Capitolo 23

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"Principessa Ariel, siete di nuovo qui?" chiese padre Joohoney.
"Sono venuta a salutare la mia famiglia prima di partire." rispose Ariel.
"E dove siete diretta?" chiese il parroco, notando il suo strano abbigliamento.
Quel giorno Ariel indossava dei pantaloni grigi, una casacca nera, degli stivali marroni e il mantello del suo vero padre*.
"Nel regno di Iceland, poi mi dirigerò verso Akator." rispose Ariel.
"Avete intenzione di dichiarare guerra a re Igor?" chiese padre Joohoney.
"E anche se fosse?" ribatté Ariel.
"La guerra porta solo morte e distruzione. Vi invito a rinunciare." disse padre Joohoney.
"Rinunciare?" chiese Ariel incredula.
"Sì, rinunciate alla guerra, non ne ricaverete nulla di buono." rispose il parroco.
"E COSA DOVREI FARE EH PADRE? RESTARE QUI E FARE FINTA DI NULLA? VIVERE SERENA E TRANQUILLA, MENTRE IL MIO POPOLO SOFFRE? MENTRE VIENE TIRANNEGGIATO E SCHIAVIZZATO? È QUESTO CHE DOVREI FARE?" gli urlò contro Ariel, attirando l'attenzione di Morgan e Boris che passavano di lì.
"Vi prego di calmarvi e abbassare la voce. Vi ripeto che dalla violenza nasce solo violenza, rinunciate al vostro intento." ripeté padre Joohoney.
"IO NON MI CALMO! QUEL VIGLIACCO DI IGOR DI MANDROSIA E QUEL TRADITORE DI JINHO SONG NON SI SONO FATTI SCRUPOLI AD ATTACCARE SENZA MOTIVO UN REGNO PACIFICO COME AKATOR! NON SI SONO FATTI SCRUPOLI AD IMPRIGIONARE ED UCCIDERE DEGLI INNOCENTI! E VOI MI DITE DI RINUNCIARE E COMPORTARMI DA VIGLIACCA? COME OSATE ANCHE SOLO PENSARE CHE IO ABBANDONERÒ IL POPOLO DI AKATOR?" chiese Ariel sempre più furiosa.
"Principessa..." cominciò padre Joohoney.
"NON VOGLIO SENTIRE IL VOSTRO PREDICOZZO PADRE! NON VENITEMI A DIRE CHE DEVO CONFIDARE IN DIO! DOV'ERA DIO QUANDO JINHO SONG HA IMPRIGIONATO E TORTURATO A MORTE LA MIA FAMIGLIA? DOV'ERA QUANDO LA FLOTTA MANDROSIANA MI HA ATTACCATO IN MARE APERTO, UCCIDENDO I DUE TERZI DEI MIEI EQUIPAGGI? DOV'ERA QUANDO ERAVAMO BLOCCATI SULL'ISOLA DELLA MORTE, PREGANDO E SPERANDO CHE, IL VULCANO CHE L'HA FATTA SPROFONDARE NEGLI ABISSI, NON SI RISVEGLIASSE UCCIDENDOCI TUTTI? VOI NON AVETE VISTO COSA QUEL BASTARDO HA FATTO ALLA MIA FAMIGLIA! NON AVETE VISTO I LORO CORPI PIENI DI CICATRICI, FERITE INFETTE E BRUCIATURE! VOI NON LI AVETE VISTI, MA IO SÌ! VOLETE VEDERLI PADRE? VOLETE CHE LI CHE DISSEPPELLISCA E APRA LE LORO BARE PER MOSTRARVELI? NON CREDO! QUINDI METTETEVI L'ANIMA IN PACE PERCHÉ IO NON RESTERÒ QUI CON LE MANI IN MANO!" urlò ancora Ariel.
"E COME LI COMBATTERETE? CON SOLO I VOSTRI QUATTRO VELIERI? O FORSE SPERATE NELL'AIUTO DEI PIRATI? BÈH RINUNCIATECI! VOLETE CAPIRE CHE NESSUN PIRATA VI AIUTERÀ MAI! CHE NESSUNO DI LORO VI SEGUIRÀ! ANDRETE INCONTRO A MORTE CERTA!" urlò spazientito padre Joohoney.
"Siete voi che non volete capire padre." disse Ariel guardandolo.
"E cos'è che non capisco, sentiamo." disse il parroco incrociando le braccia al petto.
"Io sono disposta anche a morire, se questo servirà a salvare la vita di ogni singolo abitante di Akator." disse Ariel.
"E non pensate alla vostra famiglia?" domandò padre Joohoney.
"OGNI SINGOLO ABITANTE DI AKATOR È PARTE DELLA MIA FAMIGLIA!" urlò Ariel.
"Cosa direbbero i vostri genitori se vi sentissero? Credete davvero che approverebbero?" domandò il parroco.
"Sì, approverebbero e direbbero che sono fieri di me." rispose Ariel prima di voltargli le spalle e andarsene.

"Che ragazza testarda!" esclamò frustrato padre Joohoney.
"Ahahahah... Non vedo di cosa ti meravigli ragazzo. È tale e quale suo padre." disse un marinaio, ormai molto anziano.
"Vuoi dire, vecchio Chul, che anche Re Astor era così testardo?" chiese padre Joohoney guardandolo.
"Ma io non parlavo di Re Astor." disse Chul.
"E di chi allora, non capisco." disse il parroco confuso.
"Di Re Harlock, ragazzo." disse Chul.
"Ma che dici vecchio? Re Harlock era il nonno di quella ragazzina testarda!" esclamò padre Joohoney.
"Ho detto solo la verità. Ho conosciuto Harlock quando eravamo entrambi giovani, ne abbiamo passate tante insieme prima che si innamorasse della madre di Astor e rinunciasse alla pirateria. E posso garantirti che la Principessa è identica a lui. È la sua versione femminile. Solo i capelli e gli occhi sono diversi, ma per il resto è la sua copia sputata." disse il vecchio Chul allontanandosi sghignazzando e lasciando il povero parroco confuso e senza parole.

La principessa e il pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora