Capitolo 21

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"Hai dimenticato di dire di quando hai pescato quattro squali per farci cenare tutti insieme la vigilia di Natale." disse Ariel facendolo sobbalzare per lo spavento.
"Credevo dormissi." disse Jungkook alzandosi di corsa per cederle il posto.
"Non ci riesco, credo dipenda dall'aver passato troppo tempo a bordo del Cigno Nero." disse Ariel.
"Ma stai tremando! Aspetta qui!" disse Jungkook uscendo e correndo su per le scale.
"Capitano non l'ho ancora ringraziata per la sua ospitalità." disse Ariel.
"Non devi ringraziarmi, l'ho fatto volentieri." disse Taejoon.

"Ariel ti ho portato il mantello di tuo nonno, Kookie mi ha detto che stai tremando come una foglia al vento." disse Taehyung con voce assonnata entrando, seguito dal fratello, e mettendole il mantello sulle spalle.
"Grazie Taetae." disse Ariel con un piccolo sorriso.

"Gli somigli molto, sai?" disse Taejoon dopo un lungo silenzio.
"A chi?" domandò Ariel.
"A tuo nonno Harlock, hai il suo stesso sguardo serio e triste." disse Taejoon.
"Lei lo ha conosciuto?" chiese Ariel.
"Sì, era un uomo onesto e valoroso. Tu gli somigli davvero in tutto." rispose Taejoon.

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Due giorni dopo il funerale della sua famiglia, Ariel chiese a Taehyung se c'era un cantiere navale dove poter completare al meglio i lavori di riparazione ai suoi velieri. Il capitano di un vascello pirata, attraccato da poco la sentì e le scoppiò a ridere in faccia, seguito dai suoi marinai.
"Smettila subito Boris." disse Taehyung.
"Io? La tua bella Principessa vuole un cantiere navale e io devo smetterla? E poi cos'è un cantiere navale? Un nuovo tipo di bordello galleggiante? Dimmi Principessa non penserai sul serio che ti lasceremo tornare da mammina e papino. Ormai sei qui e i velieri sono nostri. Anzi credo proprio che da oggi me ne andrò in giro con il Cigno Nero." disse Boris.
"Provaci se ci riesci." disse Ariel bloccandogli il passo.
Boris digrignò i denti e fece per tirare fuori la propria spada, ma prima che potesse riuscirci la lama di quella di Ariel era puntata sulla sua gola. Chi aveva assistito alla scena era rimasto in un silenzio attonito.

"Che succede qui?" chiese un uomo avvicinandosi.
"Nulla Morgan, solo uno scambio di parole con la nostra bisbetica prigioniera anche se, francamente, non capisco perché le venga permesso di andare in giro armata." disse Boris.
"Ariel non è una prigioniera e nemmeno il suo equipaggio." disse Taehyung con rabbia.
"E di cosa parlavate?" chiese Morgan.
"La principessina vuole un cantiere navale." disse Boris ridendo.
"Principessa Ariel, mi spiace ma qui non ce ne sono." disse Morgan.
"E quei vecchi edifici?" chiese Ariel indicando degli edifici mal ridotti.
"Sono in disuso da anni, una volta erano dei magazzini." disse Morgan con noncuranza.
"CHANG!" chiamò Ariel a gran voce.
"Sì Maestà?" chiese il quartiermastro affacciandosi dal parapetto del Cigno Nero.
"Raduna gli uomini e conducili a quegli edifici." disse Ariel indicando i vecchi magazzini.
"Devo ispezionarli, Maestà?" chiese Chang.
"Sì, poi comincia subito i lavori di trasformazione, voglio mostrare al nostro capitano Boris cos'è un cantiere navale visto che, a quanto pare, non ne ha mai visto uno." disse Ariel.
"Ai vostri ordini, Maestà." disse Daeshim prima di scomparire oltre il parapetto.
"Vieni Taehyung, torniamo a casa. Non voglio che tua madre si preoccupi non vedendoci tornare." disse Ariel voltandosi verso il ragazzo e prendendolo a braccetto.

"Che caratterino." disse Boris con tono divertito.
"Già. Vieni, ci sono delle cose che devi sapere, ma te ne parlerò davanti ad una pinta di birra." disse Morgan facendogli cenno di seguirlo.

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Erano ormai passati tre mesi dal loro arrivo all'Isola del Teschio e Ariel divideva il suo tempo tra la supervisione delle riparazioni e delle modifiche ai suoi quattro velieri, e l'aiutare la signora Kim con le pulizie, il cucinare e la spesa. Oltre ad andare ogni giorno sulle tombe della sua famiglia, dove Hoseok aveva piantato alcuni dei fiori raccolti sull'Isola della Morte.

La principessa e il pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora