uscire.

Appena ella chiuse la porta il corpo attaccato al mio cominciò a produrre dei lievi singhiozzi sul tessuto della mia maglia.

"Ei, ciao, sta tranquillo non piangere Haz, ci sono, sono qui e non ti lascio più"

Alzò il viso per guardarmi e solo li notai quanto era veramente sfinito.

"Mi sei mancato Lou"

Gli accarezzai i capelli ricci alla base del collo e lo feci accomodare sul mio letto.

"Che succede amore? Come mai sei così...strano? Cosa hai fatto mentre ero qui?"

Come se scottato si ritrasse dal mio tocco e iniziò ad urlare.

"COSA PENSI CHE ABBIA FATTO EH? PENSI CHE IO SIA STATO A CASA A RILASSARMI TUTTO IL GIORNO? OPPURE A FARMI UNA BELLA VACANZA AL MARE? IL SOLO PENSARTI LONTANO DA ME MI FA STARE MALE MA A QUANTO PARE NON POSSO STARE MALE IO, IO DEVO ESSERE QUELLO FORTE, QUELLO INSENSIBILE, QUELLO SENZA PROBLEMI, SENZA PENSIERI, SENZA PAURE, SENZA ANSIE.
MA INDOVINA? NON LO SONO E MAI LO SARÒ, ANCHE IO HO I MIEI PROBLEMI E OGNI VOLTA CHE IN QUESTI MESI SONO STATO MALE CHI È CHE C'ERA AL MIO FIANCO? MIA MAMMA.
HO PROVATO A CHIAMARTI E A CONTATTARTI IN GENERALE MA MI DICEVANO CHE NON POTEVI PARLARE CON GLI ESTERNI O CHE ERI TROPPO SPAVENTATO ANCHE SOLO PER ALLONTANARTI DALLA TUA STANZA E A ME OGNI VOLTA CADEVA IL MONDO A PEZZI PERCHÉ SOFFRIVO COME UN CANE AD AVERE OGNI NOTTE UN ATTACCO DA SOPRAFFAZIONE: LE FOTTUTE PILLOLE MI FACEVANO VOMITARE TUTTO IL CIBO CHE MANGIAVO E NON RIUSCIVO PIÙ NEANCHE A CAPIRE CHI ERO E COME MI CHIAMAVO.
UNA COSA MI RICORDAVO SEMPRE PERÒ, TE.
OGNI VOLTA CHE MIA MAMMA MI FACEVA LE SOLITE DOMANDE GENERALI NON SAPEVO RISPONDERE A DOMANDE COME AD ESEMPIO: COME SI CHIAMA TUA SORELLA? MA RIUSCIVO BENISSIMO IN QUELLE COME: COME SI CHIAMA IL TUO FIDANZATO?
QUINDI SE TI CHIEDI ANCORA COSA IO HO FATTO IN TUA ASSENZA: TUTTO QUELLO CHE HO ELENCATO IN QUESTO MINUTO!"

Mi guardò negli occhi spalancando i suoi e notai il panico prendere parte del suo corpo facendolo tremare vedendo che non mi muovevo e tenevo lo sguardo verso il basso sussurrò

"Scusami"

Un'ondata di coscienza prese il sopravvento in me.

Come potevo pensare che lui non avesse sofferto?

Mi riavvicinai alla sua figura e lo baciai, un bacio dolce, privo di ogni tipo di malizia, solo per dimostrare la mia compassione nei suoi confronti.

"No, scusami tu, hai ragione non avevo il diritto di chiedertelo così"

Appoggiò la testa sul mio petto e iniziò a raccontare.

"Sai, ho preso un cane di servizio"

"Ah si?! Come lo hai chiamato amore?"

"Narciso"

Spostai il suo capo dal mio petto e di nuovo lo baciai con tutta la passione che ci accomunava.

Eravamo un'anima intrappolata in due corpi diversi.

"Come il tuo personaggio preferito di quel romanzo che ti avrò letto cento mila volte"

"Te lo sei ricordato!"

"E come potrei dimenticarlo? Dopo avertelo letto l'ho memorizzato pure io"

"Eheh un po' di cultura non ti farà male stanne certo"

"Non è che hai qualcosa da mangiare? Sarà una settimana che non mangio"

"Come una settimana? Come mai?"

Il suo sguardo si rattristò di nuovo.

"Le pillole ricordi?"

"Oh si scusami Haz me ne ero dimenticato"

"Non fa niente"

E mi sorrise fievolmente.

Gli passai una brioche dal comodino, la tenevo nascosta da due giorni ma non fa niente, nessuno doveva saperlo.

La prese subito tra le mani e velocemente aprì la confezione prendendone grandi morsi appena finito di scartarla.

La finì in pochi secondi.

Mi sorrise, un sorriso di quelli belli, uno di quelli che mi illuminavano le giornate.

Allungò una mano sulla mia nuca e avvicinando il mio viso al suo sussurrò.

"Ti amo tanto Lou, non lasciarmi proprio ora che ho bisogno di te"

Lo baciai e appresi solo in quel momento che avrebbe avuto bisogno di un nutrizionista per riprendere a mangiare regolarmente e non solo, perciò esposi la mia idea.

"Amore ma non è che adesso che riprendi a mangiare avrai bisogno di un medico che ti re-insegni a farlo?"

"Ah non dire stronzate, sono capace di nutrirmi da solo"

"MA LO VEDI COME FAI?"

Spalancò gli occhi e

"Che ho fatto?"

"NON TI FAI MAI AIUTARE, DICI TANTO DEI TUOI PROBLEMI MA APPENA TI PROPONGO UNA SOLUZIONE DICI CHE SONO STRONZATE, COLLEGA IL CERVELLO HARRY!"

Prese a tremare e solo li mi resi conto che era cambiato.

Radicalmente.

Prese ad ansimare e respirare sempre più velocemente finché mi prese una mano e si lasciò cadere sul letto a peso morto sussurrando.

"Scusami non volevo"

Gli accarezzai i ricci castani districandoli tra le mie dita.

"Non preoccuparti, vado a firmare delle carte e poi tornerò a casa, con te e magari perché no, ci guardiamo shameless stasera"

Sorrise tra se e se, alzò la testa e protese le sue labbra verso l'alto cercando un bacio che non gli negai.

"Ti amo"

"Anche io Lou"

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N/A
SCUSATE IL RITARDO MI STAVO DIMENTICANDO
Much love xx
Sara

Tell me how to breathe and feel no hurt (larry stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora