Capitolo 29

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"Tu? TU? TU DOVRESTI ESSERE MORTA! COME OSI ESSERE ANCORA VIVA? COME OSI INVADERE IL MIO REGNO? MALEDETTA!" urlò Jinho guardando Ariel.
"SILENZIO! COME OSI INSULSO ED INSIGNIFICANTE OMUNCOLO RIVOLGERTI A NOI CON QUEL TONO CONFIDENZIALE? COME OSI DICHIARARTI SOVRANO DI UN REGNO CHE NON TI APPARTIENE E NON TI È MAI APPARTENUTO? CON QUALE DIRITTO? TU CHE HAI ATTACCATO IL TUO STESSO POPOLO, IMPRIGIONANDO E TORTURANDO A MORTE I NOSTRI AMATI GENITORI, LEGITTIMI SOVRANI DI AKATOR! CHE HAI TRADITO LA FAMIGLIA REALE PER PURA CUPIDIGIA! COME OSI? RISPONDI!" tuonò Ariel facendo sobbalzare tutti i presenti, alzandosi dal trono.
"Ariel, calmati per favore." disse Taehyung sottovoce avvicinandolese.
"I tuoi genitori? La tua famiglia? Loro non erano i tuoi genitori cara Ariel, tu sei solo la figlia bastarda di quel lurido ex pirata di Harlock!" esclamò Jinho ridendo, convinto di scandalizzare tutti i presenti con la sua rivelazione, ma non fu così.

Fece a malapena in tempo a finire di parlare che si ritrovò a terra a massaggiarsi la guancia sinistra.

"Qui di lurido ci sei solo tu. Tutti sanno che il defunto Re Harlock era un ex pirata, ma sanno anche che rinunciò a quella vita per amore della sua prima moglie. Quindi non dici nulla di nuovo." disse Jungkook guardandolo dall'alto.
"Tu miserabile! Come hai osato colpire un re? Pagherai caro questo affronto! Guardie arrestatelo!" gridò Song.
"Quali guardie?" chiese Namjoon.
Song a quelle parole si guardò alle spalle per cercare i soldati che lo avevano scortato nella sala del trono e li vide a tre metri da lui.
"Cosa fate lì impalati? Arrestatelo!" ordinò nuovamente guardandoli.
"Non prendiamo ordini da un tiranno." disse uno dei soldati.
"La pagherete! La pagherete tutti! Farò giustiziare le vostre famiglie davanti ai vostri occhi!" urlò Song.
"Qui l'unico che verrà giustiziato siete voi." disse Ariel con calma, parlando con tono formale.

"Ariel! Attenta!" gridò Yoongi lanciandosi in avanti.

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Nascosta dietro una colonna Marta, la cameriera cacciata da Ariel quattro anni prima aveva osservato in silenzio l'arrivo della ragazza e poi era rimasta a guardare tutto quello che stava accadendo. Da quando Song era salito al potere, lei era diventata i suoi occhi e le sue orecchie, oltre che la sua amante favorita. Gli riportava tutto ciò che succedeva e che veniva detto, permettendogli così di arrestare e condannare tutti coloro che tramavano alle sue spalle. Avrebbe tanto voluto far condannare anche la duchessa Odette e altre cameriere che le erano sempre state invise, ma purtroppo non le aveva mai sentite parlare tra loro, se non quando si trovavano nelle cucine a preparare i pasti.

Quando aveva visto Ariel alzarsi in piedi e urlare contro quello che considerava il suo uomo, aveva stretto la mascella con rabbia. Molto lentamente aveva estratto dalla manica un coltello, rubato in cucina, e aveva cominciato a strisciare contro il muro per avvicinarsi il più possibile alla ragazza. Quando fu abbastanza vicina scattò in avanti con l'intento di ucciderla.

"Ariel! Attenta!" sentì gridare prima di ritrovarsi davanti un ragazzo. Restò a fissarlo per quello che parve un tempo infinito, poi il coltello le scivolò di mano. Abbassò lo sguardo e vide la lama di una spada conficcata nel suo petto, all'altezza del cuore. Rialzò lo sguardo incredula, fece per parlare ma dalle sue labbra uscì solo un rantolo, mentre si accasciava al suolo morta.

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Ariel si era voltata nel sentire il grido di Yoongi. Rimase immobile a guardare il ragazzo lanciarsi in avanti.

"Yoongi, tutto bene?" chiese Jungkook dopo quella che parve un'eternità.
"Sì Kookie, tutto bene." rispose Yoongi mentre ripuliva la sua spada con un lembo dell'abito della donna morta, prima di rinfoderarla.
"Chi era quella donna?" chiese Jimin.
"Era la mia ex cameriera. Ha fatto la fine che meritava." disse Ariel tornando a sedersi sul trono per poi posare lo sguardo su Song, che fissava la donna morta senza alcun tipo di emozione.
"Allora, stalliere Song, non piangete la morte della vostra compagna?" chiese Ariel.
"Compagna? Una lurida ed insignificante cameriera la mia compagna? Io sono un nobile non un pezzente come lei." disse Song.
"Veramente voi non siete ricco, non avete nulla che vi appartenga. Comunque, visto che sarete processato per alto tradimento, vi concedo di avere un avvocato, sempre se troverete qualcuno disposto a difendervi." disse Ariel.
"Voglio essere difeso da mio zio, il Commodoro Min." disse Jinho con strafottenza.
"Mi spiace ma non è possibile." rispose Ariel.
"Come non è possibile? Avete detto che potevo scegliere da chi farmi difendere e voglio lui!" ribatté Jinho battendo un piede a terra, neanche fosse un bambino che fa i capricci.
"Il Commodoro Min è morto durante la battaglia contro la flotta mandrosiana avvenuta tre anni e mezzo fa al confine delle acque territoriali di Akator." disse Ariel.
"Ah sì? Allora in questo caso tutti i suoi beni spettano a me, visto che non ha altri parenti in vita. Pertanto, essendo ora un nobile, posso anche chiedere di andare in esilio volontario con tutte le mie ricchezze." disse Jinho impettito.
"Sbagliato. Il Commodoro Min ha ancora dei parenti in vita, pertanto il suo titolo nobiliare e le sue ricchezze passano a loro." disse Ariel con un ghigno.
"Cosa? Non è vero! Non è possibile! Esigo sapere chi sarebbero codesti parenti!" esclamò Jinho con rabbia.
"È un vostro diritto e non ve lo posso togliere. Stalliere Jinho Song, vi presento Min Leedo e Min Yoongi, rispettivamente fratello minore e nipote del defunto Commodoro, nonché suoi LEGITTIMI eredi." disse Ariel, non nascondendo il sorrisetto che le era comparso sulle labbra, mentre indicava il ragazzo e l'uomo alla sua sinistra.
"È un oltraggio! Due pirati? Io dovrei restare a bocca asciutta per due luridi pirati? È uno scherzo di pessimo gusto! Io sono in possesso del testamento del Commodoro, nel quale mi nomina suo unico erede!" disse Jinho prendendo un pezzo di carta dalla tasca della sua casacca e sventolandolo in aria. Ariel fece un cenno con la testa a Hoseok, che si avvicinò a Song e gli prese il foglio dalle mani, per poi portarlo alla ragazza.

La principessa e il pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora