Capitolo 30

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"Fondare un nuovo Regno significa cercare un luogo adatto e questo richiederebbe molto tempo, forse anni. Ma anche se trovassi il luogo giusto, rischierei di imbattermi in persone che già vi vivono e che di sicuro lotterebbero per la loro indipendenza. E poi, sinceramente parlando, non ho voglia di fondare un nuovo Regno con la guerra." rispose Ariel.
"Capisco. E allora che farai?" domandò Irina.
"Appena i velieri saranno pronti, salperò per l'isola del Teschio, dove sono sepolti i miei genitori e i miei fratelli. Resterò lì per un po' e poi farò rotta per le lontane terre d'oriente. Troverò un posticino tranquillo dove costruire la mia nuova casa e vivere il resto della mia vita." rispose Ariel semplicemente.
"Capisco. Ma che ne sarà dei tuoi sudditi?" domandò ancora Irina.
"Li lascerò liberi di decidere dove vivere." rispose Ariel.

"Chiedo scusa, Altezza." disse un soldato entrando.
"Sì, cosa c'è?" chiese Ariel.
"Volevo informarla che sono arrivati dei dispacci dai cantieri navali est ed ovest." disse il soldato.
"Cosa dicono?" chiese Ariel.
"Che i velieri che avevano subìto dei danni lievi potrebbero già partire, ma lo sconsigliano vivamente perché sta arrivando una violenta tempesta." rispose il soldato.
"Per quando è previsto l'arrivo della tempesta?" domandò Taehyung.
"Questione di ore, comunque entro domani mattina al massimo." disse il soldato.

"Principessa Ariel in questo caso sarà meglio che la mia flotta parta subito. Non voglio che mia moglie si preoccupi ulteriormente, visto che si sarà già accorta dell'assenza di Irina." disse Igor che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
"Ne siete sicuro?" chiese Ariel.
"Sì." rispose Igor.
"Dove avete attraccato?" chiese Ariel.
"Al porto ovest." rispose Igor.
"Capisco. Lay manda dei messaggeri verso i villaggi all'interno e ai porti delle città sull'altro versante dell'isola con l'ordine di imbarcarsi sui mercantili già pronti di levare l'ancora e dirigersi verso il continente. Mastro Gideon mandate alcuni messaggeri con l'ordine di recarsi immediatamente verso la città costiera più vicina e altri verso i porti sulla costa ovest, con l'ordine per tutti di salpare appena pronti, comunicate a quelli che si trovano qui ad Arkham di unirsi alla flotta mandrosiana. Ten tu occupati di tutta la costa est facendo recapitare lo stesso ordine. Capitano Leedo per favore mandate qualcuno ad avvisare tutti i capitani e gli equipaggi di mettere in sicurezza le merci e i cannoni. Gli unici velieri autorizzati a restare nei porti sono quelli che necessitano di riparazioni e quelli che devono essere caricati. Nessun veliero deve restare ancorato al largo, per nessuna ragione. Capitano Kun scortate immediatamente re Igor e sua figlia al porto ovest, date ordine agli uomini di aiutarli a partire il più velocemente possibile." ordinò Ariel alzandosi in piedi. Igor e sua figlia ringraziarono e si affrettarono verso la carrozza in attesa.

"Che significa questo?" chiese Morgan preoccupato.
"Che nessuno di noi potrà lasciare l'isola per i prossimi sei mesi almeno, a meno che non voglia suicidarsi. Signori state per scoprire quanto siano violente le tempeste che colpiscono l'isola. Jackson per favore prendi quanti più uomini puoi e corri in città ad aiutare chi è rimasto a barricare le finestre delle proprie case. Kookie crea tre squadre, mandane due ai porti per informare tutti gli equipaggi che se vogliono posso soggiornare nelle case disabitate, mentre la terza spediscila a controllare tutte le abitazioni. Fai sigillare quelle pericolanti. Ci sono già stati troppi morti per i miei gusti. Lady Odette fate preparare tutte le stanze ancora arredate, in modo da ospitare chi vuole restare a dormire a palazzo. Giuly, corri nelle cucine e fai preparare quanti più pasti caldi possibili. Dobbiamo accertarci che tutti possano mangiare qualcosa." ordinò Ariel.
"Subito Altezza." risposero in coro i diretti interessati.

"Tesoro, dovresti riposare un po'." disse Taehyung.
"Hai ragione, lo farò tra poco." disse Ariel.

"Oh, insomma! Lasciatemi!" si sentì gridare ad un tratto.
"Che succede?" chiese Yoongi girandosi verso la porta della sala del trono.
"Nulla." disse Seonghwa.
"Come sarebbe a dire nulla, bastardo! Ordina a questa feccia di lasciarmi andare subito!" urlò l'uomo che gli era accanto.
"Posso sapere chi siete e con che diritto osate dare ordini a mio zio?" domandò Ariel.
"Non sono affari tuoi ragazza." disse l'uomo.
"Lo sono visto che stai parlando con la legittima sovrana di Akator." intervenne Taehyung.
"Lei la sovrana di Akator? Questa puttanella da due soldi? Ma non farmi ridere! È Jinho Song il sovrano di Akator!" esclamò l'uomo.
"Mio caro Dampier credo che tu abbia dei seri problemi di vista, dato che non hai riconosciuto la nipote di Harlock, la Principessa Ariel di Akator e, soprattutto, mia nuora." intervenne Taejoon.
"Taejoon, maledetto! Sei il disonore dei sette mari!" urlò Dampier.
"Il vero disonore sono i corsari come te, ex pirati che si vendono al miglior offerente, facendo il doppio gioco e tradendo il codice d'onore non scritto della pirateria." disse Ariel con freddezza.
Dampier squadrò Ariel dalla testa ai piedi e solo in quel momento si accorse del mantello che ancora indossava.
"Tu! Eri tu sul ponte del Cigno Nero!" esclamò poi.
"Però, a quanto pare quando volete ci vedete." disse Ariel con sarcasmo.
"Tu indossi il mantello di Harlock, colui che ha tradito più di tutti la pirateria e osi giudicare me, quando tu stessa hai sposato un pirata?" chiese Dampier con rabbia.
"Mio nonno ha abbandonato la pirateria per amore, diventando un Re degno del massimo rispetto. Voi invece vi vendete come una prostituta a chi vi paga di più. Mio marito e mio suocero almeno sono rimasti fedeli a sé stessi, esattamente come tutti i pirati presenti in questa stanza." rispose Ariel senza scomporsi.
"Come osi!" esclamò Dampier.
"Miii! Che noioso che siete!" disse Ariel alzando gli occhi al cielo.
"Mia moglie non mi trova affatto noioso, anzi il contrario." disse Dampier mettendosi le mani sui fianchi.
"Deve essere una santa allora. Io vi ho qui davanti da neanche due minuti e ho già voglia di prendervi a calci nelle palle e sbattervi al muro come un tappeto." disse Ariel facendo sgranare gli occhi a tutti i presenti.
"Ma che linguaggio usate? D..." cominciò a dire Dampier ma delle improvvise risate lo bloccarono facendo voltare sia lui che tutti i presenti nella direzione da cui provenivano.

La principessa e il pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora